Hecate è la divinità del Pantheon greco che regnava sui demoni e la notte. Alessandra De Santis ha scelto il suo nome per battezzare il robusto coltello tattico che ha disegnato qualche tempo fa.
Ricordiamo brevemente i suoi dati principali: la lama dell’Hecate è in acciaio AISI D2 temprato a una durezza di 59-61 HRC con trattamento criogenico, lunga 140 mm e spessa 6 mm, con finitura stonewashed.
La lunghezza complessiva del coltello è di 280 mm, per un peso di 425 grammi. L’impugnatura ergonomica in G10. È venduto accompagnato da un fodero in Kydex con attacco per cintura e attacco clip MOLLE.
Il nuovo 922, ovvero la versione chiudibile dell’Hecate
Recentemente è stata presentata la sua versione chiudibile, denominata Hecate 922 maggiormente adatta a chi preferisce uno strumento da taglio più compatto e leggero, che possa essere portato in una tasca senza problemi. Rispetto al modello a lama fissa infatti, l’Hecate 922 ha una lunghezza complessiva di 230 millimetri e pesa 155 grammi. La lama ha un profilo sheepfoot con affilatura liscia. Misura 97 mm di lunghezza per 4 mm di spessore ed è realizzata in acciaio CPM20 CV. La lama è dotata sia di flipper sia di foro di presa per l’apertura con una sola mano. L’apertura avviene su cuscinetti a sfera in ceramica ed è il vero punto di forza di questo chiudibile; agendo sul flipper la lama bascula con una fluidità davvero straordinaria: sembra quasi che ci sia un motorino nascosto da qualche parte che assiste l’operazione, ma ovviamente non è così. Il frame lock è solidissimo nel bloccare la lama, ma anche dolce da sbloccare, segno di una eccellente progettazione del profilo della flangia.
Veniamo ora all’impugnatura, costituita da due guancette e un dorsalino in titanio 6AL4V. L’ Hecate folder è dotato di chiusura “frame lock”, quindi la guancetta inferiore svolge anche il compito di mantenere la lama saldamente fissata in posizione di apertura. Nel punto in cui la flangia in titanio tocca il tallone della lama è fissata, tramite un grano Allen, una piastrina in acciaio che evita la precoce usura del materiale. All’apice posteriore dell’impugnatura è riportato un punzone sfondavetri.
A livello estetico l’impugnatura dell’Hecate 922 è caratterizza da una lavorazione “scheggiata” che oltre a essere molto bella da vedere, facilita la presa. La finitura scheggiata riguarda anche la clip, che riprende il motivo dell’impugnatura sottostante, creando un effetto ottico di continuità molto raffinato. L’impugnatura ha uno spessore massimo di 13 millimetri che diventano 17 se si comprende nella misura anche la clip. Una volta impugnato l’Hecate 922 folder si rivela molto ben bilanciato e maneggevole.
L’Hecate è disponibile con due finiture di lama e impugnatura: stonewashed (922A) oppure blackwashed (922B) come l’esemplare fotografato in questo articolo.
Due parole su materiali e qualità costruttiva: l’Hecate è costruito dalla We Knife, azienda cinese con sede a Guandong che ha in catalogo un gran numero di coltelli interessanti, progettati da una squadra di designer internazionali, per la maggior parte statunitensi ma anche polacchi, olandesi, tedeschi e spagnoli.
E a tenere in alto il nostro tricolore ci pensa Alessandra De Santis. Insomma, il progetto di We Knife è ambizioso e per sorreggerlo l’azienda ha puntato tutto sulla qualità e sui materiali, riuscendo a dimostrare che dalla Cina possono anche arrivare prodotti di alto livello, realizzati con materiali di pregio.
Ovviamente il prezzo di acquisto ne risente, ma di sicuro i prodotti della We Knife sono molto lontani dal concetto di “cinesata”, e con un prezzo al pubblico di 305 Dollari USA, circa 280 euro che lo pone al livello dei prodotti di fascia medio-alta di produzione italiana o americana.
