L’impiego tattico dei sistemi di illuminamento risale ai primordi della moderna scienza del combattimento con armi corte: con l’adattamento dell’operatore alla torcia, utilizzata in tandem con l’arma, si gettarono le basi di una filosofia di impiego che con gli anni si è affinata, rendendo l’accessorio sempre più orientato e meno dipendente dall’operatore.
Le torce tattiche hanno subito un’evoluzione che le ha via via perfezionate, differenziandole: a detta degli esperti del settore siamo ormai al “barocco”, a giudicare dalla varietà di profili e dalla specializzazione, tuttavia non si tratta mai di complicazioni aggiunte per necessità commerciali: il “grip-ring” tattico della TK11 è voluto per la “cigar technique”, lo stile d’impiego della torcia tattica che prevede la presa della mano debole fra indice e medio – proprio come si farebbe con un sigaro – e la pressione sullo switch da esercitarsi con la base del pollice. Il “grip ring” può essere rimosso in favore di un impiego convenzionale, ma lo sconsigliamo: all’interno del corpo, subito dopo il tappo/switch, è inserito un O-ring in gomma lubrificato, destinato a isolare le batterie e la testa dall’umidità, e che non può non subire danni dalla rimozione del “tactical-ring”.
Le batterie sono due ormai comuni “CR123A”, sostituibili da un corpo batteria unico di tipo ”18650” agli ioni di litio. L’illuminamento prevede due modalità: il General Mode, che raggiunge i 60 Lumen e le 12 ore consecutive di esercizio continuato, e il Turbo Mode, da 225 Lumen e le 2,7 ore di esercizio continuato. Per passare dai 225 Lumen ai 60 basta svitare la testa della torcia di 10 gradi; avvitata, la torcia torna a proiettare 225 Lumen.
Lo switch consente due posizioni: premuto parzialmente proietta la luce finché esercitiamo la pressione, agganciato – pressione fino a fondo corsa – il raggio diviene continuo.
Nel caso della “cigar technique” la posizione parziale è l’unica, vista la difficoltà di premere a fondo lo switch usando solo la base del pollice, specie con i guanti.
Nelle tecniche note, come la “Harries”, che prevede l’incrocio dei polsi e l’uso del pollice nell’azionamento dello switch, possiamo decidere quale delle due posizioni adottare.