Beretta I-Protect: tecnologia integrata per le forze di Polizia

Beretta IProtect
Un momento della presentazione presso la Confcommercio di Milano. Da sinistra Raffaele Medico Presidente di Intellitronika, Maurizio Memo, Prorettore dell'università di Brescia, Franco Gussalli Beretta, Presidente Beretta, Generale Pasquale Lavacca, responsabile dei sistemi Informativi e automatizzati dell’Arma dei Carabinieri, Carlo Ferlito, Direttore Generale Beretta e Andrea Candian, coordinatore del progetto I-Protect

Oggi Venerdì 3 luglio 2015 alle ore 11,30 presso la sala Colucci di Unione Confcommercio a Milano, alla presenza del Gen. D. Pasquale Lavacca, Beretta S.p.A. e Intellitronika S.r.l. ha illustrato il progetto “I-Protect”, un sistema innovativo di protezione individuale, specificatamente ideato per diminuire i tempi di reazione della Centrale Operativa, in termini di intervento, supporto e soccorso e innalzare così il livello di sicurezza dei cittadini e del personale delle Forze dell’Ordine. 

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Sarà il suo uso sul campo a dimostrare le doti del sistema I-Protect

Il sistema, ideato dalla Fabbrica d’Armi Beretta nell’ambito di un progetto di ricerca con l’Università di Brescia e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato sviluppato congiuntamente con la società Intellitronika, specializzata nella progettazione di sistemi informatici e di comunicazione.

Beretta IProtect
Grazie al sistema I-Protect, le sale operative saranno in grado di mantenere sempre sotto controllo lo stato e la posizione di ogni agente sul territorio

Il sistema è costituito dalla nuova pistola “Beretta PX4 Storm-i” in calibro 9x19mm, da una fondina specifica a doppia sicurezza munita di attuatori magnetici e da uno smartphone dotato dell’applicativo “ODINO 5 per integrare l’arma nel sistema di comando e controllo. 

L’applicativo consente di fornire alla Centrale Operativa informazioni in tempo reale sullo stato dell’arma e sull’ubicazione dell'operatore, consentendo l’avvio immediato del flusso decisionale e l’attivazione di tutte le misure idonee a garantire immediato supporto agli uomini sul terreno, come ad esempio l’attivazione di un sistema di registrazione ambientale ovvero l’invio di pattuglie di supporto.

Beretta IProtect
Il sistema I-Protect prevede una serie di sensori collocati all'interno della fondina e dell'arma e uno smartphone dotato dell'applicativo ODINO 5
Beretta I-Protect
Un autentico sistema Network-centrico, lo I-Protect potrà offrire alle Forze dell'Ordine gli stessi vantaggi che i simili programmi militari offrono alle truppe sul campo

Nell’ottica di una sinergia costruttiva fra imprese ed Istituzione, il sistema è stato reso disponibile in via sperimentale all’Arma dei Carabinieri.

Dal 1° luglio fino al 31 agosto 2015, infatti, i Carabinieri di Quartiere del Comando Provinciale di Milano, individuati in funzione della particolare tipologia di servizio svolto, testeranno sul territorio le potenzialità operative del sistema, orientato ad elevare gli standard di sicurezza del personale e a ridurre i tempi di risposta delle Centrali Operative in situazioni critiche. 

Prima della sperimentazione, i Carabinieri di Quartiere e gli operatori di centrale hanno frequentato un addestramento mirato sia alla “familiarizzazione” con la nuova arma – a cura della Scuola di Perfezionamento al Tiro dell’Arma dei Carabinieri – sia all’utilizzo del sistema e dei relativi equipaggiamenti – a cura delle aziende Beretta S.p.A. e Intellitronika S.r.l.

Approfondimenti "I-Protect"

Beretta è la prima azienda del settore ad applicare l’elettronica al segmento della difesa e della pubblica sicurezza. Leggi anche questo nostro articolo...

