Era il 1939 quando Battista Berti, di origine bolognese ma trasferitosi in Alto Adige, coronò il suo sogno di aprire un'armeria a Bolzano. Battista intestò l'attività con il nome della moglie, Giorgina Bignami. Gli affari vanno bene, Battista conosce il principe Filiberto di Savoia che colpito dalla sua passione e competenza lo “brevetta” fornitore della Real Casa.
Ma ben presto la tragedia della Seconda guerra mondiale rischia di mandare in frantumi, insieme a quella di milioni di altri, i sogni e le speranze di Battista. Ufficiale dell'esercito italiano, l'8 settembre del 43 viene fatto prigioniero dai nazisti e mandato in campo di prigionia, dove si ammala gravemente.
La sua vita è appesa a un filo, ma grazie alla incrollabile tenacia di Giorgina e alla Croce Rossa canadese, Battista riesce a ricevere i medicinali che gli permetteranno di sopravvivere e di tornare tra le braccia dell'amata consorte. In segno di riconoscenza decide che l'armeria porterà per sempre il cognome di Giorgina.
Nel dopoguerra l'attività dell'armeria riprende vigore e Battista inizia a importare le armi di Franz Sodia, Sauer & Sohn. Nel 1952 Franco, primogenito di Battista e più volte campione italiano di carabina libera a 50 metri, entra nell'azienda portandovi la sua passione per il tiro accademico e per i prodotti ad alto profilo tecnologico tipici di questo segmento del mercato.
Unendo le predilezioni di padre e figlio nasce quella che sarà poi la vera specializzazione di Bignami, le armi lunghe da caccia e tiro di qualità. Nel 1969 Battista muore e Franco prosegue l'attività affiancato dai fratelli Carlo e Luciano. Il ventaglio di marchi e tipologie importate è sempre più ampio, e i cataloghi dell'azienda di Bolzano diventano ogni anno più spessi. Quando nel 1975 Franco scompare in un incidente di caccia Bignami è ormai un nome affermato anche al di fuori del settore venatorio.
Nel frattempo l'azienda ha cambiato più volte sede, per adattarsi al sempre crescente bisogno di spazio, e approda a Ora, in provincia di Bolzano, dove tuttora occupa una palazzina recentemente ristrutturata con quasi 4 mila metri quadri di magazzino.
Nel 1985 Marco Berti, figlio di Franco e grande appassionato di tiro con l'arco, entra in azienda portandovi la sua esperienza che si concretizzerà in breve nel catalogo “Big Archery” dedicato esclusivamente all'arcieria, settore in cui Bignami diventa in pochi anni una forza trainante.
Nel corso degli anni '90 Bignami consolida ulteriormente la sua posizione di leadership nel settore delle importazioni di armi e accessori e oggi può vantare nel proprio catalogo nomi prestigiosi nel campo di armi, munizioni e ottiche: citiamo in ordine assolutamente sparso Anschutz, Baikal, C.Z., Dan Wesson, Franz Sodia, Glock, Hammerli, Haenel, Hatsan, Heckler & Koch, Marlin, Mauser, Merkel, Sturm Ruger, Sauer, Smith & Wesson, Walther, Weatherby per le armi, Bushnell, Meopta, Nightforce, Nikko Stirling, Nite Site, Weaver, Zeiss per le ottiche, CCI, Federal, Hornady, Norma, Nosler, RWS per le munizioni, Magpul, Pachmayr, 5.11, Safariland e Ziegler per l'accessoristica.
Oggi Bignami è un'azienda che impiega circa 75 addetti e una quindicina di rappresentanti. Con il recente ingresso in azienda di Alice e Achille Berti, figli di Luciano, la continuità della gestione è assicurata.
Tra le iniziative più interessanti dell'azienda altoatesina c'è il “Bignami Day” che in realtà si svolge nel corso di più giornate: si tratta di un incontro annuale con i negozianti italiani che hanno la possibilità di visitare lo show room dell'azienda e studiare approfonditamente tutte le novità del catalogo. La formula è quella delle “Haus Messe” molto in voga in Germania e il successo dell'iniziativa è stato immediato, tanto che siamo ormai giunti alla sedicesima edizione.