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L'idea di integrare un coltello da caccia con una sorgente di luce non è nuovissima, ma soltanto in tempi recenti, grazie alla miniaturizzazione delle batterie e alla tecnologia LED, incomincia a essere praticabile. Con il suo coltello SOG BladeLight, l'azienda americana SOG Knives risolve il problema.
Certo, non mancano sul mercato alcuni coltelli chiudibili dotati di una torcetta a singolo LED, ma si tratta di fonti luminose buone per trovare la serratura dell'auto o poco più.
Quello che mancava finora era uno strumento combinato con una intensità del fascio luminoso di potenza sufficiente ad affrontare compiti di un certo impegno, e con una autonomia ragionevole.
SOG è riuscita in questo intento presentando il coltello da caccia BladeLight a lama fissa costruito sulla base di un brevetto dell'azienda americana che prevede sei led montati nella guardia del coltello (tre per lato) alimentati da una pila o batteria AA da 1,5 Volt contenuta all'interno dell'impugnatura.
Quando il coltello si trova all'interno del fodero è comunque utilizzabile come torcia grazie a una serie di finestrelle che non interferiscono con la traiettoria del fascio luminoso. L'accensione della corona di LED avviene premendo un pulsante posto sul pomo del coltello, come se si trattasse di una comune torcia tattica.
Il concetto è semplice: illuminare l'area di lavoro, sia essa una fune da recidere o una preda da macellare. All'occorrenza intensità luminosa e autonomia sono sufficienti a farci cercare il sentiero per tornare a casa oppure per lanciare segnali luminoso di soccorso con una certa efficacia.
I sei LED del SOG BladeLight producono un fascio luminoso di 30 lumen con una autonomia di 175 minuti, prestazioni di tutto rispetto, e paragonabili a quelle di una torcia tascabile per impiego generico.
Il modello SOG BladeLight è la base per alcune variazioni sul tema, accomunate dall'impugnatura e dalla presenza dei LED, ma differenti per lunghezza della lama e potenza del fascio luminoso.
Le lame del SOG BladeLight Tactical e del Camp misurano 4,5 pollici di lunghezza, pari a 114 mm per uno spessore di 3,8 millimetri e si distinguono essenzialmente per la finitura nera opaca del primo contrapposta a quella inox satinata del secondo. Finitura inox che ritroviamo anche sulla lama del modello da caccia SOG BladeLight Hunt che misura 3,8 pollici (96 mm). Esistono anche due modelli dedicati ai pescatori, con lama per sfilettare lunga 6 e 7,5 pollici.
La lama è in acciaio inox 8Cr13Mov temprato a una durezza di 56-58 HRC, con un profilo “drop point” e filo concavo. Si tratta di un tipo di affilatura molto efficace, ma problematica da ravvivare sul campo con attrezzatura di fortuna. Non è un caso infatti che il modello da caccia abbia un filo di tipo diritto, molto più semplice da ripristinare anche con una bacchetta diamantata.
L'impugnatura svolge anche la funzione di alloggiamento per la batteria: è realizzata in plastica rigida nera con inserti in termogomma, che accresce la già buona grippabilità del coltello.
In corrispondenza del pomo troviamo anche un anello per il correggiolo piccolo, poco sporgente ma comunque efficace. L'impugnatura è certificata IPX7 il ché significa che la sua impermeabilità è garantita per un'immersione in acqua alla profondità di un metro per trenta minuti.
Il fodero del SOG BladLight è in Kydex stampato, con numerose feritoie di ventilazione che facilitano l'evaporazione dell'umidità. Una di queste permette di usare il coltello infoderato come gancio tagliacavi. In prossimità della sua imboccatura troviamo un piccolo affilatore, utile per ravvivare il filo del coltello sul campo.
Sicuramente si tratta di un oggetto interessante, da prendere in considerazione in ambito survival come supporto a una torcia più potente o duratura. I più scettici infatti potranno obiettare che portando con sé solo il coltello, in caso lo si perda, perderemmo anche la torcia. Sarà interessante osservare lo sviluppo di questo genere di utensili ibridi, che grazie alla ricaduta tecnologica di altri settori, conosceranno certamente un impulso nei prossimi anni.
Allora vedremo se si tratta semplicemente di effimeri gadgets oppure dei capostipiti di una nuova generazione di utensili multifunzione.