Rilascio certificato per porto d’armi: il parere del Ministero

In quiescenza o in ausiliaria no; o meglio, solo se temporaneamente richiamati in servizio e comunque sempre all’interno delle strutture militari. È la risposta fornita dal Ministero dell’Interno al quesito dell’Enalcaccia sul rilascio del certificato medico per porto d’armi uso caccia da parte di medici militari.

L’associazione venatoria ha pubblicato sul proprio sito il parere del Governo, secondo il quale la competenza al rilascio del certificato di idoneità psico-fisica per porto d’armi è affidata a "...in via esclusiva agli Uffici [sanitari medico‐legali delle ASL e alle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato in servizio], diversamente da quanto previsto dall’art. 119 del codice della strada per l’accertamento dell’idoneità alla guida".

Pertanto "L’eventuale rilascio di certificazioni di idoneità al porto d’armi, effettuato da medici militari in ausiliaria e in quiescenza […] non si configura come legittimo" a meno che costoro non si trovino "nella condizione di trattenuti o richiamati temporaneamente in servizio e operino presso le strutture sanitarie militari".