Ciao Emanuele, per prima cosa vorremmo chiederti cosa si intende oggi con il termine “Ghillie”?
“Le Ghillie Suit sono dei mimetismi tridimensionali (3D), dunque non unicamente basati su motivi mimetici stampati su tessuto (2D), ma una serie di elementi aggiunti a un indumento, in modo da creare un effetto tridimensionale che emula le forme tipiche di vegetazione e terreno. Tale sistema di mimetismo 3D è implementato da reti e/o passanti che consentono l’aggiunta di materiale naturale (come erba, rami e muschio) in modo da massimizzarne la resa mimetica nell’ambiente specifico di utilizzo. Spesso il termine Ghillie è impropriamente utilizzato per indicare sistemi che non consentono l’aggiunta di vegetazione e/o sistemi basati su materiale aggiuntivo (3D) emulante forme di foglie (leaf suit), molto comuni su aliexpress e mercatini online. In pratica una Ghillie Suit è un sistema di mimetismo individuale tridimensionale che consente l’applicazione di elementi naturali per massimizzare il mimetismo attraverso svariati ambienti”.
Come e quando è nato l’impiego delle Ghillie?
“Della storia delle Ghillie suit conosco poco e penso che altri dovrebbero trattare il tema. Ho letto che l’etimologia del termine Ghillie è di origine gaelica/scozzese e che la parola “ghillie” era in uso per indicare cacciatori e/o guardiacaccia nelle Highlands scozzesi. In seguito alle mie permanenze nelle highlands scozzesi, mi son fatto l'idea che dunque il termine Ghillie sia poi stato esteso ad indicare mimetismi tridimensionali fatti di lacci e pezzi di tessuto sia in associazione a queste figure e al fatto che alcuni indumenti tipici scozzesi, come le camicie da kilt (jacobian shirt) e delle scarpe da ballo tradizionali, vengono indicate ancora oggi con il termine ghillie shirt e ghillie shoe (hanno in comune l’essere annodate da stringhe di lacci). In aggiunta a questo, l’associazione del termine Ghillie al mimetismo tridimensionale viene corroborata anche in relazione a una figura folkloristica delle Highlands, il Ghillie Dhu, essere metafisico vestito di muschio e foglie.
Storicamente l’uso militare delle Ghillie è annoverato tra i Lovat Scout, unità di ricognizione di tiratori scelti dell’esercito britannico a inizio del 1900, mentre l’utilizzo per scopo venatorio/antibracconaggio è verosimilmente antecedente. Da lì in poi si è arrivati ai giorni nostri, dove l’utilizzo delle Ghillie è divenuto più pervasivo, e la produzione di Ghillie Suit è affidata a poche aziende specializzate piuttosto che ai tentativi dei soldati”.
Video: raccolta di foto storiche delle prime Ghillie Suit dal 1900 al 1950
Che differenza sussiste tra un normale mimetismo e quello che assicura l’utilizzo di una Ghillie? E quali sono i vantaggi dell’impiego delle Ghillie?
“Solo quando la Ghillie è propriamente progettata e realizzata offre il vantaggio di un elevatissimo livello di mimetismo anche a distanze molto corte. Direi che le differenze principali sono praticamente tre, e sono sinergicamente complementari fra di loro, infatti:
La Ghillie (1) offre mimetismo tridimensionale, cosa che comuni mimetiche non possono eguagliare data la natura bidimensionale del mimetismo stampato. La tridimensionalità del camuffamento, assieme a uno specifico ed appropriato design, (2) consente di camuffare la forma umana, modificando la tipica silhouette di testa e spalle. Questi due aspetti favoriscono (3) un elevato mimetismo visivo anche a distanze estremamente brevi.
In sostanza, dunque, il principale vantaggio dell’uso di una Ghillie è di ottenere elevatissimo camuffamento e, quando arricchita di vegetazione o elementi naturali, mascherare efficacemente anche l’odore umano (utile per caccia, fotografia ed etologia)”.
