Civivi è un marchio cinese che vi abbiamo presentato già diverse volte e che vi presenteremo ancora in futuro, dal momento che sembra in grado di sfornare a ciclo continuo prodotti interessanti, ben costruiti e soprattutto dal prezzo onesto. Come molte aziende produttrici di coltelli ha un catalogo in costante aggiornamento, e questa volta abbiamo deciso di presentarvi due modelli diversi nell’ambito dello stesso articolo. I coltelli si chiamano rispettivamente Qubit e Altus e appartengono alla categoria degli EDC, o Every Day Carry: ovvero si tratta di strumenti destinanti al porto quotidiano (ovviamente laddove questo sia consentito) per affrontare i piccoli impegni della vita di ogni giorno. Non su tratta quindi di strumenti da sopravvivenza o per impieghi “tattici”, ma tranquilli coltelli con cui aprire un pacchetto, tagliare uno spago o affettare un salamino. I due coltelli sono accomunati dal sistema di chiusura a pulsante, chiamato button lock, che ora caratterizza molti modelli di Civivi e che pare sia stato molto apprezzato dagli appassionati.
Civivi Qubit, essenziale e un po’ snob
Il Civivi Qubit è un chiudibile progettato all’interno dell’azienda e che deriva dal modello Elementum che vi abbiamo già presentato circa tre anni fa. La prima cosa che si nota osservando il coltello ancora chiuso è la superficie delle guancette in alluminio completamente liscia. In un periodo in cui le aziende si sfidano a colpi di texture tridimensionali e zigrinature di ogni tipo, questo modello va decisamente controcorrente, offrendo alle dita dell’utente una coppia di guancette lisce come la seta e molto piacevoli al tatto. Il modello che vi presentiamo è quello con lama di damasco brunito, e il colore delle guancette verde molto piacevole.
Le versioni con lama in acciaio 14C28N sono invece disponibili con guancette di colore nero, arancio, azzurro e rosa. La struttura dell’impugnatura è aperta, priva quindi di dorsalino, e facilita la rimozione di eventuale sporcizia che vi si dovesse accumulare. Permette inoltre di osservare il semplice ma funzionale sistema di blocco della lama a pulsante, che permette di aprire il coltello con un semplice colpo di polso e di richiuderlo altrettanto facilmente. Per chi preferisce il modo più tradizionale di aprire la lama, un piolo su entrambi i lati del tallone assiste l’operazione offrendo un punto di appoggio al pollice. Sul lato destro dell’impugnatura troviamo una clip molto semplice, in acciaio inox con trattamento superficiale nero semiopaco. La clip consente il porto del coltello in posizione “tip up” (punta in alto) e può essere smontata o spostata sul lato opposto allentando due viti Torx. Sul lato libero dell’impugnatura è prevista una fresatura per accogliere la testa della clip. Come di consueto il perno di rotazione della lama ha la testa decorata con la lettera C di Civivi, un piccolo tocco di ricercatezza che non guasta.
La lama del Qubit ha un profilo drop point e sul modello fotografato è in damasco. In corrispondenza del tallone troviamo una inconsueta asola fresata, che a coltello aperto va in battuta su un distanziale interno e che secondo i suggerimenti dell’azienda può essere usato come levatappi. In effetti l’idea è buona e funziona, quindi prendiamola come un “plus”.
Per il resto la lama è lavorata come nella tradizione Civivi, quindi molto bene, con una molatura piana che la rende molto pulita nelle linee e piacevole nell’aspetto. L’affilatura di fabbrica è molto buona (cosa ormai non più scontata) e i due pin per l’apertura spariscono quasi alla vista grazie alle dimensioni ridotte. La lunghezza della lama è di 75,7 mm per uno spessore di 2,3 millimetri, per cui non spettatevi di poterci fare lavori di potenza che sarebbero incoerenti. Come di consueto per i prodotti Civivi, la lama ruota su un cuscinetto a sfera ceramico che conferisce una grande fluidità all’apertura. Il peso del Civivi Qubit è di 80 grammi compresa la clip, con uno spessore dell’impugnatura di 11,3 millimetri, il che lo rende piacevole da portare in modo continuato. Parliamo ora di prezzo: la versione con lama in acciaio costa circa 75 euro mentre quella con lama di damasco costa circa 85 euro. Sicuramente si tratta di un prezzo conveniente, soprattutto per il secondo, che a questo punto vi consigliamo. Il damasco brunito della lama è davvero bello, e per una decina di euro in più sarebbe un peccato rinunciare al suo tocco di eleganza.
