Il soldato in zona d’operazioni ha bisogno di conoscere l’ora esatta, tanto che di solito prima dell’inizio dell’azione vengono sincronizzati gli orologi dei singoli militari.
L’orologio di dotazione militare ha una storia che in Europa conosciamo a partire dea quelli di Ollech & Wajs con il Broad Arrow britannico e che continua con il Pilot Watch di IWC, ma ve ne sono moltissimi altri.
Tutti questi modelli hanno una caratteristica comune: la facile leggibilità.
Il quadrante non deve mai essere affollato e certi orologi, pur di pregio, che non rendono assolutamente immediata la lettura dell’ora devono essere scartati senza riguardo. Non è un problema di costo, ma di efficienza ed efficacia. L’indicazione dell’ora deve sempre essere di tipo analogico. L’indicazione digitale segnala l’ora esatta, ma l’analogico segnala anche, con un solo sguardo e senza necessità di alcun calcolo, per quanto elementare, anche quanto manca a un certo momento e quanto tempo è passato da esso. Sono indicazioni importanti che in azione non devono assolutamente essere sottovalutate.
L’ora deve essere leggibile anche in piena notte. Per ottenere la luminosità notturna, il sistema usato sugli orologi civili è il trattamento degli indici con Superluminova, un prodotto in forma di vernice che con un’esposizione alla luce diurna di cinque minuti garantisce molte ore di piena leggibilità. Ma quell’esposizione potrebbe anche non esserci, nel caso di una tenuta mimetica ottenuta con gillie vest e guanti, per cui la soluzione definitiva è quella che prevede indici naturalmente luminosi, come quelli radioattivi, con ampolle di Trizio.
Questo è un isotopo dell’idrogeno che è ragionevolmente sicuro, benché trovi applicazioni militari estremamente nocive, come la bomba H. La radiazione beta a bassa energia originata dal decadimento del trizio in Elio-3 non può penetrare la pelle umana, quindi il trizio è dannoso solo se ingerito od inalato.
Ne deriva che, se incapsulato in modo stagno, l’isotopo non è per nulla pericoloso.
Le remore della comunità europea, che ha bandito alcuni orologi con maggiori quantità di Trizio, sono quindi prive di senso, probabilmente stilate da qualche burocrate che non conosceva l’argomento.
Sfruttando le caratteristiche del Trizio e incapsulandone una piccola quantità in un tubetto in vetro borosilicato, rivestito internamente di fosforo, l’eccitazione di quest’ultimo indotta dalla radiazione beta produce una luce senza dissipazione di calore.
Le lancette ed i numeri sono così luminosi nella notte che i soldati in azione debbono indossare un copriorologio per evitare di essere individuati. Lo stesso copriorologio va adottato anche per le lancette e gli indici in Superluminova.
Un punto critico dell’orologio è il vetro; a questo proposito ultimamente vi sono orologi con il vetro in zaffiro inscalfibile, che regge sollecitazioni anche dieci volte maggiori del vetro comune per orologi. Per quanto riguarda il motore dell’orologio, il movimento meccanico ha il vantaggio di non dipendere da una batteria, di cui non sempre si conosce lo stato di carica.
Gli orologi subacquei professionali sono generalmente con questo tipo di movimento, di solito con carica automatica. Però quello che va bene sott’acqua, dove gli urti sono meno probabili e sarebbero comunque almeno parzialmente ammortizzati, non è detto che vada bene sul campo, dove il movimento meccanico paga, rispetto al quarzo, una intrinseca maggiore fragilità che in caso di urto violento può provocare l’arresto del meccanismo.
La cassa è solitamente in acciaio, ma l’acciaio per cassa e cinturino è pesante e individuabile da un metal detector; una cassa in polimeri, come ad esempio il policarbonato, è decisamente più leggera e altrettanto resistente. Chi non ci crede pensi al filmato dei caricatori dello Steyr AUG passati sotto un camion e ancora perfettamente funzionanti.
Per chi porta l’orologio al polso destro sono stati realizzati orologi appositi con la corona disposta per loro. L’ultima considerazione è che un orologio tattico dovrebbe essere MilSpec, perché i controlli sono stringenti e severi. Va anche considerato che la NATO ha approvato un cinturino specifico, efficace e lungamente testato in zona d’operazioni.