Durante una visita all’armeria Gun Store Bunker di Milano ci siamo imbattuti in una pistola dalla linea davvero originale, con una storia interessante che vi vogliamo raccontare. La protagonista del nostro racconto si chiama Model 287 PPL ed è una pistola in calibro 9 Corto, o .380 Auto, come direbbero in America che ebbe una vita breve.
Costruita dalla Sterling Arms Corporation di Lockport, nello stato di New York, dal 1968 al 1971, la 287 PPL è una pistola semiautomatica in calibro 9 Corto dall’aspetto decisamente spiazzante. Ma facciamo un passo indietro: la Sterling Arms aprì i battenti verso la fine degli anni Sessanta nella costa est degli USA, iniziando a produrre pistole da tiro economiche in calibro .22 Long Rifle come la modello 285, chiaramente ispirata al progetto High Standard, che all’epoca andava per la maggiore. Le sorti della Sterling Arms Corporation, tuttavia, non andarono come previsto; in pochi anni l’azienda entrò in crisi e nel 1972 fu acquisita dalla E & R Machine company che la mantenne in vita come azienda sussidiaria fino al 1983, data della messa in liquidazione definitiva. Va precisato che la Sterling di cui stiamo parlando non ha nulla a che vedere con la britannica Sterling Engineering Company Ltd, produttrice del celebre mitra L2A3.
In effetti a prima vista la Sterling PPL potrebbe sembrare una High Standard alla quale sia stata tagliata la canna e un pezzo di impugnatura. La canna ovviamente c’è, ma è lunga soltanto un pollice (2,54 cm) e questo la rende un’arma molto originale. Persino il microscopico revolver tascabile North American Arms NAA 22S in calibro .22 Short ha la canna più lunga: 1,125 pollici pari a 2,85 cm, mentre sul fronte delle semiautomatiche la lillipuziana pistola Kolibri in calibro 2,7 mm aveva la canna lunga 1,3 pollici pari a 3,2 centimetri. Il primato della PPL pare quindi inattaccabile, escludendo ovviamente le riproduzioni in miniatura. Sicuramente una canna così corta ha delle conseguenze negative sulla precisione e sulla stabilità del proiettile. Noi non ci abbiamo sparato, ma chi l’ha fatto segnala fenomeni di tumbling, ovvero di ribaltamento del proiettile sul bersaglio, il che potrebbe non essere un così grosso difetto, vista la destinazione d’uso della pistola.
La Sterling PP sotto la lente
La Sterling PPL è una pistola semiautomatica con chiusura labile e cane esterno, con scatto in sola singola azione. Fusto e carrello sono in acciaio con finitura brunita, le guancette sono in plastica nera. Gli organi di mira sono costituiti da una tacca e da un mirino ricavati di pezzo sul carrello e sul fusto, quindi non esiste la possibilità (e la necessità) di regolarli. Vista la destinazione d’uso dell’arma, ovvero la difesa personale a breve distanza, sono forse fin troppo grandi. Il cane esterno ha una piccola cresta zigrinata piuttosto sfuggente, mentre la sicura è decisamente inconsueta: si tratta di un traversino situato sul fusto appena sopra il ponticello del grilletto, e per disinserirla va premuta a fondo. La canna lunga un pollice (2,54 mm) è fissa ed è completamente avvolta dal materiale del fusto. Durante lo smontaggio da campo dell’arma non è possibile estrarla dal suo alloggiamento.
In conclusione
La Sterling 287 PPL è sicuramente un’arma rustica e priva di fronzoli, ma offre qualche finezza; noterete che a parte il pulsante della sicura, situata in una posizione inconsueta, non ci sono altri rilievi su entrambi i lati della pistola. Non ci sono leve, non c’è un comando per l’hold open e lo sgancio del caricatore è costituito da un ricciolo caricato a molla alla base dell'impugnatura, dall’aria molto europea. Troviamo invece un enigmatico foro sul lato sinistro del carrello, subito davanti alle fresature di presa. La funzione di questo foro è ingegnosa: arretrando parzialmente il carrello e inserendovi un perno si intercetta la molla di recupero, permettendo quindi di separare il carrello stesso dal fusto per procedere allo smontaggio di campagna. Il caricatore è monofilare e ha una capacità di otto cartucce calibro 9 Corto. Il peso della pistola è di 360 grammi, per una lunghezza totale di 137 millimetri. Per fare un confronto puramente dimensionale, una Walther PP in 9 Corto misura 155 mm di lunghezza e ha un caricatore con capacità di sei cartucce, mentre il peso è di circa 650 grammi. Analizzando solo i dati tecnici quindi la Sterling 287 PPL si poneva in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza in termini di occultabilità e autonomia di sparo, anche se questa probabilmente veniva vanificata dalla scarsa precisione. In ogni caso è una interessante testimonianza di un periodo in cui la sperimentazione e la voglia di percorrere strade nuove, soprattutto negli USA era frenetica. Certamente oggi la Sterling Modello 287 PPL può essere solo un pezzo da collezione per amanti delle pistole strane. Ringraziamo l’armeria Gun Store Bunker di Milano per avercela messa a disposizione.
Scheda tecnica
Produttore | Sterling Arms Corporation - USA (dal 1968 al 1971) |
Modello | 287 PPL |
Tipologia | pistola semiautomatica |
Calibro | 9 corto |
Capacità caricatore | 8 colpi |
Funzionamento | chiusura labile |
Azione | singola |
Mire | fisse |
Lunghezza canna | 2,54 mm |
Peso | 360 grammi |
Lunghezza | 137 millimetri |