Tutti i cacciatori, prima o poi, si sono trovati di fronte ad un inconveniente: il coltello che cade nell’erba. Se questo avviene al crepuscolo, e se il coltello ha un manico in colori neutri o addirittura mimetico, all’inconveniente segue una ricerca affannosa mentre la luce diminuisce progressivamente. Può capitare di non trovarlo, quel coltello, e di abbandonarlo sul posto perché se la luce diminuisse ancora un po’ si rischierebbe di non vedere la strada del ritorno. Non è un inconveniente così raro come si potrebbe pensare: un mio amico, fungaiolo in Valsesia e molto spesso in giro per i bricchi, ha una piccola collezione di coltelli trovati ai margini del bosco nelle zone in cui è possibile cacciare camosci e caprioli.
Alcuni costruttori, tra cui Spyderco, hanno dato un contributo a risolvere il problema usando per i loro coltelli manici ben visibili, solitamente di colore arancio. È il caso di questo Spyderco Subvert, che sotto le placchette arancioni ad alta visibilità ha una solida struttura metallica di titanio, che consente di realizzare il blocco della lama in apertura con la collaudata soluzione del liner lock.
Una lama progettata per tagliare a lungo
Appunto, la lama. Uno skinner è un coltello che, a differenza di quanto serve per eviscerare l’animale, deve lavorare a lungo. Con un problema: coltelli che taglino all’infinito non esistono e qualunque coltello, prima o poi, perde il filo. Può ottundersi completamente oppure, se l’acciaio è del tipo adatto, può semplicemente tagliare un po’ meno. Per questo motivo la lama di uno skinner è sempre disegnata in modo tale da avere un tagliente quanto più lungo possibile, fino all’esagerazione del cosiddetto “persian skinner” la cui lama ha una decisa curvatura verso l’alto. Nel nostro caso la lama di questo Subvert è in CPM-S30V, un acciaio al Tungsteno-Molibdeno-Vanadio con un buon tenore di Carbonio (sarebbe, se fosse semplicemente un acciaio al Carbonio, un C145) ottenuto dalla metallurgia delle polveri e sviluppato con la collaborazione di parecchi coltellinai custom, il più noto dei quali è Chris Reeve. La durezza dopo tempra e rinvenimento è di 56-58 Hrc e tutto lascia pensare che il materiale beneficerebbe non poco di un trattamento criogenico. Una fotografia al microscopio metallografico di un campione, osservata su una rivista di metallurgia, evidenzia carburi finissimi e uniformemente disposti, tanto da farmi pensare che quel campione il trattamento criogenico lo abbia avuto. Nell’affilare la lama occorre rimuovere completamente il filo morto, che non ha intenzione di lasciarsi rimuovere facilmente, dopo di che la tenuta del filo, anche effettuando lavori gravosi, è eccellente.
Uno dei non comuni skinner chiudibili
Gli skinner sono di solito coltelli a lama fissa; richiedono un fodero da cintura che ingombra e che può dare fastidio appena si abbandona la posizione in piedi. Lo Spyderco Subvert per contro, è chiudibile. La robusta struttura del manico non fa rimpiangere uno skinner tradizionale. L’apertura della lama avviene su cuscinetti a sfera, con un movimento fluido e dolce. Quanto al blocco della lama, si tratta di un’interpretazione originale del liner lock. Il codolo della lama ha un angolo di novanta gradi e il liner non striscia ma scatta in posizione quando la lama è completamente dispiegata. Con questa configurazione, la placchetta di acciaio temprato che solitamente si appone al liner non è necessaria. Infine, un foro per un eventuale correggiolo è ricavato in entrambi i liners e nel distanziale che li separa. Se è vero che il diavolo si annida nei dettagli, qui non trova spazio.
Scheda tecnica
Costruttore | Spyderco, USA |
Modello | Subvert |
Tipo | Skinner chiudibili |
Materiale della lama | COM-S30V |
Spessore della lama | 4 mm |
Lunghezza aperto | 235 mm |
Lunghezza chiuso | 130 mm |
Struttura manico | titanio |
Placchette | G10 |
Peso | 176 g |
Prezzo | Intorno ai 380 euro (e li vale tutti n.d.a.) |