Il Parlamento Europeo è favorevole alla caccia grossa

Da ladeadellacaccia.it. Negli ultimi tre mesi a livello di Unione Europea si è molto discusso se si dovessero fermare tutte le importazioni di trofei di caccia dai Paesi in via di sviluppo. Il 18 gennaio un gruppo di membri del Parlamento Europeo aveva infatti lanciato una dichiarazione scritta per esaminare la possibilità di ridurre le importazioni di trofei nell’Unione Europea. Da allora, questi membri del  Parlamento Europeo hanno fatto pressioni sui loro colleghi e un certo numero di eventi si sono svolti in Parlamento per ottenere il supporto per la dichiarazione e renderla parere ufficiale del Parlamento stesso. Il 18 aprile, termine ultimo per la firma della dichiarazione, non solo è stato chiaro che i promotori non sono riusciti a ottenere il supporto richiesto da parte della maggioranza dei parlamentari per poterlo pubblicare nel verbale del Parlamento, ma è stato evidente anche che una schiacciante maggioranza dei membri del – oltre l’80% – ha rifiutato di supportate la dichiarazione.

Così che il 20 aprile il Presidente dell’Intergruppo Biodiversità, Caccia e Ruralità, Onorevole Karl-Heinz Florenz, ha concluso che dopo i tre mesi passati e l’acceso dibattito “la maggioranza dei membri del  Parlamento Europeo crede che un divieto all’importazione dei trofei di caccia non sia un modo auspicabile per la conservazione della fauna selvatica. Invece, è completamente consapevole dell’importante ruolo positivo dei cacciatori europei in questo processo”. FACE, in stretta collaborazione con i Membri dell’Intergruppo, sotto la guida del suo Presidente Florenz, come con le organizzazioni partner della FACE, quali il Safari Club International (SCI) e il Consiglio Internazionale della caccia e della Conservazione della Fauna selvatica (CIC) ha lavorato incessantemente per far rifiutare la dichiarazione scritta.

 Johan Svalby, Direttore degli Affari pubblici e legali della FACE, è contento del risultato e del chiaro messaggio dei Membri dell’Intergruppo del Parlamento europeo: “Quando un trofeo di caccia è gestito in maniera sostenibile, contribuisce positivamente alla conservazione della fauna selvatica e al suo habitat e anche la società ne trae vantaggio. Nel mezzo di una crisi dovuta al bracconaggio, l’eliminazione degli importanti incentivi e dei ricavi forniti dai trofei di caccia legali costituirebbe un colpo deleterio per la conservazione e causerebbe gravi diminuzioni del numero di popolazioni di specie in declino o specie emblematiche, in particolare nel continente africano. L’Unione Europea adesso deve focalizzarsi  su come sfruttare al meglio il trofeo di caccia per fornire incentivi economici per conservare la fauna selvatica e per contrastare efficacemente il bracconaggio. I cacciatori ed altri ambientalisti devono sentitamente ringraziare i Membri del  Parlamento Europeo che non hanno firmato la dichiarazione scritta”.