Dovrete comperarlo su Internet, dal sito del produttore, perché non è ancora distribuito in Italia. Ma è risolutivo. Che si tratti di fissare un’ottica, smontare e rimontare gli attacchi, smontare e rimontare una carabina, ovunque vi sono viti da allentare e stringere.
E se riguardano la carabina o l’ottica, quelle viti devono essere strette secondo i parametri fissati dal costruttore, pena la perdita della precisione. Ecco a che cosa serve un set di cacciaviti, costituito da una serie di bit da un quarto di pollice con un manico tale da consentire che si eserciti forza sufficiente. Ed ecco a che cosa servono le chiavi dinamometriche.
Tutti sappiamo che un’ottica tarata, smontata dall’arma rimuovendo gli attacchi e senza spostare il cannocchiale all’interno di essi e rimontata con l’uso di una opportuna chiave dinamometrica, non sparerà nello stesso punto. Ma se una differenza di un centimetro o un centimetro e mezzo a 100 metri può essere trascurabile – in poligono si toccheranno le regolazioni, a caccia quella discrepanza non è mai tale da non consentire di spegnere l’animale sul posto, se il tiro è pulito e preciso – la stessa differenza, con una regolazione delle viti a occhio, sarà ben maggiore. A caccia, un tiro appena leggermente impreciso, che con ottica tarata non avrebbe grandi conseguenze, se il punto d’impatto è cambiato può portare ad un brutto ferimento o alla perdita dell’animale. In poligono, la differenza tra una regolazione di uno-due click e quella di 10-12 click fa perdere concentrazione.
Kit di manutenzione Fix It Sticks Field Maintenance
Ecco che un kit di manutenzione che comprenda una chiave dinamometrica manifesta tutta la sua utilità. In questo kit le chiavi sono quattro, con forza rispettivamente di 15, 25, 45 e 65 pollici per libbra, che corrispondono nelle nostre misure a 1.69, 2.82, 5.08 e 7.34 Newton per metro; una gamma di regolazioni che consente ogni intervento sulle armi.
Il kit si compone di 16 bits standard da un quarto di pollice, sostituibili con la serie di bit che ciascuno preferisce, più una chiave a tubo da mezzo pollice, che serve per bulloni da 12 millimetri, più le chiavi dinamometriche citate.
Un manico a T consente di esercitare una forza sufficiente; se non bastasse tutte e tre le estremità della T possono accogliere un bit, che è trattenuto in loco da un potente magnete.
I bit e le chiavi dinamometriche a loro volta sono inserite in una striscia di polimetro che trattiene il tutto molto saldamente.
La trattenuta dei bit nel polimero, e quella dei magneti, richiedono mani abbastanza robuste perché siano rimossi dalla sede o dal manico; io ho usato una pinza.
Ma è decisamente meglio fare un po’ di sforzo piuttosto che far cadere un bit, proprio quello che serve, nell’erba o nella ghiaia. I bit inclusi nella confezione sono 9 Allen (esagonali) di grandezza crescente, cinque Philips anch’essi di grandezza crescente più un cacciavite a taglio e uno a croce, questi ultimi proposti in misura unica perché verosimilmente, sulle armi, sono quelli che si usano meno.
Ma si tratta solo della composizione iniziale, benché di solito sufficiente, poi ciascuno la aggiusterà secondo le proprie necessità. Una curiosità: l’anello anodizzato sul manico; quando una vite è stata allentata si tiene quello con le dita e si fa girare la T senza necessità di ricorrere ad una lunga serie di mezzi giri.
L’astuccio presenta su un lato una serie di attacchi per il sistema MOLLE e sull’altro un tratto di Velcro che aderisce molto tenacemente. Il prezzo del kit, 180 dollari Usa, non è particolarmente economico ma avere riuniti in un piccolo astuccio tutti gli elementi che servono vale la spesa.
Per ulteriori informazioni sul Field Maintenance Kit visita il sito www.fixitsticks.com