Pedersoli Boutet 1er Empire Commemorativa. La prova della pistola a pietra "neoclassica" per tiro e collezione. 

Le cosiddette armi ad avancarica “neoclassiche” sono più che semplici copie delle armi dei ranger e dei trapper, dei soldati della guerra civile americana o di quelli del Commonwealth britannico a metà del XIX secolo, ma riproducono armi realizzate da finissimi artigiani e destinati a una clientela estremamente raffinata ed esigente. Lo dimostra l'azienda italiana Davide Pedersoli. Circa vent’ anni fa, la Davide Pedersoli iniziò a produrre modelli commemorativi limitati e numerati. Ogni pezzo ha finitura particolarmente ricercate ed è accompagnato da un certificato di autenticità su carta pergamena: l'ultimo modello speciale proposto da Pedersoli porta il nome dell'armaiolo francese Nicolas-Noël Boutet (1761-1833), e con esso una storia altrettanto speciale.

Pedersoli ha prodotto finora tre varianti della sua pistola ad avancarica a pietra focaia ispirata da Boutet:

  • Boutet 1er Empire (1.319 euro)
  • Boutet 1er Empire Commemorative (1.559 euro, come la pistola della nostra prova)
  • Boutet 1er Empire Extra Deluxe (2.330 euro).
La firma sulla canna della replica di Pedersoli è fedelissima all'originale: “Boutet Directeur Artiste” (direttore artistico).

L'unica differenza tra queste varianti è la finitura. Il modello base Boutet 1er Empire ha piastra della batteria con finitura tartarugata e un pomo dell’impugnatura emisferico in ottone. Nei modelli Commemorativo ed Extra Deluxe (quest'ultimo con chiodini d'argento che impreziosiscono l'impugnatura), il pomo reca un’immagine in rilievo con una testa di donna con serpenti al posto dei capelli. Il motivo si riferisce a un antico mito: la Medusa alata era una delle tre terrificanti creature note come Gorgoni, aveva capelli di serpente e poteva trasformare un uomo in pietra con un semplice sguardo. Questa creatura mitologica fu infine decapitata dall'eroe greco Perseo. Per ciascuna replica è disponibile un cofanetto di presentazione con coperchio in vetro.

Sulla culatta è stampato lo stemma di Gardone Val Trompia e la sigla della Davide Pedersoli. L’interno dello scodellino è un po’ ruvido.

Sulla canna brunita con una bella tonalità color ruggine opaca sono impressi lo stemma civico di Gardone Val Trompia, la sigla della Davide Pedersoli e la scritta “Boutet Directeur Artiste”. La calciatura, come quella di una pistola Kentucky, si piega a formare un'impugnatura fortemente arcuata. Le pistole da viaggio napoleoniche avevano un design simile, tipico dell’epoca. L'impugnatura della Pedersoli Boutet è in noce lucidato e nella sua parte inferiore si trovava una bacchetta di legno con un manico di corno e una filettatura di ottone all'altra estremità. La canna è tenuta in posizione da due spine, che sono prigioniere e non possono quindi andare perse.

La canna è brunita all'esterno e lucidata a specchio all'interno, senza segni di utensili. Il diametro interno è di 11,9 mm senza rigature: questa canna infatti è liscia, come spesso accadeva nelle pistole da viaggio dell’epoca. La canna presenta l'ormai comune foro del focone rettificato che consente una più rapida e affidabile partenza del colpo. Sopra alla volata, leggermente incassata, si trova un mirino che può essere spostato lateralmente grazie all'attacco a coda di rondine. La tacca di mira è invece fissa, poiché è saldamente avvitata (dall’interno) proprio dove inizia la codetta della bascula. La batteria a pietra focaia, esteticamente perfetta, reca la dicitura “Manuf / a Versailles” su due righe. Tutte le parti in reciproco contatto sono lucidate per ridurre l'attrito, con uno scodellino largo e piatto (la cui superficie interna potrebbe essere lucidata meglio). Tutti ottimi presupposti per un funzionamento veloce e sicuro. L'accoppiamento tra la batteria e la canna è perfetto, quindi non entra fumo quando si spara.

Quando il cane della Boutet di Pedersoli Boutet 1er Empire Commemorative è in posizione di caricamento, il bordo della pietra è a contatto con il coperchio della batteria.
L’interno della batteria a pietra della Pedersoli Boutet. Le parti a contatto tra loro sono lucidate per evitare grattamenti.

Ciò che ci ha colpito alla prima ispezione è stata la molla del coperchio dello scodellino un po' troppo dura. Questo potrebbe portare a un'usura precoce della batteria e mettere a dura prova la durata della pietra focaia che vi si sfrega contro. Il successivo punto dolente: sebbene la batteria provochi una partenza del colpo molto veloce, ogni quatto o cinque colpi non riusciva a farlo al primo tentativo (naturalmente sull’esemplare da noi provato). Inoltre, richiede una pietra focaia molto corta, che non deve essere più lunga di 14 mm. Una pietra più lunga renderebbe difficoltoso il funzionamento. Le pietre tagliate a dimensione zero (12x14 mm) vanno bene. I collaudatori hanno sostituito il rivestimento originale in piombo della pietra con uno in pelle, in modo da facilitare la chiusura delle ganasce del cane. Ma questi sono solo dettagli minori.

