A Rovereto, nel basso Trentino, ha sede il Museo Storico Italiano della Guerra. Nei locali del castello quattrocentesco, sono esposte le testimonianze della Grande Guerra. Per mantenere viva la memoria degli eventi nazionali
Dopo l’8 settembre 1943, l’Italia si divise e si fronteggiarono gli eserciti dei due stati, le truppe d’occupazione e i partigiani. In questa vetrina sono esposte le uniformi di varie forze in armi
Una mitragliatrice MG mod. 42 con contenitore per canna di ricambio, nastro e cassetta porta munizioni. Sullo sfondo, uniforme e cappotto in pelle da sommergibilista appartenuti al Cap. di fregata Junio Valerio Borghese e giacca da allievo ufficiale della X Mas
L’ingresso al museo, con la lapide che ricorda i soci fondatori e le fotografie delle rovine di Rovereto dopo la fine della guerra
La sezione artiglieria custodisce una quarantina di pezzi tra cui questo cannone da 149 mm A di produzione italiana (a sinistra) e il lancia-bombe da 76 mm M16 di produzione tedesca
La sala dedicata agli italiani in guerra nel secondo conflitto mondiale
Uniforme da bersagliere ciclista, un corpo al quale aderirono volontariamente molti futuristi
Varie mitragliatrici della grande guerra esposte sotto allo stendardo di San Marco donato nel 1922 dal Comune di Venezia al museo di Rovereto
La prima sala del primo itinerario mostra una serie di mitragliatrici leggere e di fucili mitragliatori in dotazione ai vari eserciti nella I Guerra Mondiale
Al primo piano del castello, una sala è dedicata all’evoluzione dell’arma da fuoco. Le vetrine ospitano esemplari di fucili di tipologie e paesi diversi, dall’inizio dell’età moderna alla metà del XX secolo
Nell’area dedicata al 1918, una sala ricorda il tema dei prigionieri di guerra e la brutalizzazione della vita di trincea. Sono esposte maschere antigas, trappole antiuomo, pinze taglia-fili
Da sinistra: uniformi da alpino e fante italiani, da sottufficiale Sturmtruppen austro-ungarico e da soldato tedesco
Tra le armi che non hanno trovato spazio in esposizione, questa Mauser C96 appartenuta al tenente J. Garcia, della divisione Campesinos, che combattè la guerra di Spagna tra i repubblicani
Una panoramica delle mitragliatrici impiegate l’ultimo anno del conflitto
Nella sezione dedicata all’ultimo anno di guerra sono esposti anche un cannoncino trasportato su slitta e una cucina da campo austro-ungarica
Una delle tante bacheche contenenti i Kappenabzeichen che i soldati dell’Impero erano soliti portare appuntati sul berretto
La mostra temporanea sui distintivi militari austro-ungarici è aperta fino al 21 ottobre
Il castello veneto sovrasta il centro abitato di Rovereto. La sua posizione ne faceva un punto strategicamente importantissimo per la difesa della Vallagarina e del confine meridionale dell’impero austro-ungarico
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