Accessorio fondamentale per tutti i tiratori, dall’appassionato di aria compressa fino allo sportivo esperto di ricarica per il tiro a lunga distanza, ma anche al cacciatore che vuole controllare le munizioni commerciali, il cronografo balistico è lo strumento che permette di misurare la velocità del proiettile lanciato dalla nostra arma.
Senza entrare troppo nei dettagli, conoscere la velocità iniziale del proiettile non permette solamente di calcolarne l’energia cinetica, ma è soprattutto indispensabile per poterne calcolare la traiettoria; sono moltissimi gli scopi per i quali sia necessario conoscere questi valori.
Solo per fare qualche esempio: uno sportivo di tiro dinamico dovrebbe sempre controllare se le proprie munizioni siano “a fattore”; un appassionato di ricarica potrà confermare e affinare una determinata dose di ricarica per la propria arma; un tiratore a lunga distanza sarà in grado di calcolare con precisione la caduta della munizione usata dalla sua arma.
Funzionamento
La maggior parte dei cronografi balistici per impiego hobbistico è costituita essenzialmente da una struttura che comprende un cronometro molto preciso, una circuitazione elettronica e una coppia di sensori che, posti ad una ben determinata distanza l’uno dall’altro, sono in grado di rilevare il passaggio del proiettile.
Oggi, la quasi totalità dei cronografi balistici per uso hobbistico è basato su di una variazione del sistema Skyscreen, inventato dalla Oheler: una coppia di sensori ottici (fotocellule) che sono in grado di rilevare l’ombra del proiettile che si staglia contro gli schermi diffusori posti sopra allo strumento.
Al passaggio del proiettile, il primo sensore fa scattare il cronometro, che viene bloccato dal secondo sensore: il cronografo balistico calcola la velocità in base al tempo intercorso tra il primo ed il secondo rilevamento.
La velocità rilevata è misurata in piedi al secondo (fps) oppure metri al secondo (mps) e, in genere, il valore è visualizzato da un semplice display LCD.
Caldwell ci ha inviato il suo nuovo cronografo Ballistic Precision nella versione Premium Kit, che comprende una serie di accessori opzionali, come gli illuminatori a LED infrarossi e cavetti di alimentazione, il cavo per il collegamento allo smartphone (Android e Apple), un treppiede dedicato, un pacco batterie esterno, un alimentatore AC a parete e una comoda anche se davvero spartana borsa morbida in nylon nero per trasportare il tutto.
Il Caldwell Ballistic Precision Premium Kit
Lo strumento si presenta abbastanza bene, anche se il mobile in plastica di colore verde è relativamente leggero e sinceramente non trasmette una sensazione di solidità; nell’uso, invece, si è dimostrato più che robusto e affidabile. I sostegni degli schermi sono delle semplici asticelle di metallo di diametro più o meno standard, e possono essere facilmente sostituite in caso di necessità; il montaggio ad incastro è facile e veloce da effettuare. Sotto allo strumento è presente un foro filettato per il montaggio su treppiede fotografico, che nel caso del kit, è occupato da un diedro in plastica per aggancio rapido.
Il treppiede fornito nel kit è a nostro avviso ai limiti della sufficienza, e purtroppo non offre la stabilità richiesta, facendo ondeggiare vistosamente l’apparecchio ad ogni sparo nonostante gli oltre cinque metri di distanza dalla linea di tiro; il problema è nella testa orientabile, e non vi è pericolo che l’apparecchio possa invece cadere.
La distanza alla quale va posto il cronografo rispetto alla volata dell’arma dovrebbe essere di circa cinque metri, ma in casi particolari (come la misurazione di armi camerate in .338 Lapua Magnum…) si può posizionare lo strumento ad una distanza di dieci metri.
Molto critico è l’orientamento del cronografo rispetto al tiratore, il proiettile deve infatti passare esattamente sopra ciascuna finestra e basta poco per dare risultati erratici.
Lo schermo LCD a quattro cifre non è particolarmente leggibile in alcune situazioni di luce, ad esempio da una linea di tiro chiusa verso dei bersagli posti all’aperto; il problema si risolve facilmente impiegando il comodo cavetto di interfaccia e la apposita App gratuita per lo smartphone (iPhone o Android), che consente la visualizzazione della velocità misurata direttamente dalla postazione di tiro.
Un altro vantaggio dell’impiego dello smartphone è il fatto di poter proteggere il cronografo con una piastra balistica lasciando solamente gli schermi e i supporti esposti.
La precisione del cronografo ci è sembrata buona, confrontando le velocità rilevate delle cartucce commerciali di alta qualità (RWS e RUAG) di cui possediamo dati attendibili, anche in relazione alle deviazioni standard delle munizioni.
Caldwell dichiara che ogni singolo cronografo balistico e' calibrato in fabbrica, e che ciascuno strumento ha una precisione del +/- 0.25% grazie ad un processore da 48 MHz, con prestazioni doppie rispetto alla concorrenza.
Lo smartphone si collega con un cavetto di tipo minijack Audio, ed è quindi universale per tutti i sistemi, anche se al momento solo le App per Android e iPhone sono disponibili.
La App consente di effettuare una serie di operazioni estremamente interessanti sui dati rilevati: lettura istantanea della velocità, possibilità di inserire annotazioni (ad esempio, i dati della ricarica), la temperatura, BP, media, deviazione standard, velocità massima e minima rilevate, la scelta tra il formato metrico o imperiale, la dispersione e i colpi sparati; la possibilità di registrare le rosate ed inviarle via email.