Siamo in febbraio, le ore di luce iniziano ad aumentare ma i cinghiali si fanno attendere nel migliore dei casi fino agli ultimi istanti del crepuscolo per uscire dai boschi e dirigersi nei campi in pastura. La zona in cui ci troviamo non è teoricamente particolarmente vocata alla specie che invece è qui diffusa da alcuni anni in grande esubero e per questo i prelievi selettivi hanno il compito di limitare le popolazioni di selvatici in squilibrio numerico su altre specie.
Siamo sulle colline del centro Italia e attendiamo l’arrivo di un piccolo branco di 6 cinghiali che solitamente frequenta i prati umidi ai limiti di un bosco di querce dove abbondano invertebrati e radici. Ci appostiamo nei pressi di uno degli ulivi che sovrastano il vasto campo per avere copertura olfattiva e visiva dai selvatici sempre sospettosi nel momento dell’uscita allo scoperto. I mezzi collaudati che ho con me sono gli stessi che abbiamo descritto in precedenti uscite e di cui basta citare il nome dato che siamo di fronte a dei classici della caccia selettiva e del tiro a lunga distanza; la carabina bolt action Sabatti Rover 870 e il cannocchiale da puntamento Swarovski Z6i 2,5-15 x 56.
Siamo ad una distanza di almeno cento metri dal punto di uscita dei selvatici dal bosco e in assenza di vento, ma i cinghiali devono avere comunque percepito la nostra presenza perché dopo lunghi minuti di attesa in silenzio soltanto un giovane esemplare isolato abbandona il bosco per dirigersi deciso verso il campo. E' una femmina dell'anno e sembra tranquilla anche se in alcune occasioni fiuta nervosamente l’aria per accertarsi di essere al sicuro.
La metto a fuoco nel reticolo dell’ottica illuminata e accendo il punto rosso aspettando che il selvatico mi presti il fianco. L’appoggio è stabile, ho infatti con me il tri-stand che mi permette di direzionare in modo preciso l’angolo di tiro; anche la distanza è ottimale siamo intorno ai 100 metri quindi decido senza incertezze di sparare. L’attimo propizio arriva dopo alcuni interminabili istanti e il colpo mirato al collo dell’animale va a segno facendolo crollare sul posto. Ancora una volta l’affidabilità della carabina Sabatti Rover assemblata con il cannocchiale Z6i permettono la conclusione netta e positiva dell’azione evitando inutili sofferenze al selvatico e difficoltà nelle azioni di recupero.
Per ulteriori informazioni sulla carabina Rover 870, visita il sito Sabatti.
Per ulteriori informazioni sul cannocchiale Z6i 2.5-15x56, visita il sito Swarovski Opitk.