Per imparare a tirare bene con la pistola, il metodo classico è quello di iniziare con l’aria compressa ed essere seguiti da un istruttore. Quest’ultimo vi guarderà durante il tiro, seguirà i movimenti dell’arma e commenterà il colpo cercando di spiegarvi quali errori avete fatto. Poi, dopo una serie di tiri che serve a determinare se l’errore che fate è sistematico o estemporaneo, nel primo caso e se è bravo davvero vi suggerirà e vi farà anche eseguire degli esercizi specifici per correggere l’errore.
Gli inconvenienti di questo sistema, che peraltro funziona, sono due.
Il primo è che avere necessità di un poligonetto per aria compressa e di una serie di bersagli, oltre che di tempo disponibile proprio negli orari di accesso all’impianto.
Il secondo è che gli istruttori veramente bravi sono pochi e non si occupano di principianti ma di tiratori di interesse nazionale.
Aggiungiamo che tutto ciò si riferisce comunque al tiro accademico, mentre ciò che veramente ci interessa è il tiro per legittima difesa, personale o abitativa: eventualmente potremo pensare al tiro dinamico se proprio una specialità di tiro sportivo dovesse interessarci.
Le due cose da fare per tirare diritto con una pistola sono allineare correttamente le mire e scattare correttamente senza strappi.
La prima parte è illustrata su ogni manuale e da infiniti articoli di riviste con immagini esplicative; appena se ne è vista una si è capito quel che occorre sapere.
A scattare correttamente, invece, si impara con la pratica e con il costante allenamento. Uno scatto corretto non è necessariamente leggero. Certo, uno scatto che non gratti e che sia leggermente autoscattante (roll-over) aiuta, ma la resistenza che esso oppone al dito non è determinante ai fini della corretta partenza del colpo. Altrimenti non si riesce a capire come mai si strappi anche nel tiro di pistola libera, con pesi di scatto che variano mediamente, secondo le preferenze di ciascun tiratore, tra i 70 e i 150 grammi.
Sistema MantisX
Qui servirebbe l’istruttore, che come si è detto non è disponibile. E qui supplisce un utilissimo ed economico accessorio, il MantisX. Pesa pochi grammi e si aggancia alla slitta Picatinny presente su molte pistole.
Ma se quella slitta non c’è, non è un problema, perché il produttore ha numerosi adattatori, che sostituiscono il fondello del caricatore e consentono l’aggancio del MantisX. E se un adattatore specifico non fosse disponibile - non è detto che usiamo proprio una di quelle pistole – ce n’è uno generico che si incolla al fondello del caricatore e funziona egregiamente.
L’adattatore giunge in un blister apribile senza attrezzi, il MantisX ha una confezione addirittura sibaritica, dentro un contenitore Pelican a prova di tutto che contiene anche un cavetto micro USB per la ricarica della batteria interna al Litio, un foglietto di istruzioni e una vite utilizzabile a mano per fissare l’attrezzo alla pistola, rimpiazzando la vite a taglio già installata che per montaggio e smontaggio richiederebbe un cacciavite.
Io ho usato un adattatore universale incollandolo (l’elemento doppio adesivo è fornito) al fondello del caricatore.
Ho utilizzato una Makarov perché è l’arma che porto per difesa, anche se prima o poi la sostituirò con una buona 6,35.
I cannoni non servono se uno tira diritto e la miglior pistola da difesa non è quella più grossa, ma quella che si ha con sé.
I nostri nonni, che usavano per difesa il 6,35, non avevano pelle più sottile o abiti più leggeri rispetto a noi; se anche così fosse stato, a 15 yard (13,6 metri) una 6,35 passa da parte a parte un asse di legno duro spesso cinque centimetri e a maggior ragione può incapacitare seriamente un aggressore.
Semplicemente, quei nonni frequentavano il Tiro a Segno Nazionale (allora si scriveva così, con le maiuscole) e imparavano a sparare.
Ma torniamo alla Makarov, che per la peculiare forma del percussore consente di scattare a vuoto senza problemi e non richiede l’utilizzo di un salvapercussore.
L’adattatore non si scompone anche in caso di esercizi a fuoco e consente l’aggancio del sensore.
L’estrazione del caricatore è un po’ più complessa, ma solitamente lo tengo vuoto e separato dall’arma riempiendolo ed inserendolo solo se esco di casa armato.
Per la difesa abitativa faccio uso di altra soluzione: doppietta con cartuccia caricata a sale grosso in prima canna e a pallini in seconda canna. Funziona e consente una risposta proporzionale: non letale con la prima canna ed efficace con l’altra.
Come funziona il MantisX?
Premesso che il sistema è sempre mantenuto aggiornato - da quando l’ho ricevuto vi sono già stati due aggiornamenti e l’uso per tiro a secco, che era in versione Beta in quanto il sistema era stato progettato per l’uso a fuoco, è ora affidabilissimo - si richiede di installare sullo smartphone l’applicazione, che si scarica dal sito ed esiste in versione sia IOS sia Android, di attivare Bluetooth sullo smartphone, di collegare via Bluetooth smartphone e MantisX e di calibrare il sistema lasciando l’arma ferma su un piano per alcuni secondi.
Si forniscono all’applicazione i dati necessari (se si sta usando il sistema a fuoco o a secco, di che arma si tratta, se il MantisX è attaccato alla slitta o al caricatore e se il tiratore è destrimane o mancino, quindi si avvia il test.
Io l’ho effettuato a secco, in casa, da seduto perché non è detto che un eventuale minaccia si manifesti solo quando sto in piedi e utilizzando come riferimento, in luogo del bersaglio, un bollino nero che ho incollato al vetro della finestra.
Ma qualunque riferimento va bene; ci ho anche provato utilizzando lo spigolo superiore del dorso di un libro.
Semplicemente, siccome sono vecchio e non ci vedo più come a vent’anni, il bollino nero mi fornisce un contrasto migliore.
Il sistema registra i movimenti dell’arma sia in fase di puntamento sia di sparo, quest’ultimo a fuoco o a secco indifferentemente, e tiene conto degli ultimi 300 millisecondi prima dello sgancio del cane o del percussore lanciato.
Conviene effettuare una serie di 10-15 tiri, per minimizzare l’effetto di un errore casuale.
L’applicazione indica se il tiro è buono oppure no, i movimenti dell’arma prima dello sparo, la causa degli errori e i provvedimenti da prendere per evitarli.
Cioè quello che vi direbbe un istruttore, se ci fosse e fosse bravo.
Per controllo, ho eseguito varie serie di colpi, sia in doppia sia in singola azione, scattando quasi a caso e concludendo con una serie meditata che il sistema ha considerato buona.
Il sistema è leggero, utilizzabile ovunque, il sensore applicato sotto il caricatore non intralcia il porto in fondina, e ci si può esercitare, a secco, in qualunque posto dove non si spaventino vedendovi estrarre un’arma.
In aggiunta, il prezzo al pubblico è di soli 149 dollari: se pensate a quanto avreste speso in cartucce, e nei costi accessori di poligono, per raggiungere anche solo una parte dei risultati che qui otterrete, lo strumento si ripaga da sé in brevissimo tempo.
Per ulteriori informazioni visita il sito https://mantisx.com/