Quali sono gli ambiti di impiego delle Ghillie?
“L’impiego della Ghillie è verosimilmente nato in ambito di caccia e controllo della caccia nelle Highlands scozzesi, dunque ancora oggi l’utilizzo della Ghillie è in ambito caccia, anti-bracconaggio, censimento della fauna (etologia) e fotografia e foto documentaristica naturalistica. Poi vi è l’utilizzo “più vicino” all’immaginario comune, e probabilmente anche quello più diffuso, ossia quello in ambito militare/intelligence, “snipers”, recon, JTACs e similari”.
Puoi descriverci alcune delle caratteristiche delle Ghillie ProApto?
“Questo è un tema ampio dato che abbiamo svariati modelli e differenti pattern mimetici 3D, di conseguenza vi è un’ampia variabilità delle caratteristiche. Bisogna dunque dividere tra caratteristiche legate al modello della Ghillie e caratteristiche legate al mimetismo. Caratteristica comune a tutte le Ghillie ProApto è il fatto di non essere costruite utilizzando tessuti. Infatti, le Ghillie sono costruite su una rete leggera a maglia larga di lega plastica impermeabile altamente resistente alla trazione (ogni maglia può sostenere fino a 50kg di trazione diretta). L’uso di una rete a maglia larga impermeabile favorisce una totale traspirazione (dunque le Ghillie ProApto non “aggiungono calore”) e non costituisce un impedimento quando indossate sopra l’abbigliamento tecnico. Questa scelta di design, ossia usare come base una rete piuttosto che un tessuto, consente di evitare altre problematiche tipiche relative all’uso di Ghillie, come il congelamento dei tessuti bagnati sottozero, e il trattenimento di odori. Infine, questa scelta di design massimizza anche “situational awareness”, dato che risulta possibile vedere attraverso le maglie del cappuccio, e il suono viene trasmesso più liberamente in comparazione con i tipici tessuti”.
Quali sono le caratteristiche legate ai vostri mimetismi 3D?
“Caratteristica comune a tutti i mimetismi è di avere un alto livello di mimetismo visivo (VIS) e nello spettro del near infra-red (NIR – “visore notturno”). Tutti i nostri mimetismi 3D sono primariamente sviluppati per dei determinati biomi (ossia ambienti - in riferimento alla classificazione climatica di Koppen & Geiger). L’idea fondante è di avere un ottimo mimetismo VIS-NIR per l’ambiente desiderato che consenta elevato camuffamento anche senza dover applicare elementi naturali locali. Questo nasce dal fatto che non sempre è possibile aggiungere elementi naturali, ad esempio per mancanza di tempo, oppure per impossibilità ambientale, ad esempio un bosco deciduo in inverno è costituito sostanzialmente da foliage sul terreno, tronchi e rami spogli.
Infatti, nonostante i nostri mimetismi siano disegnati ognuno per determinati ambienti, in fase di sviluppo si è tenuto conto di mantenere un buon livello di mimetismo anche in ambienti per i quali non sono stati disegnati. Entro certi limiti, i mimetismi risultano avere una buona resa anche al di fuori dell’ambiente di utilizzo. In sostanza le caratteristiche principali delle nostre Ghillie sono un elevato mimetismo VIS e NIR basato su differenti biomi che massimizza adattabilità attraverso svariati ambienti. Inoltre, alta resistenza, traspirabilità, leggerezza e modularità sono la base per tutti i nostri prodotti”.
Le prestazioni delle Ghillie di ProApto in ambienti multipli:
Esempi di come i pattern 3D di ProApto performano in ambienti multipli
Quali sono i vantaggi offerti dalle Ghillie ProApto rispetto alle altre?
“Brevemente direi: versatilità di utilizzo, alto mimetismo visivo (VIS) e infrarosso (NIR), base impermeabile altamente resistente e traspirante, possibilità di applicare vegetazione, e modularità dei differenti modelli di Ghillie che possono essere accoppiati e usati sinergicamente”.
