Un ottimo inizio di anno per la casa d'aste bavarese Hermann Historica e per i suoi clienti

Dal 30 gennaio al 3 febbraio si è svolta la prima asta online del 2023 organizzata dalla casa d'aste bavarese Hermann Historica che ha attirato gli offerenti con oltre 3.500 lotti ricchi di storia. Anche questa tornata di vendite è stata un vero successo: il numero sempre crescente di offerenti, l'ampia gamma di lotti e la possibilità di fare offerte su fino a sei portali d'asta diversi hanno contribuito al successo della vendita. In particolare, la piattaforma d'asta interna di Hermann Historica si è dimostrata ancora una volta molto popolare tra gli acquirenti. In tutte e cinque le aree tematiche della casa d'aste si sono svolte offerte costanti e in alcuni casi i lotti sono stati messi all'asta più volte.

Asta “Arti e mestieri”, dalle spade dell’età del bronzo alle leggendarie ceramiche cinesi

Una spada in bronzo appartenente alla cultura di Hallstatt risale al XII o all'XI secolo A.C., venduta all’asta per 8.750 euro.

Lunedì 30 gennaio la vendita è stata dedicata alla sezione "Arti e Mestieri" che presentava dei veri capolavori dell’artigianato attraverso i secoli. Nel primo giorno d'asta sono stati presentati oltre 900 lotti. Uno dei pezzi forti è stata la tanto pubblicizzata spada con lama a foglia, del tipo Hemigkofen (lotto 6122). L'imponente spada in bronzo appartenente alla cultura di Hallstatt risale al XII o all'XI secolo A.C. Questo pezzo ricco di storia è stato messo in vendita a partire da 1.200 €. Ma il nuovo proprietario ha dovuto scavare a fondo nelle sue tasche per potersela aggiudicare: il martello del banditore è calato solo dopo che il prezzo era aumentato di ben sette volte, raggiungendo la cifra di 8.750 euro.

Tra gli oggetti che esulano dal mondo delle armi, ma non dell’alto artigianato, offerti in vendita da Hermann Historica ci sono anche rare ceramiche cinesi come questa.

Ma Hermann Historica non vende solo armi e armature, e anche se questo oggetto esula dai nostri interessi, lo citiamo ugualmente come esempio. Tra i gioielli dell’artigianato asiatico, il lotto 9196 ha scatenato grandi battaglie d'asta: si trattava di una ciotola in ceramica Jun a macchie viola, probabilmente della dinastia Song o Jin settentrionale (XII secolo). Questa rara ciotola in ottime condizioni era stata inizialmente messa in vendita a 500 euro, ma in pochi secondi il prezzo è schizzato a quattro cifre. Il martello del banditore è calato per la cifra di 1.625 euro.

Armi e armature antiche da tutto il mondo

Martedì 31 gennaio sono state battute all'asta armi e armature provenienti da tutto il mondo. Con 326 lotti, questa è stata la giornata d'asta più breve ma non per questo meno riuscita, e anche in questo caso gli acquirenti si sono dati da fare davanti ai loro schermi per aggiudicarsi i pezzi più interessanti.

Il lotto 7015 ha suscitato grande interesse già alla vigilia dell'asta. Un raffinato esempio di sciabola ottomana Shamshir, con elsa e fornimenti del fodero in argento, prodotta durante il regno del sultano Abdulmejid I (1839 - 1861). Questo pezzo ricco di storia e di suggestioni orientali è stato offerto a partire da 4.600 euro. È stato venduto al prezzo finale di 9.750 euro.

Shamshir ottomana con elsa e fornimenti del fodero in argento, prodotta durante il regno del sultano Abdulmejid I (1839 - 1861) venduto a 9.750 euro.

Anche la bellissima scimitarra proveniente dal Tibet (lotto 7099) che vedete nella foto di apertura di questo articolo è stata uno dei pezzi forti dell'asta. Le preziose rifiniture in turchese e lapislazzuli e corallo e gli anelli del fodero (realizzato in un solo pezzo di corno) con elementi riportati a forma di drago hanno fatto sì che questa specialità venisse venduta a cinque volte il suo prezzo originale. Al prezzo di partenza di 800 euro, è stato venduto a 4.000 euro.

Il lotto 7201 era una imponente armatura per picchieri prodotta tra il XVI e XVII secolo, che è stata venduta a 11.500 euro.

Il lotto 7201 era una imponente armatura per picchieri prodotta tra il XVI e XVII secolo, che è stata oggetto di diverse offerte scritte. Il collare è apribile con cerniera, gli spallacci sono a sei fasce di tipo svizzero e il petto è leggermente rigato con un tapul (cresta centrale) debolmente pronunciato. I rivetti sono dorati. Più che quadruplicano il prezzo di partenza di 2.500 €. Il prezzo finale di questa armatura è stato di 11.500 €.

Armi da fuoco attraverso cinque secoli

Pur essendo una “chimera” realizzata assemblando parti di armi diverse, questa pistola a ruota ha spuntato ben 4.250 euro.