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Il sistema I-Protect può trasmettere un flusso di dati continuo sia alla sala operativa sia agli altri agenti nelle vicinanze

L'applicazione del sistema I-Protect alle pistole della famiglia PX4 Storm avviene tramite l'inserimento nel fusto di una componente elettronica, realizzata facendo uso delle più moderne tecnologie di miniaturizzazione, dunque senza modificarne peso,  bilanciamento, funzionamento e sicurezze.

Il sistema, mediante l’utilizzo di sensori che non interferiscono con la meccanica dell’arma, è in grado di rilevare i seguenti stati ed eventi associati all’utilizzo dell’arma: arma in fondina o estratta, cane armato o disarmato e sparo.

Grazie ad un moderno processore Bluetooth Low Energy, i dati raccolti vengono comunicati allo smartphone, che a sua volta, in tempo reale, li invia nella Centrale Operativa di competenza realizzando un aggiornamento immediato della situazione operativa.

La dotazione include un tag Near Field Communication – per l’identificazione elettronica dell’arma e la memorizzazione dei dati relativi al numero totale di colpi sparati – e una piattaforma di misurazione inerziale (Inertial Measurement Unit) dotata di un  un accelerometro ed un giroscopio a 3 assi.

Per ottimizza l’efficienza dell’arma è possibile registrare anche temperatura e parametri operativi, al fine di consentire una migliore programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria.

Sistema "Odino"

Ideato e realizzato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con “Intellitronika S.r.l.”, “ODINO” (Operational Device for Information, Networking and Observation - Apparato Operativo per le Informazioni, la Connettività e l’Osservazione) è un dispositivo all’avanguardia nel settore della sicurezza, a favore dei cittadini, ma anche degli operatori delle Forze dell’Ordine.

Il sistema è integrato in un apparecchio multi-touch e la connettività è garantita grazie a moderne tecnologie 4G, Wi-Fi e Bluetooth. L’apparato è collocato in uno spazio al centro del cruscotto del veicolo attraverso un sistema di aggancio dedicato. L’assenza di cablaggi e fili rende l’installazione agevole su ogni veicolo. 

Con il sistema ODINO le comunicazioni tra gli operatori “su strada” e la Centrale Operativa vengono scambiate in modalità sicura e criptata

In sintesi, il sistema invia le proprie coordinate alla Centrale Operativa e gli operatori possono così conoscere in tempo reale la posizione delle pattuglie dislocate sul territorio, consentendo un veloce ed efficiente intervento nelle situazioni di emergenza.

Inoltre, il modulo di streaming video garantisce la possibilità di inviare flussi video in tempo reale alla Centrale Operativa e, in caso di mancanza di connessione, di registrare sul dispositivo foto e filmati.

Attraverso poi un sistema di messaggistica istantanea bidirezionale, le comunicazioni vengono scambiate in modalità sicura e criptata tra gli operatori “su strada” e la Centrale Operativa. 

L’accesso è in tempo reale ai principali database nazionali (SDI, Motorizzazione Civile e ANIA), permettendo così di verificare persone e veicoli (caratteristiche principali, stato delle revisioni e copertura assicurativa). Le informazioni sono accessibili, in modo sicuro e in tempo reale, direttamente dal dispositivo. L’operatore che accede tramite l’interrogazione di ricerca riceve i dati in formato facilmente intellegibile e personalizzabile, sulla base delle specifiche esigenze operative. In caso di segnalazione di persona sospetta, il sistema ha una schermata speciale per allertare l’operatore di un potenziale pericolo.

Con la semplice pressione di un pulsante, un segnale di allarme viene trasmesso alla Centrale Operativa: questa procedura attiva automaticamente la trasmissione dei flussi audio e video, dando la possibilità agli operatori della Centrale Operativa di visualizzare la situazione in tempo reale. La localizzazione GPS aggiunge dati utili a gestire gli allarmi.

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Dal 1° luglio al 31 agosto 2015 i Carabinieri di Quartiere del Comando Provinciale di Milano, individuati in funzione della particolare tipologia di servizio svolto, testeranno sul territorio le potenzialità operative del sistema I-Protect