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Chiunque abbia mai avuto la (s)fortuna di maneggiare un'arma di derivazione AR-15 prodotta per il mercato interno USA nel periodo in cui era in vigore lo Assault Weapons Ban (1994/2004) saprà bene, per esperienza diretta, come anche le reazioni allo sparo relativamente leggere di un calibro come il .223 Remington / 5.56x45mm possano risultare particolarmente brusche e poco "gradevoli" in mancanza di un dispositivo, fisso o rimovibile, montato alla volata dell'arma che aiuti a mantenerle entro livelli contenuti. Questo genere di dispositivi − che in base ai dettami del summenzionato AWB sono stati vietati sulle armi d'impostazione militare vendute negli USA per dieci anni, e che anche in Italia sono stati sottoposti ad alcune restrizioni (ad esempio l'obbligatorietà dell'affissione permanente con adesivi industriali) − sono comunemente conosciuti col nome di "rompifiamma", ma nella maggioranza dei casi non si limitano soltanto a ridurre significativamente il volume della vampa di bocca: fungono anche da freni di bocca, ovvero ridirezionano i gas in uscita, diminuendo il rinculo percepito e il rilevamento, ovverosia la tendenza dell'arma ad "impennarsi" all'atto dello sparo.
Con la decadenza dell'AWB in America e con la rimozione di molti "paletti" (tra cui appunto le restrizioni relative all'affissione permanente degli stessi, o al divieto di filettatura della volata) dovuta all'abolizione del Catalogo Nazionale delle Armi Comuni da Sparo in Italia, le cose sono molto cambiate. I due fenomeni sono correlati: l'America è il principale mercato per tutti gli accessori relativi alle armi da fuoco d'impostazione moderna, ed è anche il paese dove vengono prodotti per la maggior parte. I rompifiamma, che si montano sulla volata filettata degli AR-15 (come del resto di moltissimi altri modelli d'arma), sono una componente fondamentale per la versatilità della piattaforma: molti modelli pensati per applicazioni squisitamente militari sono prodotti anche per fungere da punto d'aggancio rapido per silenziatori o soppressori di suono, mentre l'ampia varietà di modelli disponibili sui mercati civili consente ai tiratori di esaltare le prestazioni del fucile o della carabina su cui sono installati a seconda dell'uso che se ne intende fare − in particolar modo consentendo un miglior controllo nelle fasi di tiro rapido, fondamentale nel 3-Gun e in altre specialità di tiro competitivo.
Se finora − come la maggior parte degli accessori Made in USA − anche i rompifiamma più ricercati e di migliore qualità per fucili e carabine basati sul progetto del compianto Eugene Stoner si sono contraddistinti per prezzi anche piuttosto elevati, oggi sul mercato italiano si presenta un'eccellente alternativa che offre accessibilità economica ed ottime prestazioni e che ha già conquistato migliaia di tiratori nella madrepatria America. Lo XTC (Xtreme Tactical Compensator), prodotto dalla Rainier Arms LLC. con sede ad Auburn, nello Stato di Washington, è infatti distribuito nel nostro Paese dalla Tactical73 S.r.l. ad un prezzo che non si discosta troppo dai 56,95 US$ a cui è venduto negli Stati Uniti. In Italia, infatti, lo XTC viene venduto a 60,79€ − prezzo onestissimo considerati gli oneri d'importazione degli accessori d'arma dagli USA, e ben distante dai livelli folli a cui si trovano modelli di altre marche. A dirla tutta, potremmo considerarlo un prezzo basso, se ben guardiamo a ciò che lo XTC è e a quel che fa.
Lo XTC è infatti più che un semplice rompifiamma e freno di bocca − è un autentico compensatore, in grado di ridurre i livelli di rinculo e rilevamento, nonché l'intensità della vampa alla volata, a livelli molto inferiori rispetto a quanto non faccia un normale rompifiamma "a gabbia d'uccello" del tipo con cui il grosso dei derivati AR-15 vengono forniti di fabbrica. Caratteristica, questa, che non potrà che essere apprezzata da chi spara spesso al chiuso o da chi, per necessità sportive o tattico-operative, si esercita spesso in sessioni di tiro rapido.
