Dopo quasi cinque anni il Tribunale di Ravenna ha condannato un commerciante che ha importato 120 esemplari contraffatti di baionetta “Fulcrum” di Extrema Ratio. Questa sentenza segna un punto di svolta nella lotta alle armi contraffatte. Alla fine di dicembre 2010 la Guardia di Finanza aveva trovato tracce di un traffico di baionette false; un negozio esponeva una di queste dall'aspetto sospetto. La successiva indagine portava al sequestro di un intero carico di baionette nel porto di Ravenna. Sulle lame erano incisi il marchio della società e la dicitura “Made in Italy”, mentre i cartoni contenenti le scatole con le baionette riportavano la scritta “Made in China”.
Si trattava del primo sequestro di questo tipo di merce in Italia, anche se si sapeva che copie delle baionette di Extrema Ratio (e di altri tipi di coltelli) erano in circolazione, alcune addirittura esposte da un'azienda cinese a una delle principali mostre internazionali di armi leggere. Le baionette sequestrate avevano le lame affilate da una sola parte, tuttavia la presenza dell’aggancio per il fucile le faceva rientrare nell’ambito delle armi proprie.
Il commerciante è stato accusato di acquisto e ricezione di coltelli contraffatti, di introduzione sul territorio italiano di prodotti con marchi contraffatti, di introduzione di baionette senza la prescritta licenza rilasciata dalla Questura, e di importazione di prodotti con falsa indicazione circa il paese di origine. L'imputato è stato condannato a due anni e nove mesi di prigione e a pagare 3.500 € di multa.
Inoltre il Giudice lo ha condannato a risarcire Extrema Ratio per il danno patito, oltre alle spese di costituzione per il primo grado di giudizio.
Extrema Ratio ha accolto con soddisfazione questa sentenza, che segna un passo avanti nella lotta alle armi contraffatte, una piaga che causa grosse perdite alla società. Questa sentenza rafforza la determinazione della società a lottare contro la contraffazionne e la distribuzione illegale di prodotti falsi che riportano il suo marchio.