Dopo un anno stellare culminato con Parigi 2024, la finale di Coppa del mondo dell’International shooting sport federation (ISSF) è stata l’occasione di conferme e anche qualche rivincita rispetto all’Olimpiade di luglio. 124 atleti provenienti da 34 Paesi si sono sfidati al poligono di tiro Dr. Karni Singh di Nuova Delhi. Il medagliere finale ha decretato il successo della Cina con 5 ori e 3 bronzi, davanti a Italia con 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo e Germania con 1 oro e 2 argenti.
Alla classicissima di fine stagione hanno preso parte, per ognuna delle 12 specialità in programma, un massimo di 12 atleti, cioè i primi di ogni singolo ranking mondiale e 2 wild card scelte dal Comitato organizzatore locale. Dunque molti i tiratori indiani in gara, che hanno conquistato 2 medaglie d’argento e 2 di bronzo.
C’erano anche i neo-nominati tiratori dell’anno, i cinesi campioni olimpici di Pistola sportiva a 25 metri femminile Yang Jiin e di Carabina libera a tre posizioni maschile Liu Yukun. Ed era presente il protagonista dei social media durante l’Olimpiade, il turco Yusuf Dikec, che si è classificato undicesimo in P10.
Conferme e rivincite
Gli altri campioni olimpici cinesi Lihao Sheng e Yu Xie si sono nuovamente imposti, rispettivamente nella Carabina ad aria compressa a 10 m e nella Pistola ad aria compressa a 10 m maschili, mentre Yuting Huang e Camille Jedrzejewski, medaglie d'argento olimpiche nella Carabina ad aria compressa a 10 m e nella Pistola ad aria compressa a 10 m femminili, questa volta sono salite al gradino più alto del podio. Huang ha stabilito il nuovo record mondiale nella finale della C10 con 254,5 punti: tanta roba, considerando che è ancora atleta junior.
La tedesca Anna Janssen ha chiuso la qualificazione al primo posto, anch’essa con record mondiale, a quota 636,9, ma poi non è riuscita ad andare oltre il settimo posto in finale. Seconda l’indiana Sonam Uttam Maskar (252,9) e terza la francese Oceanne Muller (231,1). La francese Jedrzejewski ha condotto una finale sempre in testa in P10, superando con 240,8 la cinese di Taipei Heng Yu Liu (237,4), e l’egiziana Hala El-Gohari (215,7). Entrambe queste tiratrici hanno ottenuto i loro migliori risultati finora in Coppa del mondo.
Come anticipato, Sheng ha superato l’ungherese Istvan Peni in rimonta di appena un decimo di punto, 251,4 contro 251,3, terzo il ceco Jiri Privratsky. L’italiano Danilo Dennis Sollazzo, vincitore della qualificazione con uno straordinario record nazionale di 633,8, non è poi andato oltre il sesto posto. Peni si è comunque rifatto nella 3 posizioni, con una finale impeccabile sempre al comando, superando con 465,3 ancora Privratsky (464,2) e l’indiano Akhil Sheoran (452,6), che ha battuto di pochi decimi il campione olimpico e atleta ISSF dell'anno 2024 Liu Yukun. L’austriaco Alexander Schmirl, in testa nella qualificazione, in finale si è piazzato sesto. In P10 il cinese Xie ha sconfitto il tedesco Walter Robin che gli ha dato parecchio filo da torcere in finale, chiusa comunque 244,6 contro 243,3. Terzo e quarto la coppia azzurra formata da Federico Nilo Maldini (221,7) e Paolo Monna (196,6) già argento e bronzo a Parigi.