Alcuni test test delle mimetiche ProApto negli ambiti sopraelencati
A quale segmento di mercato si rivolge ProApto?
“ProApto è nata con l’obiettivo principale di diffondere maggiormente l’uso delle Ghillie tra fotografi naturalistici, etologi, cacciatori e guardiaparco, percorrendo la tradizione scozzese. Di conseguenza il prodotto si rivolge a queste categorie anche se, fin da subito, oltre l’80% della clientela è risultato essere personale militare (circa il 50%) e civili dediti a Mil-Sims e airsoft (circa il 30%). ProApto è un brand registrato commercializzato da Synaptron (NATO CAGE AU765). Abbiamo iniziato a vendere Ghillie Suits nel 2015 e in pochi anni abbiamo raggiunto oltre 700 clienti nei 5 continenti. Attualmente il focus principale interessa la produzione di mimetismo multispettrale individuale (mimetismo termico/anti-telecamera termica). I nostri distributori pubblici sono Sentinel Armament per gli USA e Saint Michael Servicies per la Svizzera”. Seguendo questo link trovate tutti i dettagli sulle nostre partnership.
Infine, Emanuele: “quanto costano i vostri prodotti”?
“Abbiamo la più grande varietà al mondo di Ghillie Suit, Leaf-suit e mimetismi 3D, di conseguenza i prezzi variano molto. Abbiamo di base 9 differenti modelli di Ghillie e 19 diversi pattern mimetici 3D, in totale dunque 171 differenti prodotti. Le Ghillie più vendute sono i nostri “Stalking-Hood”, i nostri Multipurpose Ghillie Cape Shelter e le nostre Ghillie Full Body (Wookie Suit). Questi modelli costano fra i 600 e i 3600 euro. Possiamo dunque dire che mediamente un cliente ProApto spende tra 900 e 1500 euro per una Ghillie”.
Quanto dura una Ghillie ProApto e quale manutenzione richiede?
“Parlando di Ghillie ProApto la durata è soggettiva e dipende dall’utilizzo, in ogni caso si tratta di anni/decadi. Abbiamo iniziato a vendere al pubblico nel 2015 e sicuramente lì fuori c’è qualcuno che ci legge che potrà confermare (magari qui nei commenti) come dopo 7, 8, 9 anni di utilizzo militare, o sportivo, oppure “fotografico” il sistema sia sostanzialmente rimasto invariato. È molto difficile che una Ghillie ProApto si rompa o si danneggi accidentalmente, per questo ci viene facile proporre garanzia a vita sui prodotti…
Parlando della mia esperienza di utilizzo delle Ghillie ProAto, uso ancora i primi modelli realizzati nel 2008, la Juta ha perso del colore, mentre le basi sono invariate. Dunque, definirei una longevità minima di 10 anni.
Trattando invece il tema di manutenzione delle Ghillie ProApto, c’è poco da dire, sostanzialmente bisogna tener a mente tre accortezze:
Dopo l’utilizzo, 1) se umide o bagnate (soprattutto le Ghillie in Juta e Rafia – altamente igroscopiche) bisogna lasciarle asciugare all’aperto e poi conservarle compresse in una compression bag (meglio se a rete). In generale, 2) bisogna evitare di esporle a diretto contatto con alte fonti di calore come termosifoni, forni e asciugacapelli in modo da prevenire che la lega plastica della base a rete si “squagli”. 3) È sconsigliato lavarle, tuttavia, se necessario devono essere lavate a mano in acqua sui 20° C con sale e/o bicarbonato di sodio.
Infine, l’utilizzatore può decidere di trattarle ciclicamente con dei “fire-retardant” o trattamenti impermeabilizzanti, cose che comunque offriamo su richiesta”.
Per saperne di più visitate il sito web di ProApto.
Per tutorial su Ghillie Suit visitare: https://www.proapto-camouflage.com/tutorials-ghillie