Il N.O.C.S., Nucleo Centrale Operativo di Sicurezza, è un reparto che, al pari di altri reparti leggendari – sia di Forze Speciali militari che di ordine pubblico – soprattutto in Italia non ha bisogno di presentazioni. Praticamente ogni operazione e missione del Nucleo ha fatto storia, delle poche che ovviamente sono state rese pubbliche; tra queste, la liberazione del generale James Lee Dozier sequestrato dalle Brigate Rosse nell’82, Dante Belardinelli nell’89 e Augusto De Megni nel 1991. Molti altri successi sono rimasti nell’ombra. Il N.O.C.S. nasce a fine 1978 per contrastare il terrorismo in Italia, grazie ad un decreto dell’allora ministro degli interni Francesco Cossiga.
Per celebrare il quarantennale della fondazione del N.O.C.S., Extrema Ratio ha progettato e presentato al reparto nel 2019 il coltello Silente, così denominato in onore del motto “Sicut nox silentes”, che appunto significa “silenziosi come la notte”. La configurazione di questo coltello a lama fissa è abbastanza singolare, avendo un ingegnoso manico che può aprirsi e assolvere il compito di pinza e tranciafili.
Il coltello Silente di Extrema Ratio
Avevamo avuto modo di ammirare il Silente all’IWA di Norimberga, ma dobbiamo ammettere che, nel momento in cui lo abbiamo finalmente estratto dalla scatola e lo abbiamo avuto per le mani, siamo inizialmente rimasti perplessi dalla configurazione molto audace di questo coltello.
Ma andiamo con ordine: il Silente è un coltello a lama fissa, con lama basata sul disegno del Requiem e soprattutto del Contact, essenzialmente una punta di lancia e arrotatura a filo piano e sezione a diamante allungato, simmetrica per i primi due terzi e poi con il dorso che diventa piatto; il controfilo non è affilato. Su entrambe i lati troviamo uno sguscio concavo abbastanza profondo a partire dal ricasso in cui sono riportati, incisi a laser, il nome del coltello e il marchio del fabbricante. La lama è molto spessa, 6,3mm, e lunga 163mm; è costruita nel materiale preferito dal produttore pratese, acciaio inossidabile Bohler N690, temprato alla durezza di 58 Rockwell con finitura brunita all’ossido nero a norma MIL-C-13924.
Per finire, la lama presenta un singolo ramo di guardia inferiore, mentre superiormente I due risalti sulla spalla della lama offrono un buon punto di presa per il pollice nella presa a sciabola classica – oltre ad essere il punto di fissaggio sul fodero.
E ora veniamo all’impugnatura, vero punto distintivo del Silente. Divisa in due parti, ciascuna con manico in Forprene fissate con viti a brugola, è incernierata verso il pomolo e costituisce a sua volta l’impugnatura di una pinza tranciafili. Il codolo integrale della lama si prolunga infatti fino al pomello, terminante con un inserto in carburo in funzione di frangivetri e una delle ganasce della pinza, incidentalmente su questa è inciso il seriale del coltello.
L’altro braccio dell’impugnatura è la parte mobile della pinza ed è assicurata al codolo con una sicura a traversino che permette lo svincolo e l’utilizzo della pinza; l’apertura della pinza è assistita da una molla a spirale.
Le ganasce della pinza sono fornite di inserti taglienti in carburo sostituibili.
L’impugnatura con la pinza chiusa ha praticamente la stessa ergonomia di una impugnatura standard Extrema Ratio, come quella del Contact.
Il fodero è realizzato con un guscio rigido stampato in Nylon e una imbracatura - webbing - in Cordura, facilmente scomponibili; il fodero vero e proprio, separato dal webbing, va impiegato per proteggersi dal tagliente della lama quando si usa la funzione di pinza del coltello.
Un sistema di ritenzione silenzioso a levetta, riposizionabile per il porto destro o sinistro, permette una rapidissima estrazione del coltello; il reinserimento è aiutato da un invito conico.
Il fodero dell'Extrema Ratio Silente ha dei risalti e un dimensionamento compatibili con il webbing MOLLE, anche senza l’impiego della parte in Cordura.