Due domande ad Alessandra De Santis
Appassionata di coltelli fin da adolescente, Alessandra De Santis è l’autrice del progetto Hecate. Le abbiamo fatto un paio di domande relative allo sviluppo del design.
Hecate nasce a lama fissa e diventa anche un chiudibile. Quali sono, in termini di design, le difficoltà nell’adattare un disegno fixed blade a un folder?
In generale le difficoltà che si possono incontrare nell’adattare un disegno, passando da un lama fissa di dimensioni generose ad un chiudibile, sono principalmente legate alla necessità di preservare i tratti caratteristici del design riducendo al contempo gli ingombri (e non sempre ciò è possibile, a causa dei limiti imposti dalle esigenze di lavorazione).
Nel caso specifico dell’Hecate, il design si prestava bene a questa evoluzione, senza alcuna difficoltà. In fase progettuale c’è stata l’esigenza di apportare una piccola modifica nella collocazione e dimensione del ramo di guardia e relativo foro triangolare, in modo tale che nel chiudibile agisse anche da flipper tab. Questo ha comportato che il ramo di guardia nel chiudibile, sia leggermente più arretrato rispetto a quello del coltello a lama fissa; una piccolezza che probabilmente in pochi noteranno.
Qual è stata la parte più difficile da realizzare nel lama fissa e nel chiudibile?
Per quanto riguarda la realizzazione industriale di un coltello, la difficoltà nel produrre un design è strettamente connessa con le abilità/know-how del produttore, quindi diciamo che la criticità principale è quella di trovare il giusto partner con cui collaborare.
Nel caso del coltello a lama fissa, che è interamente prodotto in Italia e commercializzato dalla ditta Hydra Armaments, ho dovuto cercare un terzista in grado di realizzare l’attacco del bisello con il raggio di curvatura da me desiderato (e alcune ditte a cui mi ero rivolta non erano attrezzate per poter soddisfare la mia richiesta). Per quanto riguarda invece la versione chiudibile, vista l’incredibile abilità della ditta WE Knife Co. che ha prodotto il coltello, non ci sono state alcune difficoltà nelle lavorazioni e nessuna esigenza di apportare modifiche al design originale. Come appassionata di lame sono rimasta piacevolmente colpita dalla professionalità e competenza di questa dinamica azienda cinese, e collaborare con loro con il mio primo design di un chiudibile è stato un vero piacere.
So che questo progetto ha un’importanza particolare…
Sono molto affezionata al progetto Hecate (che amo definire così visto che è un design che si è evoluto nel tempo) sia perché è stato il mio primo passo come designer, ma soprattutto perché ha segnato un punto di svolta nella mia vita in un periodo non particolarmente fortunato.
Per concludere:
L’Hecate 922 è venduto in una scatola di cartoncino che comprende un astuccio in Nylon con doppio scompartimento interno, il certificato di garanzia, due stickers e un panno per la pulizia. Ma per concludere, che cosa abbiamo imparato da questo coltello?
Sicuramente che il livello qualitativo raggiunto dal produttore cinese è molto alto, paragonabile a quello di aziende europee e americane. Bisogna dire che anche il prezzo è relativamente elevato, ma questo è inevitabile. La qualità delle lavorazioni e del materiale si pagano anche in Cina, e la seconda cosa che l’Hecate 922 ci insegna è che comunque non è possibile scendere al di sotto di certe cifre se si vuole un prodotto di fascia alta, ottenibile appunto solo ricorrendo a materiali e a tecnologie di prim'ordine. Il nostro giudizio sull’Hecate 922 quindi non può che essere pienamente positivo. Brava Alessandra e bravi We Knife.
Scheda tecnica del 922 Hecate
Produttore | We Knife www.weknife.com |
Distributore | reperibile online |
Modello | Hecate 922 A/B |
Tipologia | chiudibile |
Chiusura | frame lock |
Profilo lama | sheepfoot |
Materiale lama | acciaio inox CPM20 CV |
Materiale impugnatura | titanio |
Lunghezza lama | 97 mm |
Spessore lama | 4mm |
Lunghezza chiuso | 137 mm |
Lunghezza totale | 230 mm |
Peso | 155 grammi |
Prezzo | circa 270 euro |