Civivi Altus: spartano con brio
Passiamo ora al modello Altus, anche in questo caso nella versione con guancette in alluminio. Prendendolo in mano subito dopo aver riposto il Qubit, l’impressione è che sia avvertibilmente più pesante e spesso. In effetti è così e lo vedremo poco più avanti. Diciamo subito che l’Altus condivide il sistema di apertura/blocco con pulsante e pin ambidestro che consente di scegliere in che modo aprire la lama. Quest’ultima è misura 75,5 mm di lunghezza, è costruita in acciaio Nitro V5, temprata alla durezza di 59-61 HRC e dotata di un’affilatura liscia e una molatura molto alta. Ma torniamo per un momento all’impugnatura: anche in questo caso è in alluminio anodizzato senza alcun tipo di zigrinatura, ma rispetto a quella del Qubit è più tridimensionale, con uno sguscio che lascia molto spazio alle dita per raggiungere il pin di apertura, e i bordi di tutta la guancetta rastremati. L’immancabile clip per il porto con la punta verso l’alto è fissata sul lato destro e può essere facilmente spostata sull’altro, dove questa volta troviamo solo due fori, senza alcuna fresatura di invito. Il Civivi Altus è comunque disponibile con diverse varianti di impugnatura: oltre che in alluminio liscio (di colore azzurro o verde) può avere le guancette in G10 o Micarta dalla superficie finemente zigrinata oppure in legno di Bubinga. Lo spessore dell’impugnatura, clip esclusa, è di 13 millimetri, per una lunghezza dell’impugnatura di 105,3 millimetri. Il peso è di 96 grammi, 16 in più rispetto al modello precedente.
La lama in acciaio Nitro V5 è eseguita decisamente bene e offre all’utilizzatore un’affilatura di serie eccellente. La finitura definita “black stonewashed” è in realtà più simile a una fosfatazione, con una superficie completamente nera e opaca. Dal punto di vista tecnico l’Altus condivide il sistema di doppia apertura e sul suo funzionamento valgono le stesse considerazioni del modello precedente, con il valore aggiunto dato dalla fresatura delle guancette che rende forse un po’ più facile usare il vecchio e affidabile piolo. Parlando di prezzi, l’Altus nella versione che vi presentiamo costa circa 80 euro, e approfittando delle ricorrenti promozioni del produttore e di altri siti di vendita online non è difficile trovarlo per una decina di euro in meno. Anche in questo caso la differenza con il modello precedente è minima. Esiste anche una versione con lama in damasco dell’Altus, che costa circa 100 euro, per cui la possibilità di scelta tra materiali delle guancette e finiture della lama è interessante.
Qual è il migliore? Dipende dai gusti: sicuramente il Qubit ha delle linee più classiche, e soprattutto in versione con lama in damasco ha un carattere più aristocratico. L’Altus è invece un po’ più adatto a un impiego indoor/outdoor grazie alla finitura della lama più resistente agli elementi. Ma come sempre è tutta una questione di gusti personali.
Per saperne di più visitate il sito di Civivi.
Civivi Qubit e Altus: scheda tecnica e prezzi
Produttore: | Civivi | Civivi |
Modello: | Qubit | Altus |
Tipo: | chiudibile EDC | chiudibile EDC |
Design: | Civivi | Civivi |
Lama: | in damasco, durezza 58-60HRC | Nitro V5 |
Chiusura: | Button lock | Button lock |
Lunghezza lama: | 75,7 mm | 75,5 mm |
Lunghezza totale: | 183 mm | 181 mm |
Molatura: | liscia | liscia |
Finitura: | brunita | black stonewashed |
Impugnatura: | alluminio | alluminio |
Peso: | 80 grammi | 95 grammi |
Prezzo: | 85 - 80 euro circa | 85 - 80 euro circa |