La scomposizione del fodero si ottiene sganciando due fibbie 2M. Un inserto in gomma interno al guscio rigido blocca la lama eliminando rumori durante il porto. L’intero sistema consente varie configurazioni di porto, con possibilità alla cintura, cosciale, su sistema MOLLE con e senza il webbing; il sistema, grazie ad una classica fascetta a doppio bottone automatico in Cordura e il blocco a levetta, ha un livello di ritenzione 2.
Il fodero scomponibile è, a nostro avviso, particolarmente ben riuscito, e consente una flessibilità di impiego e porto davvero invidiabile; è anche particolarmente leggero.
Extrema Ratio Silente: impieghi
Il Silente è un coltello molto particolare, frutto di due anni di sviluppo. Il disegno della lama consente una grande riduzione di peso, lo spessore di 6,3mm infatti è tale sul codolo e sul dorso piatto che rappresenta solo un terzo della lama, grazie alle bisellature e al fuller centrale, lo spessore scende a 5,7mm sui risalti centrali, mantenendo una elevata rigidità e robustezza della lama stessa. Il produttore classifica il Silente come coltello multiruolo, ed in effetti, osservando attentamente il profilo del tagliente, ci si accorge che la lama è fruibile per impieghi generali medio-leggeri.
La geometria della lama a punta di lancia suggerisce un uso “tattico” e da combattimento, con utilizzo di stocco e perforazione, ed in questo il singolo ramo di guardia scongiura lo scivolare della mano sulla lama, anche se l’aggiunta dei due scassi sul lato interno del ramo di guardia possono “mordere” il dito all’impatto. Il dorso piatto senza ramo di parata consente un uso di precisione della lama con un buon appoggio del pollice.
L’impugnatura risulta confortevole in ogni presa, anche se il cambio può essere poco agevole a causa della presenza del “becco” della pinza.
Il Silente è ben bilanciato, il punto di equilibrio è arretrato trovandosi un centimetro circa dietro la guardia sull’impugnatura – lo stesso punto del Col Moschin - rendendo la lama molto agile e veloce nonostante il peso del coltello di 338g e la lunghezza complessiva di 309mm.
La funzionalità pinza/tranciafili
Scomporre il fodero mantenendo il webbing in cordura montato sulla cintura o sui pannelli MOLLE è molto semplice: aperta la fettuccia con i due automatici, si sganciano due fibbie e il guscio del fodero viene via, l’intera operazione impegna cinque secondi. L’apertura della pinza si ottiene spingendo la sicura a traversino dalla parte del bottone incassato, di fatto rendendo impossibile l’apertura accidentale.
La molla mantiene le ganasce aperte, e il disegno delle ganasce stesse e dei taglienti in carburo permettono una eccellente presa su dadi, tondi e altri oggetti di dimensioni compatibili. I taglienti fanno il loro lavoro e riescono a tagliare facilmente materiali anche resistenti come fili acciaiosi, trefoli e cavi elettrici. Il braccio di leva non è particolarmente elevato, ma sufficiente alla maggior parte dei casi. Dove troviamo molte difficoltà è nel fatto che la lama sbilancia parecchio lo strumento in funzione di pinza e ingombra, limitando fortemente l’impiego in spazi angusti. In più, senza il fodero, la funzione pinza è davvero rischiosa.
Conclusioni
A cosa serve un coltello come il Silente? A parte fare sicuramente la felicità dei collezionisti, il costruttore afferma che si tratta di un prodotto costruito per “scopi singolari” e probabilmente, visto che il coltello è stato presentato al Reparto, è più che ragionevole supporre che sia stato anche progettato con alcune funzioni o scopi specifici suggeriti dagli operatori. Per tutti gli altri, il Silente aggiunge una pinza “di emergenza” ad una struttura che fondamentalmente è la stessa del Contact. Il prezzo è un pelo sotto i 500 euro, certamente elevato in assoluto, ma in parte giustificato dalla complessità e dalle lavorazioni aggiuntive per la realizzazione della pinza.