Articolo disponibile anche in altre lingue
C'è un buon motivo se il mercato degli accessori aftermarket per armi corte pullula soprattutto di prodotti specifici per le pistole della serie 1911 e 1911-A1.
La centenaria Single-Action progettata da John Moses Browning continua ad essere una delle più apprezzate armi al mondo, con un numero di cloni e di versioni dedicate di tutti i tipi − da quelle difensive a quelle per il tiro IPSC, fino alle calibro .22 per il tiro informale o al poligono − semplicemente troppo grande per essere stimato con precisione, così come troppe per essere contate sono le aziende che le producono.
Le pistole di tipo 1911, in virtù della loro affidabilità e dell'elevato potere d'arresto del "nativo" calibro .45 ACP − senza contare ovviamente la popolarità di tutti i calibri per cui la piattaforma è ormai disponibile! − restano piuttosto apprezzate anche all'interno della comunità degli operatori professionali, militari e di Polizia.
In alcuni paesi − tra cui senza dubbio gli USA − le 1911 sono considerate armi d'Èlite, il cui porto e maneggio in sicurezza sono trattati in appositi corsi di formazione. L'FBI consente il porto e l'uso delle varianti 1911 solo agli operatori SWAT/HRT, e così vanno anche molte altre agenzie federali e molte forze di Polizia locali e statali.
Lo stesso dicasi per le unità militari: solo alcuni professionisti altamente addestrati, dai membri della Delta Force ai Marines delle unità MEU-SOC, continuano ad utilizzare la piattaforma 1911 e 1911-A1.
Tuttavia, per quanto non si possa negare il livello intrinseco di qualità e d'affidabilità di questo grande classico della storia armiera, bisogna ammettere che una pistola di cento anni fa è poco adeguata alle necessità delle operazioni tattiche moderne, che richiedono − tra le altre cose − versatilità, compatibilità con accessoristica specializzata, ergonomia e facilità d'uso in ogni condizione, ad esempio quando si indossino dei guanti o in situazioni in cui sia difficile mantenere una presa salda sull'impugnatura.
Nel corso degli anni, l'industria ha cercato di risolvere questo problema soprattutto mandando in produzione varianti tatticizzate della piattaforma: idea eccellente, ma decisamente dispendiosa − le pistole 1911 "specializzate" sono spesso alquanto costose! − e poco adeguata alle necessità di chi non possa, o non voglia, sostituire la pistola che già ha con un'altra.
In altri casi, si è pensato di realizzare accessori quali impugnature o interfacce Picatinny opzionali; una soluzione spesso più praticabile, ma non sempre riuscitissima a causa del Design decisamente monolitico della piattaforma 1911, che mal si concilia con l'installazione di accessori Aftermarket sotto il fusto qualora non sia già predisposta di fabbrica.
Una soluzione semplice e geniale − un autentico uovo di Colombo! − viene oggi dalla ReCover Tactical, azienda fondata dal progettista armiero israeliano Tamir Porat, già dipendente della Versia Military Design. La ReCover Tactical produce in Israele, e distribuisce tramite la ditta statunitense CAMPCO Inc., con sede a Los Angeles.
Tamir Porat ha deciso di prendere la strada dell'accessorio Aftermarket per la modernizzazione delle pistole semi-automatiche di tipo 1911 e 1911-A1 oggi esistenti, ma in maniera del tutto diversa rispetto a quanto fatto finora.
È così che è nato il sistema ReCover Tactical CC3: un autentico fusto accessorio polimerico rotaiato per pistole 1911 e 1911-A1, semplice e rapido da installare e che non comporta alcun tipo di modifica all'assetto tecnico o costruttivo originale dell'arma.
Il sistema ReCover Tactical CC3 non è infatti un autentico "fusto nuovo" nel vero senso della parola: consiste in due gusci modellati in polimero caricato con fibre di sintesi, ad altissima densità e resistenza agli urti, all'usura, alle sollecitazioni e agli agenti atmosferici − lo stesso polimero di cui sono fatti i fusti di molte pistole semi-automatiche moderne.
Esso non va a sostituire il fusto di fabbrica dell'arma, ma a fargli da complemento. Non interferisce con il funzionamento originale dell'arma e col movimento delle sue componenti − carrello, cane e quant'altro − ed è anzi modellato per consentire l'uso dei comandi originali (sicura manuale e dorsale, pulsante di sgancio del caricatore, Hold-Open e così via). Tuttavia, offre il vantaggio di un'impugnatura più spessa − molti tiratori dalle mani piccole si lamentano della linea "Slim" di quella originale della 1911 − modellata ergonomicamente e con Texture grippanti, nonché di una solida rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" per l'installazione di accessori tattici.
Il montaggio richiede appena tre minuti, e prevede l'uso di una semplice chiave esagonale, o Allen che dir si voglia. Con essa si devono rimuovere le viti che mantengono in posizione le guancette dell'impugnatura − ovviamente ad arma scarica e senza caricatore inserito! − ed una volta rimosse le stesse si possono posizionare i due gusci in modo che "riposino" sui lati del fusto originale dell'arma.
A questo punto, il gioco è fatto: basta riposizionare le viti sull'impugnatura ed assicurare il sistema con altre due viti, una di fronte al ponticello del grilletto ed una sopra la rotaia Picatinny. A questo punto, la vostra "vecchia" 1911 sarà pronta ad ogni sorta d'impiego tattico-operativo moderno.
Il sistema ReCover Tactical CC3 − offerto in versione nera, verde oliva e sabbia − è di dimensioni "universali", ed è utilizzabile senza modifiche su qualsiasi variante 1911/1911-A1, di qualunque calibro, purché con caricatore monofilare e fusto full-size o di tipo "Commander". L'inizio della distribuzione è previsto per gennaio 2014, fino ad allora la disponibilità sarà limitata. Il prezzo è fissato a livelli molto bassi − 49.99US$, ovvero circa 36.28€ − con spedizione gratuita entro gli Stati Uniti. Il sito Internet attraverso il quale è possibile prenotarlo attualmente non accetta ordini internazionali: tuttavia, l'azienda invita caldamente i potenziali acquirenti esteri ad inviare una E-Mail per ulteriori informazioni riguardo alle vendite estere.