La pronuncia è simile a bewarned, stai attento. E sicuramente sta sull’avviso chi ha un coltello così. Dove è possibile portare un coltello, come accade in molti Paesi, questo Be-Wharned appartiene al ristretto gruppo di oggetti che un competente dovrebbe prendere in considerazione. Non è un caso che sia stato disegnato da Mike Janich, progettista di armi bianche e, soprattutto, competente istruttore per quanto riguarda il loro uso. Al punto che in ufficio è quasi impossibile trovarlo. Quasi ogni mail che gli è inviata riceve di ritorno una risposta automatica del tipo: “Non ci sono per altri tre giorni perché sono nel tal posto dove sto tenendo un corso, ma vi risponderò non appena possibile”.
Il coltello, purtroppo, non ha posto in molte legislazioni europee, se non in termini così vaghi da essere soggetti ogni volta all’interpretazione del funzionario di turno. Poiché il funzionario è pagato dal contribuente, ma solo pro quota anche da chi sia stato sorpreso con il coltello, però i fastidi occorre subirli totalmente in proprio, meglio tenersi sul lato più tranquillo della via ed evitare di avere un coltello con sé. Questo non impedisce, ovviamente, né di averlo dove il porto sia tacitamente ammesso ‒ a caccia, per esempio, o andando a funghi; presumibilmente anche in campeggio ‒ né di averlo a casa. Il coltello non è soggetto a dichiarazione secondo le norme europee, ma comunque il collezionista o l’amatore di coltelli a certe limitazioni fa poco caso. Il coltello sta in un cassetto, da cui è estratto periodicamente per riguardarselo, per verificare che non occorra altro olio sul perno e che sia rimasto affilato, per fantasticare su che cosa si potrebbe fare con quell’oggetto se il porto ne fosse consentito. Cioè nulla, nel caso del collezionista che vuole mantenere intatto l’oggetto delle proprie attenzioni. Nel caso dell’amatore di coltelli, per contro, l’oggetto è periodicamente affilato, riceve la corretta manutenzione e ogni tanto è usato per piccoli lavori che non lo impegnino troppo. Per fare un esempio, l’impiego non esattamente bellicoso per spuntare un sigaro, con la lama del Be-Wharned riesce benissimo.
Tuttavia non è quello lo scopo del progetto. Che nasce da ben precise considerazioni. Incominciamo dalla lama, che è una Wharncliffe modificata. Un disegno che sotto la matita di Mike si è trasformato in un potente oggetto per difesa personale, grazie a due varianti. La prima è la punta ottenuta tagliando il dorso della lama in modo che formi un angolo di 30 gradi con il filo, generando così una punta acuminata. L’altro è il disassamento della lama rispetto all’impugnatura, con il risultato di portare la punta pressoché in asse con il coltello visto nel suo insieme. Un coltello così, con la punta in asse, si può impiegare efficacemente per stoccate, mentre l’inclinazione tra lama e manico consente di portare fendenti bassi al pari di una Navaja andalusa. Inoltre, anche la presa di sottomano consente di rendersi pericolosi con un aggressore. Il manico è sagomato per consentire non solo vari tipi di presa, ma anche per facilitare l’azione di taglio e consentire una buona ritenzione del coltello. La realizzazione del manico vede due liners in acciaio 420J temprato annegati nelle guancette di G10. Il blocco della lama in apertura è realizzato con il sistema liner lock, con un liner piuttosto robusto. Il dorso è completamente aperto.
Con il coltello non si combatte, salvo circostanze molto improbabili. Ma se fosse possibile portare questo, ci si sentirebbe abbastanza tranquilli
Scheda Tecnica
Costruttore | Blackhawk!, USA |
Modello | Be-Warned |
Tipo | Tactical Folder |
Design | Mike Janich |
Materiale della lama | AUS 8A |
Materiale dei liners | 420J |
Materiale del manico | G10 |
Lunghezza lama | 85 mm |
Lunghezza chiuso | 112 mm |
Lunghezza aperto | 200 mm |
Peso | 121 g |