In pieno autunno, fra la nebbia che si dissolve nelle pianure, i cacciatori di pianura si affrettano prima dell’alba a sistemare ogni dettaglio della tesa che dovrà avvicinare alle prime luci i voli di pavoncelle in transito. Nei grandi campi aperti dove i selvatici si fermeranno in pastura, un capanno provvisorio allestito senza destare troppi sospetti nasconde i cacciatori in attesa, nella pianura gli stampi svolgono la loro fondamentale funzione di richiamo.
Specie spiccatamente gregaria, la pavoncella giunge dai quadranti orientali dell’Europa per dirigersi nei luoghi di svernamento con l’arrivo dei primi freddi in direzione sud- sud/ovest, fino all’Africa settentrionale. Rappresenta un indicatore climatico quasi impeccabile, annunciando con il suo arrivo solitamente periodi di freddo intenso. La pianura padana è meta particolarmente amata dalla pavoncella nelle soste per periodi più o meno lunghi durante la migrazione invernale. Gli ambienti maggiormente frequentati sono i prati naturali o artificiali, o anche i terreni recentemente arati che offrono l’opportunità ai selvatici di trovare cibo in superficie.
Il volo apparentemente lento è sempre pronto ad ingannare i cacciatori che dovranno attendere il momento finale delle curate solitamente molto lunghe e minuziose delle pavoncelle prima di procedere al tiro. Dopo le prime fucilate il gioco si farà notevolmente più difficile, ma i cacciatori esperti e dediti a questa caccia, sanno che la pazienza e il mimetismo saranno le carte vincenti. Il video dedicato dalla Lugari Video alla caccia alle pavoncelle ci mostra appunto cacciatori specialisti che nella pianura padana attendono i selvatici nel momento propizio e con esperienza, raccolgono le meritate soddisfazioni.
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