Pick up: letteralmente “prendi su (e porta via)”. Insomma, carica e trasporta.
È quel genere di veicolo da sempre a metà strada fra il mezzo da lavoro e la vettura fuoristrada, nato negli USA, e che nel tempo ha iniziato sempre più a raffinarsi senza perdere mai la sua natura originale di veicolo da trasporto.
Eccolo quindi il Volkswagen Amarok, quale punto d’arrivo di due grandi filoni della casa tedesca:
1) da una parte la grande tradizione dei mezzi 4x4, adatti a fango e neve;
2) dall’altra, l'esperienza dei SUV di lusso, che dal Tuareg al Tiguan, ora si trasferisce pari pari sull’Amarok.
Ecco cos’è infatti Amarok: un SUV di lusso con il cassone di Pick Up rustico ed affidabile, il tutto a prezzo e costi di gestione da berlina familiare.
A chi si riferisce è presto detto, dato che vedo almeno tre categorie di cacciatori che potrebbero farlo loro, come unico veicolo da caccia e da famiglia, senza compromessi.
- I cacciatori d'acquatici che possono godere dell’ampio spazio del cassone per trasportare (anche senza Hard Top) stampi, stivali, abbigliamento e tutto quello che serve senza correre il rischio di trasmettere odori da palude al resto della macchina.
- I cacciatori di cinghiali, che sono sempre alla ricerca di veicoli rustici in grado di raggiungere i posti più impervi, anche per trasportare le spoglie dei selvatici abbattuti.
- Infine loro, i cacciatori-cinofili giramondo per i quali questa macchina sembra essere espressamente pensata, specie se munita poi di Hard Top posteriore, in grado di farne una sorta di mega SUV inarrestabile.
Si pensi infatti al beccacciaio serio, con vari cani da usare ad addestrare, costretto spesso a macinare migliaia di chilometri verso mete anche lontane, e poi una volta arrivato in loco, eccolo affrontare percorsi fuori strada impegnativi o condizioni di freddo estremo, anche nelle crociere di avvicinamento.
Ecco quindi Amarok: 5 posti a livello di salotto per viaggiare in tutta comodità, per i cristiani. Altri 6/8 posti come minimo per i cani, anche loro stivati in maniera principesca. E ancora tanto spazio per fucili, scarponi, borse, mangime, ciotole, accessori.
Ma quale versione scegliere? Ce n’è per tutti gusti, avendo cura di considerare che:
1) I sensori di parcheggio in mezzi di queste dimensioni non possono essere un optional;
2) se se ne fa un uso intensivo, la motorizzazione più muscolosa è d’obbligo: quel che c’è lo puoi gestire e risparmiare in termini di cavalli, quello che non c’è può essere un problema in un mezzo certo bello, elegante, prestigioso, eppure nato e concepito per un uso che può essere anche estremo.
Ci si pensi…
Volkswagen Amarok
di Emanuele Colombo
Il telaio del Volkswagen Amarok è a longheroni, più robusto della scocca portante delle auto normali, e al posteriore l'Amarok ha sospensioni a balestre e ponte rigido: la soluzione che in fuoristrada combina al meglio semplicità, efficacia e solidità.
Grazie a ciò e a forme ben studiate va dappertutto, supera pendenze di 45 gradi e guadi profondi fino a mezzo metro. A patto di scegliere la versione 4 Motion con il 4 disegnato in rosso: un dettaglio che distingue il sistema di trazione con cambio manuale, marce ridotte e il 4x4 che si inserisce con un pulsante sul cruscotto (il più indicato sui terreni davvero difficili).
Aiuti elettronici
La dotazione di base prevede il controllo di stabilità ESP; l'ABS che migliora la frenata, qui dotato di una taratura specifica per la guida in fuoristrada; il controllo di trazione ASR e il sistema EDS che imita gli effetti dei differenziali autobloccanti azionando, in automatico, le pinze dei freni; l'Hill Holder che aiuta nelle partenze in salita e l'Hill Descent Control che modera automaticamente la velocità nelle discese in fuoristrada.
Motori disponibili
Due, entrambi diesel: uno da 140 cavalli, che raggiunge 167 km/h e percorre in media da 12,8 a 13,7 chilometri al litro; l'altro da 180 cavalli, che tocca i 183 km/h e di chilometri al litro ne fa da 12,5 a 13,3.
Ottimo ma...
Largo quasi due metri e con un raggio di sterzata che non permette manovre in spazi ristrettissimi non è il veicolo ideale per affrontare le mulattiere più strette e tortuose.
Irrinunciabile l'optional del differenziale posteriore bloccabile manualmente (754 euro): nel fango è più efficace del dispositivo EDS di serie (che imita l'effetto dei differenziali autobloccanti agendo sulle pinze dei freni).