Per incominciare, occorre che la valigia con la nostra attrezzatura possa viaggiare in cabina durante il volo aereo.
Non è detto che le cose debbano necessariamente andar male, ma la legge di Murphy è ineluttabile e i bagagli smarriti sono sempre quelli con le cose più utili e più costose. Se non è possibile far viaggiare in cabina il fucile (e per qualche arcano motivo i fucili smarriti sono sempre costosi express e mai carabine economiche con calcio in polimero), almeno l’attrezzatura fotografica non è soggetta a restrizioni per il porto e il trasporto.
Quindi cercheremo una borsa che contenga tutto e che trovi posto nella cappelliera dell’aereo. E già che ci siamo ne cercheremo una che non tema un acquazzone, visto che per la solita legge di Murphy esso ci colpirà mentre andiamo a prendere il bus che ci trasporterà al terminal o, peggio, durante il percorso a piedi tra velivolo e terminal in certi aeroporti africani o asiatici. Infine, dobbiamo ricordarci che quella stessa borsa sarà caricata con modi spicci su un fuoristrada e che quel fuoristrada percorrerà piste di laterite, sollevando polvere e sobbalzando finché non abbandonerà la pista inasprendo i sobbalzi.
Per il trasporto dell’attrezzatura fotografica mi sono rivolto a una valigia Peli, per l’esattezza alla Storm IM2500, scelta perché consente l’imbarco in cabina su molte linee aeree ed ha le rotelle.
Se il tragitto da compiere durante uno scalo è abbastanza lungo le rotelle non saranno mai abbastanza apprezzate e se l’aeroporto è affollato la possibilità di sedersi sulla valigia senza rischiare di danneggiarla o di danneggiarne il contenuto manifesta tutta la sua validità. Un solo lungo viaggio verso l’Asia sarà sufficiente a convincervi.
Il costruttore Peli, che ha incorporato l’altrettanto nota ditta Hardigg, è sul mercato da molti anni e gode di eccellente reputazione, ma siccome la fotocamera è la mia e non costa poco ho preferito verificare di persona le caratteristiche esposte sul sito. Non ho avuto bisogno di spostarmi da casa, perché nel cortile di casa mia, durante i forti temporali estivi, si formano delle pozzanghere perfettamente adatte a testare l’impermeabilità mentre il fondo di ghiaia del cortile si presta bene per le prove di caduta. L’interno della valigia ha tre strati di gommapiuma preintagliata; disegnando la sagoma dell’oggetto da contenere ed estraendo le necessarie parti in gommapiuma di generano delle nicchie che tengono ben fermo l’oggetto e per via delle caratteristiche del materiale assorbono molto bene gli urti.
La prova del temporale è stata eseguita con la valigia – che era già stata aperta e richiusa più volte – tenuta sotto l’acqua scrosciante e nella pozzanghera in diverse posizioni, per controllare che non vi fossero infiltrazioni d’acqua da alcuna parte. Non ce n’erano e la prova del temporale è particolarmente dura, come sa chiunque abbia avuto brutte sorprese indossando un orologio impermeabile fino ai 30 metri mentre faceva la doccia.
L’intera valigia non ha componenti che temano l’umidità: i perni cerniera sono in alluminio e gli altri componenti metallici in acciaio inossidabile. Se immersa nell’acqua, la valigia è galleggiante fino a un peso di 28 chili e mantiene le sue caratteristiche a temperature comprese tra -20 e +140 gradi Celsius. Le chiusure sono a pressione e scatto, per cui non possono in alcun modo aprirsi involontariamente.
Dopo aver creato nella gommapiuma le cave per l’alloggiamento di due fotocamere, due impugnature verticali e un flash, è giunto il momento della prova di caduta. Che è stata eseguita avendo nella valigia una sola fotocamera perché l’altra serviva per le foto. Prova superata brillantemente con caduta dall’altezza di quasi un metro come si vede dall’ultima foto, purtroppo non straordinaria perché scattata con il cellulare.
L’unica pecca della Peli Storm IM2500 sta nel peso. Qui non ci sono scorciatoie, anche se l’azienda presenterà a breve una linea di borse più leggere; quando avrò modo di provarne una vi farò sapere. Per ora, una valigia a reale prova di maltrattamenti e con reale salvaguardia del contenuto non è leggera: la Peli Storm IM2500 pesa 5 chili senza gommapiuma e quest’ultima pesa 1200 grammi. Le dimensioni consentono di riporvi un’attrezzatura abbastanza estesa, che magari comprende un notebook, una videocamera e un registratore audio, o un drone equipaggiato; l’interno della valigia è di 52x29x18,3 centimetri. Il peso deve tener conto delle limitazioni imposte da alcune compagnie low-cost ma chi deve salvaguardare in toto i contenuti del proprio bagaglio solitamente viaggerà con compagnie tradizionali. La Peli Storm IM2500 costa 163,20 dollari USA su Amazon, ma Iva dazio e trasporto probabilmente consiglieranno l’acquisto in negozio.
Per ulteriori informazioni visita il sito Peli