Poche forme di caccia come quella detta “di valle” agli acquatici sa dare emozioni così forti.
Parliamo di quella caccia agli anatidi nata e sviluppatasi in forma artistica nelle cosiddette “valli” venete: luoghi d’elezione per la sosta e il passo di contingenti impressionanti di un po’ tutte le anatre, tuffatrici e di superfice. Parliamo di quella forma di caccia che per il suo elevatissimo tasso tecnico ed estetico, è divenuta la caccia agli acquatici in quanto tale, più o meno in tutto il mondo.
Le fasi preparatorie sono sempre la cura del sito, la sistemazione delle botti e degli appostamenti, e quindi l’arrivo a notte fonda sui barchini, la collocazione sapiente degli stampi e dei richiami, e dunque l’attesa carica di emozioni delle prime luci del giorno sulla scia di tutti i venti del mondo. Mentre si caricano i fucili e s’inizia a sognare fra i ricordi.
Il luogo è sempre magico e fa atmosfera, dai suoni ai profumi, sempre affascinanti e a volte esotici come quelli che caratterizzano i chiari, le valli e gli specchi d’acqua ovunque ci si trovi.
Poi, quando sul cielo s’iniziano a disegnare croci nere che curano il gioco sugli stampi, tutto si fa emozione solamente: passioni da vivere sino in fondo a cominciare da video come questo regalatoci dal Gianni Lugari, in attesa dell’apertura e del correre delle stagioni…
Per ulteriori informazioni visita il sito Lugari Video e Lugari Pocket