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Tra i diversi utensili che C.R.K.T. dedica alla vita all'aria aperta, certamente l'Eat'n Tool disegnato dal progettista Malese Liong Mah è uno dei più originali. Letteralmente “Attrezzo per mangiare” l'Eat'n Tool è una sorta di cucchiaio ricavato in un solo pezzo di acciaio e sagomato in modo da rendere ogni sua parte un attrezzo funzionale. Certo, la combinazione tra cucchiaio e forchetta non è un'invenzione di CRKT, tanto che in inglese esiste il termine “spork,” fusione di spoon (cucchiaio) e fork (forchetta) per definire questi ibridi. Quello che distingue l'utensile disegnato da Liong Mah è la versatilità.
Ecco quindi che oltre a poter essere usato come forchetta, grazie ai tre piccoli ma funzionali rebbi, è una chiave per dadi da 10, 8 e 6 mm, un apribottiglie e un cacciavite a taglio. Completava la dotazione un piccolo moschettone grazie al quale l'attrezzo poteva essere agganciato allo zaino.
Si trattava certamente di un prodotto ingegnoso, ma non privo di qualche difetto concettuale, prima fra tutte la ridotta lunghezza che impediva di usare il cucchiaio per funzioni importanti come ad esempio mescolare una zuppa nella pentola oppure “pescare” il cibo dal fondo di una lattina o da una delle sempre più diffuse buste, operazioni abituali per chi bivacca. Altro limite del modello base era la mancanza di un apriscatole, sicuramente più utile di un cacciavite per un escursionista che si suppone debba affidare la propria sussistenza ad alimenti inscatolati. Insomma, il primo modello di Eat'n Tool era un elegante strumento per affrontare con stile il “finger food” durante un aperitivo in centro città, ma come tutti i dandy cittadini era poco avvezzo ad affrontare i cimenti della vita nelle terre selvagge.
Succede anche nelle migliori famiglie: anni fa un grande produttore di multiuso dedicò uno dei suoi coltelli al corpo degli Alpini e si dimenticò di mettere tra gli utensili il cavatappi, provocando un vero e proprio “incidente diplomatico” con le orgogliose penne nere. L'importante è riconoscere i propri errori e per porre rimedio a questo limite Liong Mah è tornato al tavolo da disegno e ha progettato l'Eat'n Tool XL (cioè Extra Large) che risolve il problema semplicemente dotando l'utensile di quello che prima gli mancava, ovvero uno stelo tra l'impugnatura e la testa del cucchiaio, che ora permette una presa molto salda, e dotandolo finalmente di un apriscatole, ricavato su un'appendice dell'impugnatura. Grazie a questo aggiornamento ora l'Eat'n Tool XL è più ingombrante, arrivando a superare i 15 centimetri di lunghezza, ma certamente più ergonomico.
La maggiore superficie dell'impugnatura ha permesso di dotare l' Eat'n Tool XL di altri utensili quali un apribottiglie, un cacciavite mentre un foro sagomato che consente di allentare o stringere dadi da ½ pollice, 7/16”, 3/16”, 3/8”, 1/4”, 11 mm e 8 mm. Troviamo poi un foro per il lacciolo di sicurezza e l'immancabile moschettone per fissare lo strumento allo zaino. In questa versione riveduta e corretta l' Eat'n Tool XL, realizzato in un unico pezzo di acciaio inox 3CR13 e dotato di finitura satinata o di rivestimento anticorrosione di colore nero, è sicuramente più versatile del suo fratello minore, pur avendo ingombri e peso maggiori. Il prezzo d'acquisto è molto basso e sicuramente contribuirà a facilitarne la diffusione tra escursionisti, survivalisti o semplici appassionati di oggetti curiosi.