Soltanto un paio d’anni fa sarebbe sembrato impossibile, ma le torce tattiche hanno avuto uno sviluppo davvero sorprendente. Nessuno avrebbe potuto immaginare di avere in pugno una potenza di emissione di 1100 lumen. Se poi torniamo un po’ più indietro nel tempo, ma a solo di una decina d’anni, la potenza di 35 lumen, che qui è quella di bassa emissione, sarebbe stata attribuibile ad un fanale da bicicletta alimentato a dinamo. Oggi la consideriamo molto bassa, ma allora ci sarebbe parsa più che sufficiente per andarci in giro di notte. L’interazione tra un Led Cree XM-L2 ed un riflettore adeguatamente calcolato restituisce la distribuzione perfetta della luce, con un forte punto centrale, in grado di abbagliare anche al crepuscolo e non solo di distruggere la visione notturna, ed un cono allargato e omogeneo che evita l’auto-abbagliamento e consente un’adeguata visione periferica. Il fascio luminoso centrale è efficace fino a 100 metri, mentre l’emissione laterale consente una sufficiente visione fino alla distanza di trenta metri.
Quanto alla durata, quella del fascio a maggiore intensità è di un’ora e mezza, mentre a bassa emissione è di un giorno e mezzo, trentasei ore. Possiamo dimenticarci le torce di qualche anno fa, con una potenza di poco più di un decimo rispetto a questa e una durata dell’emissione di soli trenta o quaranta minuti.
In un corpo di alluminio aeronautico, di dimensioni e peso ridotti, oltre alle tre batterie del tipo CR123 è contenuta l’elettronica che consente tre diversi programmi di illuminazione: luce intensa, strobo e luce attenuata da 35 lumen. La manovra è semplice: premendo il pulsante posto alla base del corpo della torcia, nel tappo che lo sigilla, si ottiene la luce forte. Può essere momentanea, premendo il pulsante solo a metà corsa, o continua. In questo caso occorrerà premere nuovamente il pulsante per spegnere la torcia. Agendo rapidamente due volte sul pulsante si attiva l’emissione stroboscopica, mentre la bassa emissione è un po’ più complessa e richiede che si agisca rapidamente su quel pulsante per nove volte consecutive.
Sembra scomodo, ma è molto facile prenderci la mano. Il vetro frontale è…di vetro, trattato in funzione antiriflesso e sufficientemente ammortizzato dalle guarnizioni che consentono l’impermeabilità, tanto che la torcia rimane indenne dopo una caduta da un metro su superficie dura. L’ipotesi che la torcia debba essere usata sotto la pioggia battente, o anche che cada in una pozzanghera, non deve preoccupare in quanto l’impermeabilità è garantita fino alla profondità di un metro. Provando a svitare sia la testa sia il tappo posteriore della torcia appaiono gli O-ring di gomma siliconica che ne sigillano il corpo.
Non sempre la torcia si tiene in mano; a volte occorre appoggiarla su una superficie che quasi mai è perfettamente in piano. Per evitare che rotoli fino a cadere, le alette di raffreddamento della testa hanno tre tratti piani; se poi la superficie fosse abbastanza inclinata entrerebbe in gioco anche la lunga clip che si estende per quasi tutta la parte godronata del corpo.
Benché il costruttore non supporti alcuna soluzione ricaricabile per l’alimentazione, due batterie da 3,7 volt del tipo 17500 al litio ci entrano e funzionano. Ma è una soluzione di sola emergenza, perché la differenza di potenziale fornita è inferiore a quella delle tre batterie previste dal costruttore. L’andamento dell’emissione luminosa è rassicurante: nel corso del primi 7-8 minuti la potenza scende a circa due terzi, fornendo comunque oltre 600 rispettabilissimi lumen che si mantengono invariati fino a circa 50 minuti dall’accensione. A quel punto la potenza cala, ma al novantesimo minuto è ancora al dieci per cento del massimo. Un dieci per cento che fino a non molto tempo fa era la massima emissione di una torcia con lampada alogena.
La torcia si riscalda velocemente nei primi minuti di utilizzo, quindi si stabilizza ad una temperatura sopportabile. Benché sia presenta una lunga clip, per quanto piccola in rapporto alle prestazioni la Pro-Tac HL3 non è precisamente il candidato ideale per il porto nella tasca dei pantaloni, ma il fodero in Cordura, benché non particolarmente degno di nota, ne consente un agevole porto alla cintura. Trattandosi di materiale tendenzialmente destinato all’uso per servizio, il porto alla cintura è addirittura consigliabile. D’altra parte alle dimensioni, con diametro della testa di 4 centimetri (1,6”), va attribuita la possibilità di un riflettore adeguato.