In poligono con la Pedersoli Boutet

La volata della Pedersoli Boutet è ben eseguita e leggermente incassata. Il mirino è registrabile in deriva.

Per sparare con un'arma ad avancarica a canna liscia, si procede come segue: si inserisce dalla volata la polvere con un imbuto, si appoggia sulla volata una pezzuola ingrassata, che ha un diametro leggermente (!) più grande del proiettile. Ciò significa che con le armi ad anima liscia ognuno deve trovare l'accoppiamento ottimale tra la pezza (ingrassata) e il proiettile deve incontrare una certa resistenza al caricamento. Se il proiettile viene inserito con un po' più di gioco, è più facile, ma la precisione ne risente. 

Sebbene la pezzuola ingrassata posta tra la polvere e il proiettile sia utilizzata per garantire la precisione, essa impedisce la misurazione della velocità in quanto al momento dello sparo vola attraverso la barriera del cronografo: una serie di test ha dimostrato che questo falsa i valori registrati dallo strumento di misura. I collaudatori hanno quindi omesso di usare la pezzuola per i colpi necessari alla misurazione. Il grilletto con stecher alla francese non ha causato alcun problema durante il test. Quando si spara, tuttavia, la Boutet di Pedersoli deve essere impugnata il più in alto possibile. Se la si impugna troppo in basso, si rischia di sbagliare e indirizzare il tiro verso il basso. I tester hanno effettuato il test di precisione sparando con l'arma appoggiata sul sacchetto di sabbia. La polvere utilizzata è stata la Swiss No. 2 e nello scodellino hanno usato polverino da innesco dello stesso produttore. Nonostante il peso relativamente elevato della pistola, il caricamento di 40 grani ha prodotto un rinculo significativo. In totale, la prova che comprendeva poco più di 60 colpi, ha previsto il consumo di due pietre.

Il pomo con la testa di Medusa, un dettaglio classico della Boutet in edizione commemorativa. Sul pomo è anche riportato il numero progressivo della pistola.

La Pedersoli Boutet e il tiro sportivo

La forma insolitamente angolata dell'impugnatura era di moda intorno al 1800. A quel tempo, la posizione di tiro odierna con il braccio esteso non era comune, e si sparava con il gomito piegato. Quando si spara con una o entrambe le mani, i tiratori sportivi di oggi devono tenere conto del peso molto spostato verso la parte anteriore e del calcio fortemente curvo della pistola. Chiunque lo desideri può utilizzarla per scopi sportivi, anche se non è la prima scelta per questo scopo. La Boutet di Pedersoli può infatti partecipare alle gare ufficiali MLAIC nella categoria Cominazzo che prevede l’impiego di pistole con batteria a pietra e canna ad anima liscia.

Pistola Pedersoli Boutet 1er Empire specifiche tecniche e prezzo

Modello

Pedersoli Boutet 1er Empire Commemorative

Prezzo:

1.559 euro

Calibro:

.45 

Azione:

batteria a pietra

Dimensioni (LxLaxA):

420x47x150 mm

Lunghezza canna:

269 mm

Rigatura:

assente

Raggio di visibilità:

273 mm

Linea di mira:

2,3 mm

Larghezza mirino:

2 mm

Scatto:

Regolabile con stecher

Peso:

1,380 g

La nostra conclusione del test: la Pedersoli Boutet 1er Empire Commemorative

Naturalmente, un'arma neoclassica prodotta in serie può solo avvicinarsi a ciò che uscì dalla bottega di Nicolas-Noël Boutet ben 200 anni fa. Se si volesse riprodurre anche solo la metà della sua qualità, occorrerebbe una produzione manuale al cento per cento e un prezzo che supererebbe di molte volte quello di listino delle repliche di Pedersoli, che va da 1.319 a 2.330 euro. I prodotti del laboratorio di Boutet erano considerati ai loro tempi l'epitome delle armi di lusso. Le sue armi spesso presentavano intarsi d'oro sul metallo accuratamente brunito e sui legni più pregiati, che lasciavano a bocca aperta allora come oggi. È ovvio che l'uso sfarzoso di materiali così nobili, in combinazione con finiture di alto livello e con la più raffinata maestria artigianale, facevano in modo che anche i prezzi fossero esclusivi. Il team Pedersoli si è basato su questo copiando le linee dell'originale e presentando una pistola che si presenta molto bene, con il suo calcio in noce scuro lucidato a olio e la canna brunita in color ruggine. È anche rifinita in modo soddisfacente e colpisce ragionevolmente bene in termini di precisione, con i limiti imposti dalla canna liscia. È piuttosto un oggetto adatto per chi colleziona modelli realizzati in tiratura limitata e per i rievocatori dell'epoca napoleonica che vogliono aggiungere un dettaglio speciale al loro aspetto.


Per saperne di più visitate il sito della Davide Pedersoli.

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