Mercoledì 1° febbraio sono stati messi all'asta oltre 600 lotti nell’ambito della vendita “Armi da fuoco attraverso cinque secoli”. Come di consueto, gli offerenti si sono radunati in gran numero davanti alle piattaforme d'asta. Sebbene questa pistola con piastra a ruota con il numero di lotto 8067 fosse "solo" un oggetto da esposizione assemblato con parti di diverse armi antiche, l'interesse è stato grande. A partire da 1.500 euro, la bella arma con una bella calciatura in legno nobilitata da intarsi in osso è stata battuta all'asta per ben 4.250 euro.

Una bella coppia di pistole bavaresi con batterie a pietra focaia risalenti al 1780 circa, vendute a 7.750 euro.

Un altro pezzo forte è stata una coppia di magnifiche pistole bavaresi a pietra focaia risalenti al 1780 circa: per il lotto 8114, costituito da due pistole con cartelle e fornimenti in ferro decorati con ricche raffigurazioni di antichi guerrieri su fondo dorato, era stato stabilito un prezzo di partenza di 5.000 euro. Questa coppia di pezzi da collezione di produzione tedesca è passata di mano per 7.750 euro.

La microscopica pistola semiautomatica Colibrì, in calibro 2,7 millimetri, battuta per 3.000 euro.

Nel corso della stessa giornata, la casa d'aste di Monaco ha messo in vendita, con un prezzo di partenza di 1000 euro un raro esemplare della più piccola pistola semiautomatica mai realizzata, la Kolibri Modello 2 camerata per la lillipuziana cartuccia in calibro 2,7 mm e con una lunghezza complessiva di 7 centimetri. La pistola con caricatore a otto colpi creata dalla fantasia e dall’abilità dell'orologiaio austriaco Pfannl è stata venduta a 3.000 euro.

Ordini, decorazioni e militaria fino al 1918

Una piccola collezione di medaglie europee, con prezzo di partenza di 200 euro ha chiuso l’asta a un prezzo 14 volte superiore (2.875 euro).

Giovedì 2 febbraio sono stati messi all'asta quasi 600 lotti nell’ambito dell’asta "Ordini e Militaria fino al 1918". Fin dall'inizio, le offerte si sono riversate sulle cinque piattaforme. Il lotto 9006, una piccola collezione di medaglie europee, è stato offerto da 200 euro e ha chiuso l’asta un prezzo 14 volte superiore. Questo gruppo di medaglie di Slovacchia, Croazia e Ungheria, tra le altre, è stato alla fine aggiudicato per la cifra di 2.875 euro.

Due sciabole per ufficiali degli Ussari del XVIII secolo sono state il pezzo forte dell'asta. Entrambe sono state aggiudicate con successo. Il lotto 9142 risale al periodo rivoluzionario della fine del XVIII secolo e la sua particolarità è il marchio della lama sul dritto, a forma di fascio littorio con berretto giacobino. Stimata 1.900 euro è stata venduta a 2.875 euro. La seconda sciabola, elegantemente ricurva e con decorazione rococò incisa e parzialmente a rilievo (lotto 9214), è stata messa all’incanto con un prezzo di partenza di 2.600 euro. Questo interessante pezzo da collezione è stato alla fine venduto a un prezzo di 3.250 euro.

Sciabola per ufficiali degli Ussari risalente al periodo rivoluzionario della fine del XVIII secolo, con punzone a forma di fascio littorio con berretto giacobino. Venduta a 2.875 euro.
Sciabola da ufficiale degli Ussari con decorazione rococò incisa e parzialmente a rilievo (lotto 9214), venduta a 3.250 euro.
Uno dei lotti più curiosi: una valigia contenente una piccola collezione di abiti di epoca compresa tra il XVIII e il XX secolo.

Uno dei lotti più curiosi dell’asta è stato il 9303: una piccola collezione di pittoreschi abiti antichi, di epoca compresa tra il XVIII e il XX secolo, contenuti in una vecchia valigia di pelle, per la quale erano richiesti inizialmente 300 euro. Ma l'interesse per gli abiti d’epoca, tra i quali spiccava una giacca da gentiluomo della fine del XVIII secolo in velluto nero ricamato a fiori e due top da donna, era immenso. Alla fine, il miglior offerente ha dovuto investire più di nove volte la cifra iniziale, ovvero 2.750 euro per portarsi a casa questa valigia carica di storia.

Il lotto 9559: una interessantissima collezione di fotografie appartenenti al Capitano Graf Verri della Bosia, e scattate in Cina all’inizio del Novecento.

Per concludere, il lotto 9559 era una strepitosa collezione di fotografie appartenenti al Capitano Graf Verri della Bosia (1865-1911), ufficiale della Schutztruppe (l’esercito coloniale tedesco). Questa parte del vasto patrimonio fotografico appartenente al Capitano Graf Verri della Bosia, è stato messo all'asta con un prezzo di partenza di 1500 euro che è stato presto dimenticato. Le 200 foto montate su cartoncino, principalmente scattate in Cina all’inizio del Ventesimo secolo, provengono direttamente dal patrimonio della famiglia del conte Verri della Bosia, che nel 1901 era comandante di compagnia nel terzo reggimento di fanteria dell'Asia orientale. Questa impressionante collezione di fotografie, che riproducono perlopiù scene di vita quotidiana e ha un eccezionale valore documentaristico, è stata aggiudicata per 6.000 euro.

L’attività di vendita all’asta in presenza e online di Hermann Historica è appena incominciata: per sapere tutte le date e vedere i cataloghi delle aste basta collegarsi al loro sito web.

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