Lo XTC presenta un'ampia camera d'espansione posteriore con due cavità laterali di foggia squadrata, che espleta la funzione di compensazione vera e propria, dissipando immediatamente gran parte dei gas roventi prima ancora che essi possano arrivare alla parte anteriore, la quale presenta quattro rebbi che vanno a costituire un classico intaglio "ad X" all'altezza della volata.
Lo XTC della Rainier Arms è macchinato interamente in acciaio inossidabile al cromo-molibdeno 4140, lo stesso materiale di base di cui sono fatte molte canne di AR-15 e di altre armi semi-automatiche sportive d'impostazione militare − quantomeno quelle più diffuse, realizzate su specifiche commerciali.
Ciò assicura un livello eccezionale di solidità, che è rafforzato − è proprio il caso di dirlo − dai trattamenti termici che conferiscono al materiale un livello di durezza che raggiunge il grado HRC 35 in base alle prove Rockwell, portate avanti usando penetratori in diamante. Le superfici dello XTC sono inoltre rifinite con una brunitura opaca uniforme e molto resistente, su cui spicca il marchio dell'azienda produttrice in bianco.
Al fine di non sacrificare la maneggevolezza dell'arma su cui viene installato, il rompifiamma Rainier Arms XTC è estremamente compatto: a malapena 558mm di lunghezza, poco più di cinque centimetri e mezzo, per 218mm di diametro, meno di tre centimetri. Il peso totale di circa 74 grammi rende la sua presenza alla volata pressoché impercettibile in quanto ad aggiunta di masse alla canna. L'estremità posteriore presenta una filettatura con passo di 1/2x28, che ne assicura l'applicabilità non solo sulla maggior parte dei fucili e delle carabine di derivazione AR-15 oggi presenti sul mercato civile italiano, ma anche su altri tipi d'arma sportiva moderna. Inoltre il Rainier Arms XTC è fornito con una boccola da installarsi in coda, che ne assicura l'allineamento perfetto alla volata in fase di montaggio, in modo da evitare spiacevoli errori che a loro volta possono essere causa d'incidenti quando si preme il grilletto...
La nostra esperienza con l'installazione del Rainier Arms XTC è stata decisamente piacevole: a dirla tutta la fase più difficile del processo d'installazione è stata la rimozione del rompifiamma di fabbrica dell'arma su cui è stato montato: una carabina semi-automatica Norinco CQ/A M4 cal.223 Remington di produzione cinese, di proprietà dell'autore e munita di alcuni accessori Aftermarket, come da fotografie.
L'arma è stata scelta non solo in base a criteri di comodità: volendo effettuare una prova quanto più possibile vicina a quella che potrebbe essere l'esperienza diretta dell'utente finale-tipo nel nostro paese, si è selezionato il tipo di carabina di derivazione M4 che, per disponibilità e costo, è di gran lunga la più diffusa sul mercato civile italiano da qualche anno a questa parte.
Una volta installata la boccola, il rompifiamma Rainier Arms XTC è stato avvitato manualmente, e molto comodamente, alla volata dell'arma. Anche se l'autore ha tentato, per sicurezza, di "stringere" con una chiave inglese, ha potuto rapidamente constatare come ciò non fosse necessario: lo XTC ha raggiunto comodamente la fine della sua corsa ed ha aderito solidamente alla filettatura, senza problemi di sorta: niente disallineamenti, niente salti, nulla di "lasco". Ovviamente è sempre buona norma assicurarsi che il rompifiamma sia ben solidale alla volata, per motivi di efficienza e di sicurezza... ma siamo rimasti soddisfattissimi della facilità con cui lo XTC si è adattato ad un'arma che, per quanto commercialmente popolare e tutto sommato valida, ha la fama di essere piuttosto "rognosa" sotto alcuni aspetti a causa di talune piccole irregolarità costruttive.
