La pernice rossa, selvatico rustico e audace è una sfida avvincente per cani e cacciatori. In ambienti spesso impervi e suggestivi cani da ferma e buoni tiratori hanno l’occasione per mettersi alla prova.
I suoi luoghi ideali si alternano tra la collina e la media montagna tra i 500 e 900 metri, un compromesso fra l'habitat da starne e le cime da coturnici.
Spesso in seguito ad immissioni e grazie al suo spirito di adattamento è possibile incontrarla comunque anche in pianura, nonostante le tecniche di coltivazione intensive tipiche di certi ambienti risultano particolarmente invasivi per le sue abitudini.
Solitamente gregaria, sorprende spesso cani e cacciatori con voli singoli e che solitamente avvengono con l’incalzare dei cani dopo lunghe fughe di pedina. È tipico il frullo verticale che poi plana verso la direzione più favorevole alla fuga.
Croce e delizia dei cani da ferma con il suo atteggiamento tenace, la pernice rossa riesce ancora a scandire i ritmi sostenuti della caccia autentica anche nelle riserve in cui viene periodicamente immessa e dove se ben gestita sa riacquistare rapidamente le sue peculiarità di selvatico.
Buoni cani, resistenti e meticolosi nella cerca, quanto abili risolutori sono indispensabili in questa caccia; se il cacciatore non viene messo in condizioni ideali dal proprio ausiliare infatti, rischierà soltanto di udire il fragore del frullo della brigata senza più il tempo utile al tiro.
Vediamo un buon esempio di caccia alla pernice rossa e non solo in cui Gianni Lugari e i suoi cani da ferma sfidano le rosse e le starne tra colline e calanchi dove ancora, i voli delle pernici resistono e sanno emozionare i cacciatori. Questo e molti altri episodi fanno parte della videoteca scaricabile della App Lugari Pocket.
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