Inforce WMLx White/IR, torcia tattica a luce visibile e IR

Emissive Energy Corp. è un produttore statunitense che, con il marchio Inforce, offre una piccola selezione di torce tattiche: due modelli dedicati alle armi corte, un singolo modello per uso “stand alone” e due modelli per le armi lunghe, lo WML a singola batteria, e lo WMLx a due batterie; entrambe possono essere acquistate con l’opzione a sola luce bianca visibile, oppure con in aggiunta la possibilità di emettere un fascio di luce infrarossa per l’uso con visori notturni ad intensificazione o ad immagine digitale.

Ed è proprio quest’ultimo modello che provo oggi: la torcia tattica Inforce WMLxIR, dove l’acronimo sta per “Weapon Mounted Light, eXtended” – la x a sottolineare la maggior capacità e prestazione dovuta alla doppia batteria, nella versione aggiornata di seconda generazione. 

In effetti, Inforce non è un marchio sconosciuto oltreoceano, anzi: opera dal 1991 e la prima versione della torcia WMLx è arrivata sul mercato oltre dieci anni fa, e la attuale seconda generazione va a migliorare drammaticamente le prestazioni e i piccoli peccati di gioventù di questa torcia. 

Ma soprattutto, le torce Inforce WML e WMLx hanno fatto capolino su molte foto di operatori SEAL della marina statunitense, oltre ad essere ufficialmente adottate da innumerevoli reparti militari e forze di polizia, a dimostrazione che un accessorio non deve costare migliaia di euro ma funzionare ed essere affidabile per essere adottato per un impiego professionale.

Partiamo dalla costruzione. La torcia Inforce WMLx White/IR Gen 2 che ho ricevuto è nella colorazione nera, ma è anche disponibile in Flat Dark Earth, ed è realizzata in tecnopolimero (Nylon) caricato con fibra di vetro per una resistenza eccezionale – si tratta dello stesso materiale usato per i fusti delle armi polimeriche, con l’attacco MIL-STD-1913 integrato nella struttura, e una testa illuminante realizzata in lega di alluminio corazzata con uno strato di polimero che si svita per cambiare le due batterie al litio CR123A. 

La coda della torcia è rivestita di uno strato di gomma zigrinata che protegge il pulsante di accensione multifunzione. A lato dell’attacco Picatinny si troca la levetta con blocco magnetico per la selezione della modalità spettrale di illuminazione, a luce visibile o IR. L’attacco ha un ritegno elastico che consente un rapidissimo montaggio e smontaggio, con una vite a mano che ferma semplicemente il railgrabber e lo fissa stabilmente all’arma. Non è necessario smontare la torcia per cambiare le batterie.

Per disabilitare la torcia basta ruotare di un quarto di giro la testa illuminante, come sicura per evitare di accendere la torcia in situazioni “delicate”; un blocco basculante forma una specie di “sicura” momentanea anche qui per accensioni accidentali. La leva che selezione la modalità di illuminazione è sempre protetta ed è impossibile da azionare accidentalmente. Il pulsate di accensione posteriore è molto diverso dalla gran parte delle torce per armi disponibili, è inclinato di 35° e non offre la possibilità di montare un pulsante remoto: una scelta ben precisa e ponderata, che pare sia stata suggerita come specifica da un reparto. Il pulsante consente tre modalità di accensione: momentaneo (mantenendo premuto il pulsante il fascio si spegne appena si rilascia la pressione), acceso / spento con pressione momentanea per ciascuna operazione, e funzione strobo, premendo due volte in rapida successione. La funzione strobo non è disponibile in IR. La particolare forma del comando di accensione favorisce alcune posizioni di tiro, soprattutto con armi di tipo AR15/M4 e, nella mia limitata esperienza, è molto ergonomico.

La torcia Inforce WMLx White/IR Gen 2 in pratica

Ho provato a montare la WMLx anche su di uno Steyr AUG per provarne l’efficienza e la utilizzabilità, con ottimi risultati.

La potenza a luce visibile è di 700 lumen, un eccellente compromesso tra luminosità e consumi stante le due batterie usate, mentre in IR corrisponde ad un illuminatore da 400mW; la WMLx ha una autonomia di 4 ore di funzionamento in IR e 2 a luce bianca, e sia la potenza, che il fascio non sono regolabili. In effetti, si tratta di una torcia spartana nelle funzioni e semplice in costruzione, ma molto robusta e quello che non c’è non si rompe. La WMLx è certificata per essere immergibile fino a 20 metri di profondità.

L’ho provata con un visore notturno ad intensificazione e uno digitale, ottenendo eccellenti risultati: il fascio IR non è molto concentrato e quindi non ha una portata molto grande, ma illumina con un ampio angolo rispetto al tiratore dando una grande consapevolezza di quanto ci circonda; direi che la portata massima si attesta sui 50-80 metri, ottimi considerando che gli NVD provati sono tutti con ingrandimento unitario. In ambito MOUT, CQB e urbano con NVD è eccellente. In luce bianca, ancora una volta il fascio è un poco diffuso, con una grande uniformità e uno spot centrale definito ma non accecante rispetto all’alone, in grado di aiutare ancora una volta la visione perimetrale.

La potenza è tale da penetrare l’oscurità per una distanza ben oltre quella dichiarata di appena 155 metri.

Tutti i comandi sono facili da usare e comodi; se proprio devo trovare un difetto, lo limiterei alla rotellina di blocco dell’attacco Picatinny, che sembra davvero piccolina e poco dimensionata rispetto alla sua funzione – ma devo dire che non ho avuto alcun problema ne nel montaggio, ne nell’uso effettivo della lampada, che trova stabilmente posto ora sul mio Steyr AUG.

SCHEDA TECNICA 

Torcia tattica per armi Inforce WMLx White/IR Gen 2