Philip Booth è un coltellinaio attivo a Ithaca, nello stato del Michigan, dove costruisce coltelli e “cose strane”, come dichiara nella sua pagina Facebook. I coltelli di Philip sono in effetti molto particolari, caratterizzati da un design piuttosto tozzo ma decisamente originali. Tra i vari riconoscimenti ricevuti da Phil, va menzionato il premio per il coltello più innovativo vinto al Blade Show di Atlanta nel 2016. Per il suo progetto targato CRKT ha sostanzialmente rivisto il design del suo modello custom “Beaver Cleaver” con lama a mannaia, adattandolo alla produzione industriale, ma mantenendone intatto il fascino e la funzionalità. La prima cosa che si nota con il coltello ancora chiuso, è l’inserto in acciaio inox in 2Cr13 che attraversa diagonalmente le guancette, e che movimenta efficacemente l’estetica altrimenti assai spartana. Il nome del coltello riflette il carattere eccentrico del suo designer: in inglese il “ripsnorter” è infatti una persona che ha un qualcosa di speciale.
Dettagli del CRKT Ripsnort D2
Il Ripsnort si apre grazie a un flipper laterale dal facile azionamento e la lama viene bloccata in apertura da un robusto “liner lock” con flangia spessa ben 2,25 millimetri. Una volta che la lama è aperta e bloccata in apertura, il flipper funge da robusta guardia che protegge il dito indice e gli impedisce di scivolare verso la lama.
L’impugnatura del Ripsnort è molto solida, costruita da una coppia di piastrine in acciaio inox spesse 2,25 coperte da due guancette in poliossimetilene (POM) polimero cristallino estremamente resistente. L’inserto in acciaio inox presente su entrambe le guancette non ha alcuna funzione pratica, ma è bello da vedere e illumina un po’ le guancette, altrimenti un po’ tristi. La coda dell’impugnatura a forma di cuspide offre spazio per il foro passa-lacciolo, eseguito con grande pulizia.
Il profilo dell’impugnatura appare ben studiato, con un dorso liscio e quasi diritto a cui corrisponde una parte inferiore che si assottiglia verso la coda, e che favorisce la presa delle dita. Sicuramente si tratta di un’impugnatura adatta a chi ha mani di taglia media e grande. Sul lato destro del coltello troviamo una piccola clip in acciaio inox che consente il porto con la punta verso il basso (tip-down) amovibile ma non riposizionabile. Nella parte interna delle piastrine in acciaio sono ricavate delle fresature di alleggerimento.
Il Ripsnort è disponibile con la lama in acciaio inox 8Cr13MoV, molto usato nei coltelli di produzione cinese e di qualità non proprio esaltante, e nel più performante D2, come nel modello da noi provato. La differenza di prezzo tra le due versioni è di una decina di euro in più, quindi pur non avendo nulla di personale contro l’acciaio 8Cr13MoV, io vi consiglio di considerare il D2 come scelta principale.
Il profilo della lama, che misura 83 mm di lunghezza per 3 di spessore è a mannaia (in inglese cleaver) ma noi italiani preferiamo chiamarla mozzetta. Non ha una vera e propria punta ma offre una capacità di taglio notevole: lo spigolo anteriore della lama può essere usato per tagli di precisione come se fosse un cutter, mentre il pieno del filo, leggermente convesso, taglia molto bene, grazie anche a un’eccellente affilatura di fabbrica. La finitura della lama è satinata e il filo è liscio; non sono previste altre opzioni, almeno per il momento.
Il CRKT Ripsnort non è leggerissimo: pesa 165 grammi che per un coltello lungo complessivamente 197 millimetri non sono pochi, ma neanche troppi. Quello che è certo è che aprendolo e tenendolo tra le dita comunica una grande sensazione di solidità. Parliamo di prezzi: il modello con lama in acciaio 8Cr13MoV costa 74,99 dollari (circa 69 euro) mentre quello con lama in D2 costa 84,99 dollari pari a 78 euro; come dicevo prima la differenza non è molta. Il Ripsnort è un coltello interessante per chi cerca uno strumento adatto a lavori di taglio anche di un certo impegno, di dimensioni compatte ma con un pizzico di robustezza in più.