Nella finale di Pistola automatica, il campione olimpico Li Yuehong non si è fatto attendere. In finale erano presenti anche il suo compagno di squadra Xinjie Wang e il trio tedesco formato da Florian Peter, Oliver Geis e Christian Reitz, insieme all'italiano Massimo Spinella. Quest’ultimo è uscito subito, mentre Li ha centrato con successo tutte le prime 5 riprese. Reitz è finito quinto e Geis quarto, Wang ha vanificato ogni possibilità di aggiudicarsi l'argento, mancando sette dei suoi ultimi 10 bersagli e aggiudicandosi il bronzo. Peter ha provato a farsi sotto, ma a Li è bastato amministrare il vantaggio. Nella Pistola sportiva a 25 metri donne, subito fuori dai giochi la campionessa olimpica e atleta ISSF dell'anno Yang, eliminata al settimo posto, dopo l'ungherese Veronika Major, ottava, ma prima in qualificazione con 593.
Poi è arrivato uno spareggio a tre per il sesto posto tra le tedesche Doreen Vennekamp e Josefin Eder con l'indiana Simranpreet Kaur Brar che è stata costretta a lasciare la finale con il sesto posto. Quindi è toccato alla Vennekamp, quinta, prima che si rendesse necessario un altro spareggio a tre: la francese Jedrzejewski ha segnato quattro tiri su cinque, Sixuan Feng ha messo a segno tutti i suoi tiri, mentre l'indiana Rhythm Sangwan uno solo e si è accomodata al quarto posto. L'atleta francese ha sconfitto la cinese Feng nel successivo spareggio per l’argento, mentre Eder è rimasta per la seconda volta in vantaggio di un punto: Jedrzejewski ha poi mancato il suo ultimo tiro, non così Eder che, mantenendo il punto di vantaggio (36 a 35), ha ottenuto un'importante vittoria per la sua carriera.
Tutta scandinava la “battaglia” nella finale femminile della Carabina a 3 posizioni da 50 metri: la danese Rikke Maeng Ibsen ha avuto la meglio sulla rivale norvegese Jeanette Hegg Duestad e si è aggiudicata la medaglia d'oro. Per Ibsen si è trattato del secondo oro in Coppa del mondo in questa specialità, un passo avanti rispetto alla medaglia di bronzo ottenuta nella finale del 2022. La campionessa olimpica svizzera, Chiara Leone, si è classificata undicesima con 584. Quarta in qualificazione, Ibsen si è distinta in finale. Le prime eliminate sono state la tedesca Janssen. Ottava, e la cinese Xia Siyu, settima, seguite dalla mongola Yesugen Oyunbat, sesta. Un 9,2 ha poi condannato l'ex leader Qiongyue Zhang, bronzo a Parigi, eliminata al quinto posto, seguita dalla tedesca Jolyn Beer al quarto. Jiayu Han è arrivata al terzo gradino del podio, mentre Ibsen stava completando la rimonta sulla Duestad, che è stata penalizzata da un 8,3 al terzultimo tiro, mentre Ibsen con 10,8 nel penultimo tiro ha potuto vincere, 466,2 contro 465,6.
Il piattello parla sempre più italiano
Cina sempre sugli scudi nel Tiro a segno e grande Italia nel Tiro a volo, in particolare nello Skeet. Tammaro Cassandro, quarto a Parigi, ha sovvertito le gerarchie agonistiche “di casa” vincendo l’oro ai danni del più titolato, oro a Rio nell’individuale e a Parigi nel Mixed, Gabriele Rossetti. I due italiani si sono sbarazzati della concorrenza (l’indiano Mairaj Ahmad Khan sesto, il danese Jesper Hansen quinto, il qatariota Rashind Saleh Al-Athba quarto e l’indiano Aanant Jeet Singh Naruka medaglia di bronzo), già da subito, con Rossetti a punteggio pieno fino al 31° piattello e a condurre in solitaria fino al 53. Sul 54° il toscano si è lamentato di un piattello che andava ripetuto, ma il giudice è stato di parere contrario e lo zero ha riportato in parità il confronto con Cassandro. Questi ha centrato tutta l’ultima pedana 5, mentre, Rossetti, innervosito, ha sbagliato l’ultimo piattello: Cassandro oro con 57/60 e Rossetti argento con 56/60. Lo statunitense Conner Lynn Prince, argento a Parigi dietro al connazionale Vincent Hancock, si è classificato ottavo e il bronzo di Parigi, il cinese di Taipei Yuan Lee, decimo.
