Caccia alla lepre con doppietta ad avancarica di Davide Pedersoli

Dal lavoro sapiente della Davide Pedersoli nascono pregiatissime repliche d’armi da caccia e da tiro, mentre dalla passione per l’avancarica nasce A.C.C.A (Associazione Cacciatori Cuneensi Avancarica)

Noi siamo stati ospiti degli uni, impugnando il fucile degli altri e ne è nato qualcosa di meraviglioso: una giornata di caccia in battuta alla lepre sulle colline dell’azienda venatoria Tenuta Bonicelli di Ceresole d’Alba, Cuneo.

Caccia ad avancarica alla lepre

La mattina, limpida e fin troppo tiepida per la stagione, ha avuto inizio con il capo caccia che ci ha indicato la posizione delle poste ed in maniera quanto mai precisa ha elencato quelle che di lì a poco sarebbero state le regole da rispettare. 

Noi intanto eravamo in piedi accanto a Bruno, presidente dell’A.C.C.A., che non ha mancato l’occasione per farci capire quanto profonda sia la sua passione e quanto sconfinate siano le sue conoscenze in ambito storico-venatorio, chiamiamole così.

Però, quando si è a caccia si è a caccia e prima o dopo arriva il momento in cui ci si deve per forza distaccare dalla teoria per confrontarsi con la pratica. 

Ecco, dunque, che il gruppo ha iniziato ad asciugare i luminelli sparacchiando qualche capsula qua e là con il fucile rivolto verso terra. Dopodiché, calci ben appoggiati al puntale dello scarpone, è stata la volta della polvere, del borraggio e, infine, dei pallini. 

Quindi, abbiamo preso posto e palpitato fino a quando non è stato udito il tanto atteso suono di corno che indicava l’avvio della battuta. 

Da quel momento è stato un susseguirsi di canizze più o meno nervose, accompagnate da qualche sparo qua e là. Di certo l’ampiezza della riserva non ha favorito tutti i cacciatori che però potranno tornare presto a cacciare le lepri che, quel giorno, per astuzia o fortuna, trovarono rifugio.

L'arma, gli accessori e il caricamento

Cacciatore con doppietta Pedersoli
L'elegante profilo della doppietta ad avancarica cal.12 di Pedersoli.

Tutti i partecipanti erano equipaggiati con la doppietta classica di casa Pedersoli. 

Un fucile a due canne lisce che riproduce fedelmente quello che è stato uno dei modelli inglesi alla metà ‘800 e che oggigiorno accompagna il cacciatore romantico che vuole mettere al primo posto la tradizione. 

Disponibile in calibro 20 e 12, standard o deluxe, la nostra era camerata nel calibro maggiore, bigrillo, con canne da 72,5 cm leggermente strozzate e cromate internamente, per un peso complessivo di 3.2 kg ed una lunghezza totale di 1 metro e 125 mm.

La Davide Pedersoli ci aveva fornito anche gli accessori necessari al caricamento che, al contrario di quanto si sia portati a pensare, non è né difficile né lento. 

Lo stesso, però, dev’essere meticoloso e scrupoloso. Noi, per favorire il lavoro di campo disponevamo di provette in plastica che contenevano già le dosi di polvere e di pallini, per cui non ci restava che versare prima una, pressare la borretta aiutandoci con la bacchetta alloggiata sotto le canne e, quindi, far scendere i 34 grammi di pallini. Il tempo richiesto per l’operazione non ha mai compromesso l’attività di caccia, ma è sempre stato d’aiuto per farci apprezzare di più la nostra passione e sentirla quanto mai vera.

ModelloCalibroLunghezza cannaLunghezza totalePesoStrozzatura
Doppietta
Doppietta
12
20
725mm
700mm
1125mm
1100 mm
3,200 Kg 
3,400 Kg
Cyl / mod 
Cyl / mod

Doppietta Pedersoli al tiro

Ci era stato chiesto di cacciare un selvatico veloce e difficile come la lepre con un fucile che ancora non conoscevamo bene e quindi eravamo più che convinti che avremmo fatto brutta figura. Eppure, una volta imbracciata la doppietta e messo in scena alcune simulazioni di tiro, l’intesa immediata con quest’arma ci ha fatto capire che forse non sarebbe andata così male. 

Doppietta Pedersoli allo sparo
La nuvola di fumo data dalla combustione della polvere nera al momento dello sparo.

Il fucile, infatti, si presta ottimamente al tiro a selvatici in movimento, siano essi fagiani, starne, quaglie e o lepri, perché è ben bilanciato, veloce nel brandeggio e leggermente anticipato. 

L’intensità del rinculo è circa come quella di un calibro 12 a retrocarica, anche se la tipologia risulta essere diversa. 

La dissimile velocità di combustione della polvere nera, rispetto a quella infume, infatti, fa sì che il contraccolpo sia maggiormente diluito e, quindi, più morbido, permettendo di doppiare il colpo nel caso di bisogno. Al contrario, l’energia espressa dai pallini rimane pressappoco invariata, tant’è che i tiri andati a segno – ed i nostri lo sono sempre stati – risultavano risolutivi nell’immediato con abbattimenti puliti e fulminei.

Vi raccontiamo le nostre ore di caccia con un video di pochi minuti, buona visione.


Per ulteriori informazioni sulla doppietta da caccia Classic visita il sito Davide Pedersoli & C.

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