La prova a fuoco è stata effettuata in un poligono di tiro all'aperto in località Pitrischeddu, nel comune di Tempio Pausania (OT), su linee di tiro da circa 30 metri, con condizioni di luce ambientale ottime.
Sempre al fine di rendere la prova quanto più possibile attinente a quella che sarebbe l'esperienza dell'utente-tipo in Italia, sono state utilizzate munizioni cal.223 Remington di marca Fiocchi, con palle FMJ da 55 grani − ancora una volta, una delle tipologie di munizione più comuni nel suo calibro nel nostro Paese. Partecipanti alla prova erano, oltre all'autore, altri quattro tiratori, tre dei quali non avevano mai avuto esperienze dirette di tiro con armi di derivazione AR-15. In questo modo si è voluta testare l'impressione che ne trarrebbero novizi ed esordienti che, in circostanze normali, potrebbero trovarsi "sorpresi" dal rinculo (seppur minimo già di suo) di un calibro .223 Remington sparato da piattaforma AR-15.
I risultati non sono stati esattamente quelli attesi: li hanno, semmai, ampiamente superati. Effettuate da ciascun tiratore sequenze di tiro lento e rapido da varie posizioni con caricatori di tipo MagPul P-MAG, Hera Arms H3-MAG e FAB Defense (metallici) a capacità piena (29/30 colpi), le prestazioni del Rainier Arms XTC sono risultate più che soddisfacenti.
Tutti i tiratori − inclusi quelli esordienti − hanno rilevato livelli di rinculo e rilevamento decisamente minimi. In tutti gli esercizi la vampa di bocca è risultata assente, tornando visibile (seppure a malapena!) solo verso la fine della sessione di tiro, quando ormai il sole si avviava al tramonto ed il livello di luce ambientale era molto calato. Il Rainier Arms XTC non ha influito sui livelli di precisione dell'arma − del resto quasi nessun rompifiamma lo fa − ma ha senz'altro aiutato i tiratori novizi a prendere confidenza con le reazioni al tiro e sparare con sicurezza, ottenendo risultati sul bersaglio che, probabilmente, non avrebbero altrimenti ottenuto. Il tutto, senza il minimo accenno di malfunzionamenti di sorta. Infine, in virtù del volume elevatissimo di gas dissipati alla volata, all'atto dello smontaggio dell'arma per le ordinarie operazioni di pulizia alla fine della sessione di tiro si è potuta rilevare una presenza di residui carboniosi su otturatore, camera di scoppio ed anima della canna sensibilmente inferiore a quella rilevata dopo un'identica sessione di tiro condotta col rompifiamma di fabbrica.
Il compensatore Rainier Arms XTC risulta dunque essere un prodotto di buonissima qualità e prestazioni più che soddisfacenti, che ci sentiamo caldamente di raccomandare anche in virtù del prezzo: i citati 60,79€ rappresentano una fascia bassa per questo genere di prodotti nel nostro paese, e a quel costo in genere si possono reperire prodotti di dubbia provenienza ed affidabilità; in questo caso invece è possibile mettere le mani su un accessorio della cui qualità la ditta produttrice è talmente sicura da offrire − almeno sul mercato USA − una garanzia "Soddisfatti o rimborsati" al 100% che consente agli acquirenti di sostituirlo entro 90 giorni dall'acquisto nel caso non siano, appunto, soddisfatti dalle sue prestazioni. Cosa che peraltro, in base alle prove che abbiamo effettuato, ci sentiamo francamente di escludere. Il Rainier Arms XTC è in Stock presso la Tactical73 S.r.l. di Venaria Reale (TO), e non essendo considerato dalla legge "parte d'arma" è ordinabile On-Line: la Tactical73 effettua spedizioni tramite servizio postale o corriere espresso in tutta Italia e, su richiesta, anche all'interno dei paesi UE ove l'acquisto per corrispondenza, il possesso e l'uso di questi accessori sia consentito dalla legge. A conti fatti, si tratta di un'eccellente scelta.