Gli statunitensi si sono rifatti nella prova femminile con Samantha Simonton che per 56 a 54, ha sconfitto l’italiana Diana Bacosi, oro a Rio e argento a Tokyo, oro in Mixed a Parigi. Prima in qualificazione con l’eccezionale punteggio di 124/125 nelle cinque serie di gara e +8 nello spareggio contro la statunitense Simonton per il numero 1 di dorsale, ha affrontato la finale con la ferma intenzione di conquistare l’unico oro che manca nel suo palmarés. La sua corsa verso il podio ha rischiato di arrestarsi al quinto posto a causa di quattro errori commessi nella seconda rotazione, ma favorita dal dorsale, ha potuto proseguire fino al duello per l’oro proprio con la Simonton che a Parigi non era andata. Purtroppo, il vantaggio della statunitense non ha permesso all’azzurra la rimonta. Terza la francese Lucie Anastassiou, quarta la statunitense Dania Jo Vizzi, quinta l’altra italiana Martina Maruzzo e sesta l’indiana Ganemat Sekhon.
L’ultimo oro per la Cina è arrivato grazie al Trap maschile. Dopo aver vinto la medaglia d'argento a Parigi, Ying Qi ha approfittato dell'assenza del britannico oro olimpico Nathan Hales, per far suo il suo secondo oro in Coppa del mondo ISSF. L'atleta cinese ha colpito tutti i 35 bersagli iniziali della finale, accumulando un bel vantaggio sul secondo che per un po’ è stato lo spagnolo Alberto Fernandez, alla fine quarto. L'indiano Vivaan Kapoor ha tenuto testa a Qi, ma ha dovuto accontentarsi dell’argento per 44 a 47. Il turco N. Tolga Tuncer ha dato prova di grande abilità, vincendo la sua prima medaglia individuale in Coppa del Mondo, il bronzo. Il finalista olimpico James Willett dall'Australia è arrivato quinto, dopo aver dominato la qualificazione a 122, davanti al ceco David Kostelecky, sesto.
Ancora Italia, almeno geograficamente, per l’oro del Trap femminile. L’atleta di San Marino Alessandra Perilli ha conquistato la sua seconda finale di Coppa del mondo a nove anni dalla vittoria a Nicosia nel 2015, vincendo in modo schiacciante 45 a 39 sull’italiana di Cava dei Tirreni (SA), Erica Sessa. Già in ritardo di due piattelli rispetto all’avversaria, l’azzurra venticinquenne è stata sopraffatta dall’emozione di aver centrato il podio nella sua prima finale di Coppa del mondo e si è disunita, lasciandosi scappare quattro dei primi cinque piattelli dello scontro finale per l’oro.
La prima leader nella finale femminile del Trap è stata Safiye Temizdemir della Turchia, poi terza davanti alla spagnola Fatima Galvez, una delle finaliste olimpiche, quarta. La campionessa olimpica in carica, Adriana Ruano dal Guatemala, ha avuto una qualificazione da dimenticare mancando la finale a sei. La vice campionessa di Parigi, l’altra italiana Silvana Maria Stanco, pur vincendo la qualificazione a Nuova Delhi con 120/125 è finita sesta. Quinta Ray Bassil del Libano.
La stagione agonistica internazionale della ISSF si conclude con questa finale di Coppa del mondo. Il primo appuntamento della nuova stagione e del nuovo quadriennio olimpico è fissato dall’1 all’11 aprile 2025 a Buenos Aires, in Argentina, con la prima prova di Coppa del mondo.