Radar 1957 srl è un marchio italiano che da 50 anni progetta, brevetta e produce fondine e accessori per forze dell’ordine e corpi militari; recentemente, Radar è diventato distributore esclusivo per tutti i prodotti per l’autodifesa non letale professionali realizzati dalla svizzera Piexon.
Tra questi, la pistola JPX JetProtector è oramai divenuta il sistema di autodifesa non letale con proiezione di Oleoresin Capsicum più usato nel mondo in ambito professionale.
Un altro prodotto Piexon però ha oggi attirato la nostra attenzione.
Si tratta di uno strumento di autodifesa che con il JPX ha moltissime analogie costruttive, offerto ad un prezzo estremamente vantaggioso (un quarto del prezzo di listino dello JPX) e che, nonostante le sue caratteristiche lo fanno rientrare nettamente nel campo degli strumenti professionali, è stato pensato per l’uso civile. Il Guardian Angel II è un proiettore di gel al Capsicum (OC) in grado di neutralizzare con efficacia un aggressore oppure un animale senza lasciare danni permanenti.
Questo strumento di autodifesa è interamente realizzato in robusto policarbonato traslucido (nel nostro esemplare, di colore grigio-violaceo, è anche disponibile in blu), con uno spessore complessivo di poco superiore ai 20mm.
Le sue dimensioni e il peso di soli 120g ne consentono un agevole porto in tasca oppure in borsetta; Radar rende disponibili opzionalmente due diversi tipi di fondine per il porto e, per pochi euro, è anche disponibile una comoda clip in plastica per il porto alla cintura.
Questo strumento da autodifesa assomiglia ad una pistola giocattolo, di questo si deve tener conto se si hanno bambini in casa.
Ed in effetti, la differenza più cospicua rispetto al Guardian Angel è proprio la forma, che consente un’impugnatura ben più sicura e permette un puntamento nettamente più preciso, anche grazie alla presenza di un pur rudimentale sistema di mira con tacca e mirino fissi, analogo a quanto presente su molte pistole subcompact, stampati nel polimero della scocca.
La “mezza impugnatura” risulta comoda anche per mani piccole, caratteristica essenziale visto che il Guardian Angel II si rivolge anche a un pubblico femminile. Il Guardian Angel rimane disponibile soprattutto perché la sua forma stondata e perfettamente simmetrica non lo fa assomigliare ad un’arma, a differenza della versione II, un vantaggio poiché può passare facilmente inosservato.
Quella che potremmo definire l’azione dello strumento di autodifesa è perfettamente identico in entrambe le versioni del Guardian Angel; in effetti, l’unica differenza è la scocca esterna.
L’azione è costituita da due cilindri in materiale plastico collegati tra loro con il grilletto in mezzo e sigillati, contenenti ciascuno un serbatoio in alluminio con stantuffo analogo al corpo di una siringa per impiego medico, contenente 6 ml di un gel al 10% di Oleoresin Capsicum con il 2,5% di Capsaicina, disciolti in una base liquida, costituita da acqua, etanolo e altri solventi alcolici.
La cartuccia è sigillata anteriormente con un diaframma preinciso in sottile alluminio, sopra al quale è fissato un ugello in plastica a più luci per imprimere direzionalità al getto di OC.
All’estremità posteriore ogni cartuccia presenta un semplice sistema di percussione a singola azione con percussore lanciato precaricato, con lo sgancio azionato dal grilletto e con un meccanismo di selezione automatica della cartuccia basato su di una pista a camma.
Ciascun percussore colpisce, all’azionamento, una capsula pirotecnica 209, dello stesso tipo impiegato come innesco per le cartucce a pallini calibro 12; questo significa che non vi è propellente sotto pressione che nel tempo perde sicuramente la sua efficacia, e che la temperatura ambientale non influisce minimamente sulle prestazioni. Una volta sparati i due colpi a disposizione, lo strumento va semplicemente gettato: non può essere ricaricato in alcun modo.
Al tiro, il Guardian Angel II non è affatto rumoroso, il “botto” e davvero soffocato e assomiglia ad un battito di mani.
Alla prima pressione del grilletto viene attivata la cartuccia inferiore; a tre metri (la distanza massima prescritta per legge per cui ogni strumento di autodifesa può essere efficacie per essere di libera vendita), la “rosata” del gel è sorprendentemente precisa rispetto al punto mirato e copre circa venticinque centimetri di larghezza e circa 35 in altezza.
A due metri, la rosata è ovviamente molto più concentrata e quasi perfettamente circolare, e sale rispetto al punto mirato di una diecina di centimetri.
Il peso dello scatto è di 3 Kg, e la sicura automatica (una specie di aletta in plastica che impedisce l’inserimento accidentale del dito nella guardia) necessita di una pressione laterale abbastanza decisa per essere spostata. Il Guardian Angel II non esprime quasi nessun rinculo, piuttosto si sente molto lo scatto del percussore sulla cartuccia.
La distanza minima a cui può essere usato questo strumento è di circa mezzo metro, non solo perché il getto (propulso a ben 40 m/s - sono 180 km/h!) può ferire gli occhi dell’aggressore, ma anche perché lo spruzzo può “rimbalzare” indietro e ritorcersi contro di noi.
Il gel OC propulso dal Guardian Angel II è piuttosto denso ed oleoso, ed è colorato di un vivace rosso brillante (…che sembra sangue), che può essere utile per una successiva identificazione dell'aggressore dalle forze dell'ordine.
Anche se il getto è in gel, rimane nell’aria per qualche secondo un aerosol di OC, che può irritare anche chi si difende con lo strumento; in più, la volata del Guardian Angel II si imbratta moltissimo con il gel, e quindi anche se non si spara il secondo colpo a disposizione, è poi necessario o pulire bene lo strumento con acqua, oppure gettarlo via, possibilmente dopo aver sparato il secondo colpo in sicurezza.
Il Guardian Angel II è del tutto conforme al decreto n°103, 12 maggio 2011, ed è di libera vendita, anche ai minorenni purché abbiano compiuto il sedicesimo anno di età.