In che direzione va il collezionismo delle armi oggi? Già nelle ultime edizioni si era notata una propensione dei collezionisti di alto livello a spostarsi sulle pistole moderne o comunque del XX secolo. Vale come esempio la pistola polacca VIS Mod. 35 con numero di matricola 12, messa in vendita lo scorso anno con una base d’asta di 5.000 euro, battuta poi per la straordinaria cifra di 58.000 euro. Anche l’asta del 18 maggio 2022 ha confermato questa tendenza. Se pare abbastanza ovvio che pezzi storici, rari e in straordinario stato di conservazione, come lo “schioppo a vento” Gilardoni datato 1800, accompagnato dalla cassa originale e dagli accessori d’epoca, siano stati battuti a cifre importanti (17.000 euro con una base di partenza di 12.000, un incremento buono ma non straordinario) oppure la pistola Salvator Dormus calibro 8mm, offerta a 15.000 euro e venduta a 17.000, non era certo scontato che il prezzo di vendita più alto in assoluto fosse realizzato da una pistola moderna. Stiamo parlando di una SIG P 210-8 Sport di tipo Heavy Frame (carrello pesante) in calibro 9x19, con finitura bicolore Dualtone e valigetta compresa di accessori; questa pistola svizzera datata 1982 è stata battuta per la ragguardevole cifra di 25.000 euro, più del triplo del già importante prezzo di partenza, che era di 8.000 euro.
Altro exploit è stato realizzato dalla pistola Heckler & Kock P7 M13 in calibro 9x19 del 1988 con i marchi della Pakistan Ordnance Factories, l’azienda statale del paese asiatico che produce su licenza numerose versioni di armi civili e da guerra della tedesca H&K. Si tratta probabilmente di un esemplare realizzato per essere sottoposto a test di militari in Pakistan, ed è il solo conosciuto con questi marchi. La pistola è in condizioni pari al nuovo, con la classica confezione H&K che comprende scovolo di pulizia, caricatore di scorta, libretto di istruzioni e rosata di prova. Questa vera e propria rarità è stata battuta al prezzo finale di 25.000 euro, raggiungendo la SIG P 210-8 Sport in vetta alla classifica del prezzo più alto.
E per restare in tema di pistole Heckler & Koch, un esemplare della modello PSP con matricola 093 e marchi di prova del 1978 ha raccolto la bella cifra di 11.000 euro partendo da una base di 3000 euro. La H&K PSP in calibro 9 Luger è la progenitrice della P7 e ne furono prodotti soltanto 239 esemplari. Costituisce quindi un appetitoso pezzo per i collezionisti specializzati in pistole semiautomatiche di produzione tedesca (lotto 2437).
Altra cifra da record, per un’arma rara ma relativamente moderna sono i 21.000 euro che un collezionista ha pagato per portasi a casa il lotto 2422, una semiautomatica Budischowsky Minigun Mod. PP 10 Long-Slide con numero di matricola 10, costruita nel 1994 e in perfetto stato di conservazione. Si tratta di una versione riveduta e corretta della celebre pistola HSP 701 Korriphila, considerata una delle più raffinate semiautomatiche mai concepite. Progettata dal Ceco Edgar Budischowsky negli anni Ottanta del Novecento, questa pistola con ritardo di apertura a rulli fu inizialmente prodotta in Germania con il marchio Korriphila e in quantità molto limitata. Si sa pochissimo della produzione marcata Minigun, ma pare che ne furono costruiti non più di 20 esemplari, alcuni in calibro 10mm e altri (forse solo due) in 9 Luger. Difficile immaginare una pistola moderna più rara di questa!
Bene anche le pistole Borchardt 93 che non mancano mai di cambiare mano per cifre importanti: un esemplare prodotto dalla DWM con numero di matricola 2148, completo di valigetta originale e accessori è stato venduto a 22.000 euro (lotto 2420), mentre un esemplare simile per condizioni e corredo, marcato Loewe è stato venduto per 18.000 euro (lotto 2421).
Le armi antiche continuano comunque a riscuotere interesse. Per la bella somma di 14.000 euro è stata venduta una bella pistola con batteria a ruota prodotta ad Augsburg nel 1580/90 (lotto 2046). La pistola monta una canna a due ordini (ottagonale alla culatta, poi tonda) con anima liscia in calibro 13 mm. Presenta incisioni floreali e una decorazione dorata. Nel libro di Robert Brooker, "Radschloss Sammlung, Landeszeughaus Graz", a pagina 253 c’è la foto di una pistola con marchi identici e intarsi in osso incisi molto simili. Probabilmente è stata modificata durante l'uso con una batteria un po' più vecchia, ma resta comunque un bellissimo esempio di arma rinascimentale austriaca.
Vi invitiamo a sfogliare la fotogallery qui sotto per vedere alcuni dei pezzi più spettacolari tra quelli venduti il 18 maggio, ricordandovi che la prossima asta di “Cinquecento anni di armi da fuoco” si terrà il 22 giugno 2022 e anche in questa occasione saranno messi all’incanto più di 900 lotti. Restate sintonizzati per tutte le nostre indiscrezioni; nel frattempo potete visitare il sito di Hermann Historica per sbirciare tra le prossime offerte.