Tutte le immagini della carabina semiautomatica Armalite AR-180 calibro .223
Un raro esemplare originale dello Armalite AR-180 costruito a Costa Mesa, con tre caricatori anche essi originali
Giorgio Brancaglion
Lato sinistro di un AR-18 prodotto a Costa Mesa e quello del fucile prodotto da Sterling. L'impianto di Costa Mesa era poco più di un'officina pensata per la realizzazione di prototipi: paragonato al fucile Sterling, questo appare assai più grezzo: la piegatura della lamiera è meno precisa, le saldature più rozze e i marchi stampati non sono altrettanto netti. Inoltre, il lamierato del supporto di basculamento frontale sembra privo delle saldature a cordolo di rinforzo e sembra saldato solo per puntatura
Franco Palamaro
Lato sinistro di un AR-18 prodotto a Costa Mesa e quello del fucile prodotto da Sterling. L'impianto di Costa Mesa era poco più di un'officina pensata per la realizzazione di prototipi: paragonato al fucile Sterling, questo appare assai più grezzo: la piegatura della lamiera è meno precisa, le saldature più rozze e i marchi stampati non sono altrettanto netti. Inoltre, il lamierato del supporto di basculamento frontale sembra privo delle saldature a cordolo di rinforzo e sembra saldato solo per puntatura
Franco Palamaro
L'astina in materiale plastico tradisce di nuovo la stretta parentela con l'AR-15
Franco Palamaro
L'arma rimane utilizzabile anche col calcio piegato, sebbene l'operazione di cambio caricatore appaia disagevole
Franco Palamaro
Il calcio non può essere regolato in lunghezza per adattarlo a differenti abbigliamenti, in compenso può essere ripiegato lateralmente, dato che il fucile non necessita di un tubo per la molla di recupero
Giorgio Brancaglion
Vista laterale della canna col compensatore: in questo caso non viene usata la classica rondella a schiacciamento, ma un controdado di bloccaggio
Giorgio Brancaglion
Il fucile non accetta i caricatori standard dell'AR-15, perché l’asola di aggancio è diversa come forma e posta sul lato opposto a quello di un caricatore AR. È possibile modificare i caricatori dello M16 per renderli compatibili con lo AR180
Giorgio Brancaglion
Dettaglio della base dell'ottica, che era dotata di una staffa integrale con un corrispondente incavo a forma di cuneo. Un pistone caricato a molla e battente contro la base della tacca di mira teneva il tutto solidamente fissato
Giorgio Brancaglion
Il gruppo portaotturatore-otturatore con le molle di recupero e la manetta d'armamento, che deve essere rimossa per lo smontaggio
Giorgio Brancaglion
La guardia del grilletto è molto più semplice di quella dell'M16, è in lamiera stampata, non apribile, anche se va allargandosi frontalmente per agevolare l'uso con i guanti invernali
Franco Palamaro
L'innesto per la baionetta sul Gruppo Presa Gas è lo stesso dell'AR-15. Allo stesso modo, è presente la maglietta per la cinghia
Giorgio Brancaglion
Lato destro della carabina semiautomatica Armalite AR-180, costruito su licenza da Sterling in Inghilterra
Giorgio Brancaglion
Lato sinistro della carabina semiautomatica Armalite AR-180, costruito su licenza da Sterling in Inghilterra
Giorgio Brancaglion
Il libretto d'istruzioni mostra l'arma con la sua ottica. L'uso di un'ottica come sistema di puntamento primario su un'arma militare era un concetto relativamente nuovo quando l'AR-18 vide la luce. Nella foto, anche un raro caricatore originale per lo AR-18
Franco Palamaro
Il lower receiver con il gruppo di scatto. Questo è piuttosto simile a quello dell'AR-15, ma qui persino il cane è in lamiera stampata (anche se di spessore più rilevante di quella usata per le parti del castello)
Franco Palamaro
L'otturatore è praticamente identico a quello dell'AR-15. Il portaotturatore, con i fori gemelli per le aste di guida delle molle di recupero, è analogo a quelli che si possono trovare su svariate armi con pistone a corsa corta, come lo Steyr AUG o l'SA-80
Franco Palamaro
Il rompifiamma deriva palesemente da quello classico "a forchetta" dell'M16, ma qui ha anche funzione di compensatore di rilevamento
Franco Palamaro
La sede del perno anteriore è in lamiera stampata. Il labbro metallico che protrude inferiormente serve da punto d'arresto per il basculamento dell'upper receiver. Il vano caricatore è scampanato per agevolare l'inserimento
Giorgio Brancaglion
Il pulsante di sgancio del caricatore è ergonomicamente identico a quello dell’AR-15, ma funziona in modo completamente diverso, agendo di fatto sullo stesso lato anziché’ su quello opposto
Giorgio Brancaglion
Sebbene le indicazioni della sicura siano marcate anche sul lato destro, la levetta della sicurezza accorciata funge più da indicatore che da comando ambidestro vero e proprio. Dato il calcio pieghevole, la cinghia di trasporto è fissata all'impugnatura
Franco Palamaro
L'arma in smontaggio da campagna. La coppia di molle di recupero gemelle rende inutile il tubo per la molla di recupero, un difetto sostanziale dell'AR-15
Franco Palamaro
Lo sportellino parapolvere qui chiude solo una parte della finestra d'espulsione. La manetta d'armamento con la caratteristica curva a S era probabilmente intesa per facilitare l'uso a operatori mancini
Franco Palamaro
Il supporto del mirino è più semplice di quello dell'AR-15, sempre secondo il concetto di semplificazione alla base del progetto, ma il mirino in sé è identico
Franco Palamaro
La tacca di mira è più simile a quella dell'M1 Garand o della Carabina M1, ma può essere regolata solo in deriva. Invece della ghiera forata che troviamo sulla mira A1 dell'M16, che richiedeva la punta di una cartuccia per essere azionata, qui abbiamo una più comodo pomello. Nella foto si vede anche parte della slitta portaottiche proprietaria
Franco Palamaro
Il tubo presa di gas con gli anelli di tenuta, mutuati concettualmente da quelli presenti sull'otturatore dell'AR-15
NRA Museum
Un Colt AR-15 del 1960, conservato al museo dello NRA in USA. Si tratta di uno dei primi esemplari prodotti
Questa foto iconica mostra una terrorista dell'IRA che fa fuoco con un AR-18 contro truppe filobritanniche nel 1972, durante le sommosse. Esistono diverse foto di miliziani dell'IRA armati con AR-18, quasi tutte “in posa”, come questa
Arma iconica, il fucile d’assalto Armalite AR-18 non è mai stato adottato ufficialmente da alcuna forza armata nel mondo ma ha influenzato i progetti di tutte le armi d’assalto negli anni successivi. Ne esaminiamo la versione civile, lo AR-180 in calibro .223
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