Gustavo Thome Cecchini è un personaggio, come la maggior parte dei coltellinai, originale e interessante.
Brasiliano di nascita e cittadinanza, è di origini italiane; la sua famiglia è originaria di Montefiore Conca, in provincia di Rimini. Oltre a progettare coltelli, Gustavo gestisce una fazenda di 800 ettari che produce soia e mais.
Gustavo disegna e costruisce coltelli “custom” che gli hanno assicurato numerosi riconoscimenti e non disdegna il lavoro di designer per conto di grandi produttori come Boker e Zero Tolerance.
Considerato un grande innovatore, Cecchini ha inventato la clip incassata e diversi sistemi di apertura su cuscinetti a sfera, e anche questo chiudibile della Zero Tolerance risente molto del suo concetto di estetica e di tecnica.
Il marchio Zero Tolerance fa parte del gruppo KAI, azienda americana che comprende anche i gruppi Kershaw e Shin (coltelli da chef).
Caratteristiche e peculiarità del coltello Zero Tolerance 055
Cominciamo con l’estrarre lo 055 dalla sua confezione di cartone: è protetto da un sacchetto in Pluriball e accompagnato da un libretto di istruzioni.
La prima cosa che colpisce è la complessità della lavorazione dell’impugnatura in titanio, con le superfici di contatto con le dita ribassate e zigrinate.
Esteticamente non c’è nulla da eccepire, il titanio è lavorato alla perfezione e allo stesso modo è rifinito con una satinatura sabbiata, dalla tonalità opaca perfettamente uniforme contro la quale spiccano le viti Torx brunite.
Altra peculiarità di questo coltello, comune a diversi modelli Zero Tolerance, è il sistema di apertura SLT (Spring Loaded Tab) inventato dallo stesso Gustavo Cecchini.
In pratica si tratta di un flipper snodato e caricato a molla che a coltello chiuso sporge per pochi millimetri dalla parte anteriore dell’impugnatura, quanto basta per essere comodamente azionata con il dito indice.
Arretrando l’appendice con decisione si provoca l’apertura della lama e la scomparsa all’interno dell’impugnatura del flipper.
La lama apre ruotando su cuscinetti a sfera, con un movimento fluido e preciso. Rispetto a un coltello con apertura a flipper c’è il vantaggio di non avere un’appendice che sporge dal tallone della lama. Sul lato destro del coltello è montata la clip in acciaio inossidabile, amovibile e reversibile, ma solo in posizione “tip up”.
Uno degli svantaggi creati dalla clip è che aggiunge sempre molto ingombro del coltello, arrivando su alcuni modelli a raddoppiare lo spessore dell’impugnatura.
Anche in questo caso viene in nostro soccorso un’idea di Cecchini, la clip incassata.
In realtà a essere incassato nell’impugnatura è il punto di attacco della clip con la guancetta, ma tanto basta per far sì che la clip sporga di soli pochi millimetri dalla sagoma del coltello.
Restando sul lato destro notiamo che la flangia ricavata dalla guancetta, che crea il blocco della lama è dotata di un riporto in acciaio nel punto dove questa entra in contatto con il tallone. In caso di usura il riporto in acciaio è sostituibile con relativa facilità. Un tocco di colore è aggiunto dal distanziale, anodizzato in colore blu elettrico, situato sulla parte posteriore del dorso.
La lama e l'acciaio dello Zero Tolerance 005
È arrivato ora il momento di aprire il coltello e di ammirare la lama, lunga 95 millimetri e spessa 4, dal profilo “sheepfoot” molto elaborato, con doppia bisellatura e dorso rastremato a clessidra.
Sicuramente la precisione nella lavorazione dei vari piani della lama è uno sfoggio di muscoli da parte di Zero Tolerance.
Ci è capitato di vedere lame anche più elaborate di questa su coltelli custom, ma raramente su prodotti industriali.
A prescindere dalla forma, che potrà piacere o non piacere, la lama è in acciaio S35VN, una lega creata espressamente per coltelleria dalla americana Crucible Industries con la collaborazione di Chris Reeve, altro famosissimo coltellinaio.
Si tratta di una lega ottenuta per sinterizzazione con aggiunta di niobio e vanadio, che lo rendono superiore a tutti gli altri acciai in termini di resistenza meccanica, resistenza alla corrosione e tenuta del filo.
La finitura della lama è di tipo “stone washed” in ossequio alla moda del momento.
Anche questo tipo di finitura piace a qualcuno, piace meno ad altri, ma bisogna ammettere che si intona molto bene con la sabbiatura dell’impugnatura, creando un insieme gradevole da vedere. Sul lato sinistro della lama troviamo un piccolo logo “ZT”, su quello destro tre righe con il modello, il costruttore e altri dati legali. Le scritte sono piccole ed è un bene perché non rovinano la linea sontuosa della lama.
Parliamo ora di dimensioni: chiuso lo 055 misura 12,7 millimetri mentre una volta aperto è lungo 22,2 centimetri.
La costruzione “tutto metallo” non è certo la migliore per chi vuole un coltello EDC leggero, ma grazie all'impugnatura di titanio il peso del coltello è di 142 grammi, non pochi in assoluto ma accettabili, viste le dimensioni generali.
Una volta aperto lo 055 si lascia davvero guardare con curiosità: ha un che di organico e di tecnologico allo stesso tempo.
Se domani atterasse un UFO e i suoi occupanti portassero un coltello chiudibile, ce lo immaginiamo più o meno così.
Certo, il prezzo di 275 Euro non è leggerissimo ma è pur sempre molto inferiore a quello di prodotti analoghi di provenienza statunitense.
In sostanza si tratta di una eccellente scelta per chi necessita di un coltello per porto quotidiano di dimensioni medie, e che ama le innovazioni e le finiture curate. I collezionisti potranno limitarsi a rimirare le sue linee originali.
Per ulteriori informazioni visita il sito Zero Tolerance Knives
