Aggiungere un calciolo a una pistola non è certo una novità: le lunghe pistole da fonda in uso sin dal XVII secolo disponevano talvolta di punti di aggancio per l’aggiunta di un calciolo che le trasformava in corti moschetti, e armi come la Mauser C96 e la Luger modello “Artiglieria” disponevano di fondine in legno che fungevano da calcioli mentre, in tempi più moderni, alcuni produttori hanno realizzato calcioli polimerici per la Glock.
Accessori come il K-Pos di FAB Defense, il Roni di CAA e il Triarii di Hera, tuttavia, fan ben più che non semplicemente aggiungere un calcio alla pistola: forniscono un’impugnatura anteriore per ulteriore stabilità, slitte Picatinny per il montaggio di mirini ottici, torce tattiche e altri accessori, consentono di montare silenziatori dove questi siano permessi dalla legge, hanno vani per caricatori di riserva e altro ancora.
Questi strumenti sono stati prevalentemente sviluppati in Israele e adottati, dietro certificazione degli enti di polizia di stato, come equipaggiamento per agenzie di sicurezza private e semi-private.
Dato che ai civili non è consentito possedere pistole mitragliatrici e le leggi sulle armi in Israele sono estremamente restrittive, molti sostengono che i gusci non siano altro che una soluzione d’espediente per aggirare tali problemi legali e che la loro utilità in un paese come l’Italia, dove versioni semiautomatiche di pistole mitragliatrici sono consentite, sia nulla.
Molto semplicemente, non è così. Sebbene una carabina semiautomatica in calibro da pistola o la versione semiautomatica di una pistola mitragliatrice abbiano diversi vantaggi rispetto a un sistema di conversione, vi sono anche diversi vantaggi nello scegliere quest’ultimo rispetto alle prime.
Prima di tutto, non conta come arma.
Dato che la legge limita il numero di armi detenibili, la conversione consente di avere sia una carabina che una pistola al costo di un solo spazio in denuncia.
Inoltre, si possono avere ambedue le armi a un costo che è una frazione del prezzo d’acquisto di una PM in versione semiauto.
Ci sono poi anche diversi vantaggi operativi, assai più rilevanti di quelli pur importanti di natura legale ed economica.
Prima di tutto, sebbene sia necessario comunque allenarsi nell’uso dell’arma lunga per usare una conversione con efficacia, le operazioni fondamentali sono le stesse della pistola, facilitando considerevolmente l’apprendimento.
Inoltre, si ha comunque a disposizione la pistola, e ci si può quindi allenare nell’uso di lunga e corta con la stessa identica arma. In più, personale di sicurezza che porti un guscio con un’arma inserita e un’identica arma corta come backup può usare i medesimi caricatori per ambedue le armi (per esempio usando una Glock 17 nel guscio e una 19 come arma di riserva).
La logistica è a sua volta semplificata, dato che si sta usando la stessa arma, e dunque parti di ricambio e manutenzione sono analoghe o identiche.
Le conversioni, poi, sono più compatte delle carabine in calibro da pistola.
Un K-Pos con il calcio ripiegato ha le medesime dimensioni di un Mini-Uzi, ma è più leggero, e non si può facilmente montare un mirino ottico su un Mini-Uzi, ma si può farlo agevolmente su un K-Pos.
Considerando che l’uso del fuoco automatico è sempre più in calo anche laddove le armi automatiche siano utilizzabili, a causa di crescente preoccupazione per l’incolumità di eventuali astanti e per l’enfasi crescente sul tiro mirato efficace rispetto al fuoco di soppressione (comunque possibile con un guscio usando caricatori ad alta capacità), le conversioni hanno un elevata appetibilità.
Dunque, per quando esistano alcune limitazioni rispetto a versioni automatiche di pistole mitragliatrici, i gusci hanno altre qualità che li rendono vantaggiosi, sia per il civile che cerchi un po’ di varietà e divertimento in più al poligono, sia per l’operatore di sicurezza che necessiti di migliorare la precisione, la velocità e la facilità d’acquisizione del bersaglio in un modo efficiente che sia anche meno vistoso di una carabina in calibro da pistola.
Ovviamente non bisogna avere aspettative poco realistiche: l’arma che spara è pur sempre una pistola, con conseguenti limitazioni balistiche sia in termini di precisione che di potenza. In compenso, il rinculo sarà molto molto mite e facile da controllare, così come gli scuotimenti, dato che abbiamo a che fare con un’arma a chiusura geometrica e le masse in moto alternato sono assai inferiori rispetto al pesante otturatore di una carabina con chiusura a massa.