Successore della Minox ACX300, di cui abbiamo parlato in quest’articolo, la nuova ACX400 non solo aggiunge la possibilità di riprendere in 4k, ma aggiorna completamente la struttura della action camera, migliorando alcuni tratti (come gli sportellini) che nella precedente generazione di videocamere era stata un poco trascurata. Il nuovo sensore CMOS da 1 / 2.3"da 14.0 megapixel è sempre di produzione Sony e mantiene l’eccellente stabilizzazione elettromeccanica Gyro con equipaggio ottico a 7 elementi; l’ottica ultra grandangolare f/2.8, con una lunghezza focale equivalente ad un 5mm su di una DSLR standard 35mm, consente di riprendere ben 150 gradi della scena.
Anche il software di gestione è stato notevolmente migliorato; navigare tra le varie impostazioni è più semplice e sono state aggiunte funzioni interessanti. Le impostazioni di ripresa sono molto più ampie ora, e per il video, oltre all’ovvia ripresa in 4K (a 25 fps) e l’aumento del 3K a 30 fps, è stato aggiunta la possibilità di riprendere fino a 240 fps a 480p (super slow motion – a risoluzioni molto ridotte, però). Le modalità 1980p e 720p sono disponibili rispettivamente a 60 e 30, e 120, 60 e 30fps. È possibile rivedere e gestire i filmati immediatamente dopo la ripresa sullo schermo da 2” integrato nella Action Cam.
Il mobile della ACX400 finalmente integra ora un attacco standard fotografico in ottone da 1/4-20 UNC per il montaggio su di un treppiedi e per la compatibilità con piastre rapide, attacchi speciali e accessori; nella confezione della Action Camera troviamo sia lo scafandro impermeabile IP68 fino a 30m di profondità, sia un adattatore che permette l’interfaccia con lo standard Go-Pro per il montaggio.
La Minox ACX400 può essere controllata a distanza sia attraverso un braccialetto dotato di tre pulsanti (per avviare e fermare la ripresa o lo scatto di una foto), oppure tramite smartphone via WiFi, usando una app liberamente scaricabile sia per iOS che Android. In quest’ultimo caso, è possibile visualizzare la ripresa in tempo reale (per controllare l’inquadratura ad esempio quando si monta la action cam su di un casco) e persino effettuare il download delle riprese direttamente dalla Action Camera nella memoria dello smartphone per l’immediata condivisione e l’upload su YouTube o i propri Social.
Abbiamo provato ad effettuare riprese con la Minox ACX400 montata su molte armi diverse – la usiamo giornalmente per riprende il “point of view” del tiratore – e, come per la precedente ACX300, anche con impulsi di livello elevato come quelli delle cartucce Slug calibro 12 non abbiamo avuto problemi. Le caratteristiche e l’impiego sono di fatto sovrapponibili a quelle della ACX300, e rimandiamo all’articolo su quella Action Cam per completezza di informazione; anche la qualità è simile, con un leggero aumento della densità e della saturazione, per cui i colori sembrano più intensi. A nostro avviso, il motore che gestisce l’esposizione automatica è stato migliorato notevolmente.
Con i bitrate più elevati, il 4k e lo slow motion, è imperativo usare memorie MicoSD XC classe 10 U1 o meglio per evitare di perdere frame e i fastidiosissimi “buchi” nella registrazione.
Concludiamo dicendo che l’erede della ACX300, la nuova Minox ACX400 non delude le aspettative.