La faccenda del bando delle munizioni con piombo nella UE si sta facendo scottante. Come abbiamo già dimostrato qui su all4shooters.com/all4hunters.com la Commissione Europea vuole chiaramente "forzare" un divieto totale delle munizioni al piombo nella UE, il che sarebbe un disastro non solo per cacciatori e tiratori, ma anche per l'industria delle armi da fuoco e delle munizioni.
Si aggiunge ora lo spiacevole sospetto di indebite interferenze. Come scoperto dall'AFEMS (Associazione dei produttori europei di munizioni sportive) e dall'IEACS (Institut Européen des Armes de Chasse et de Sport), un documento informativo trasmesso il 3 maggio 2020 dal Gruppo di esperti per le direttive sugli uccelli e gli habitat ("NADEG") della Direzione generale per l'ambiente (DG ENV) alla delegazione degli Stati membri riguardo il lavoro dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) sul piombo nelle munizioni, la Commissione ha invitato "i membri del NADEG a contattare le autorità nazionali competenti responsabili del REACH, in particolare i loro rappresentanti nazionali nel comitato REACH, per sensibilizzarli sulla questione e per garantire un voto positivo sulla bozza di regolamento della Commissione. Il voto in seno al comitato è previsto per giugno 2020".
Una "violazione delle regole"?
L'8 maggio 2020, AFEMS e IEACS, in stretto coordinamento con FACE e la rete UE, hanno inviato una lettera ai Commissari Virginijus Sinkevičius e Thierry Breton, rispettivamente della DG ENV e della DG GROW, chiedendo un chiarimento in merito.
L'AFEMS e l'IEACS sottolineano che "influenzare i rappresentanti di un gruppo di esperti invitandoli a prendere in considerazione la possibilità di intraprendere azioni verso la restrizione nell'uso delle munizioni con piombo, non solo va al di là delle competenze della DG ENV, ma costituisce anche una violazione delle norme che regolano il principio di imparzialità della UE".
AFEMS e IEACS ricordano inoltre che "le attività di milioni di utenti rispettosi della legge dipendono in larga misura dalle decisioni prese dal Comitato REACH sull'uso delle munizioni con piombo". Per questo motivo occorre garantire che queste decisioni siano "obiettive, imparziali e prese senza un'influenza indebita sui responsabili delle decisioni".
Potete stare certi che continueremo a lottare per i nostri diritti e per ottenere soluzioni appropriate – non per ritrovarci con scelte politiche che aggravano la situazione per i cacciatori, i tiratori, i pescatori, le industrie coinvolte e, non da ultimo, anche per l'ambiente e le autorità preposte.
La storia non finisce qui - restate sintonizzati!
Qui potrete trovare anche:
- La Commissione Europea va avanti con il bando delle munizioni al piombo
- ECHA: “vogliamo le prove” sul divieto di uso del piombo nelle munizioni
- La verità sul piombo nelle munizioni: fatti, studi scientifici, e tutto quello che dovete sapere per capire quali conseguenze potrebbe avere un divieto sull'uso del piombo
- Europa: dopo l'attacco alle armi, adesso tocca alle munizioni...
- Un bando totale sulle munizioni al piombo in Europa sta per arrivare dalla “porta di servizio”?