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Sparare lontano, molto lontano, diciamo dai cinquecento metri in su, presenta un sacco di incognite: la principale è l’intensità e la variabilità del vento, ma a queste distanze anche un piccola variazione di velocità iniziale può avere la sua buona importanza, ovviamente in negativo, così come palle dal Coefficiente Balistico non perfettamente uniforme. Basta? No. Un altro punto problematico è la posizione dell’arma al momento dello sparo: sparando ogni colpo con una lieve inclinazione di lato, diciamo anche solo pochi gradi, la nostra traiettoria sarà diversa e la rosata si allargherà inesorabilmente e questo aspetto può avere una certa importanza anche a distanze inferiori, dai duecento metri in su.
In questi casi se si spara a grossi bersagli cartacei potremmo sempre allineare il reticolo a tratti rettilinei del bersaglio stesso o prendere come riferimenti altri punti da far coincidere con i lati del reticolo, in modo da sparare sempre con la stessa inclinazione al limite anche non perpendicolare al terreno ma almeno sempre costante.
Se però si tira a lunga distanza, a gong o a bersagli piccoli che non consentano questi trucchi non è così facile ripetere per ogni colpo la stessa inclinazione: fortunatamente per superare questo problema sono disponibili vari accessori che vanno sotto il nome di “Anti Cant Device”, ossia attrezzi anti inclinazione.
In pratica si tratta di montare sulla carabina una bolla che consenta di sparare ogni colpo con la stessa identica inclinazione e questo può essere ottenuto con in due modi principali: fissando la livella al tubo dell’ottica o montandola direttamente sull’arma, in particolare sulle stesse basi cui è fissato il cannocchiale. Inutile dire che poi, all’interno di queste due tipologie si possono avere varie soluzioni.
Ad esempio possiamo avere la bolla posta lateralmente, ed in questo caso può poi essere fissa o ripiegabile: l’idea è quella di poter controllare agevolmente se l’arma è in bolla con una semplice occhiata laterale mentre si mira senza dover spostare la testa e perdere la visuale del reticolo.
Altri Anti Cant Device vedono invece la bolla posta superiormente al tubo dell’ottica, ma questo richiede quasi sempre di sollevare la testa per poter vedere la livella, coperta in parte dalla campana dell’oculare; altri strumenti di questo tipo prevedono che la bolla sia montata sopra un lungo supporto, in genere ripiegabile quando non in uso, che risulti visibile senza dover muovere troppo la testa, ma nasce il problema della sensibilità agli urti del lungo supporto che può essere soggetto a spostamenti indesiderati.
Prima di scegliere una livella sarebbe quindi consigliabile controllare che risulti comoda per il nostro modo di imbracciare e per la nostra combinazione arma-ottica.
Ultima considerazione è relativa alla messa in bolla della … bolla! Gli attrezzi da installare sulla slitta picatinny fissata al castello della carabina sono senz’altro di immediato montaggio, ma se il sistema avesse una qualche inclinazione non sarebbe possibile correggerla, ma d’altra parte per regolare correttamente quelle da montare sul tubo dell’ottica serve pazienza e competenza, senza contare che se del tipo aggettante possono essere soggetti ad urti e starature.
In ogni caso sono strumenti che possono essere veramente utili, eliminando uno dei possibili fattori di imprecisione nel tiro a lunga distanza, il che ne giustifica ampiamente il costo, in genere non eccessivo, e le eventuali difficoltà di aggiustaggio.
