Si proclamano “movimento con sito web” e utilizzano linguaggio, atteggiamenti e azioni che sembrano quelle dei terroristi anni Settanta. I militanti di centopercentoanimalisti sono stati già autori di rabbiose contestazioni ai cacciatori e si stanno preparando per la prima edizione di EOS con questo proclama: “Animalisti provenienti da diverse zone d’Italia, saranno presenti a Verona il prossimo 30 aprile, con un presidio davanti all’entrata della fiera per “rovinare” la festa agli avvinazzati armati di fucile”. E, per dimostrare che fanno sul serio, nel corso della notte tra il 3 e il 4 febbraio hanno appeso un minaccioso manifesto sulla sede della Società che organizza EOS-European Outdoor Show presso Veronafiere, appunto, dal 30 aprile al 2 maggio 2022. Su tale “manifesto ironico”, come definiscono gli stessi centopercentoanimalisti nella “rivendicazione” pubblicata sul loro sito, i cacciatori vengono definiti “feccia dell’umanità”. L’immagine è quella di un cinghiale armato di fucile che brinda con un boccale di birra alla morte del cacciatore esposto come un trofeo.
Centopercentoanimalisti, con il loro capo-squadrista Paolo Mocavero, non sono nuovi a minacce, insulti e diffamazioni nei confronti di cacciatori. Sono in causa con i familiari di un cacciatore deceduto nel 2016 e vilipeso sui media del gruppuscolo e persino con il calciatore Roberto Baggio. In passato hanno avuto a che fare anche con i parlamentari veneti Sergio Berlato e Maria Cristina Caretta. Insomma, è bene sapere che questi teppisti (per non dire di peggio) sono sempre alla ricerca di notorietà e non esitano a usare le maniere “forti” per ottenerla. Notorietà costi quello che costi, e finora proprio loro sono stati condannati nei primi gradi di giudizio a pene pecuniarie per le loro azioni.
La Società che organizza EOS Show ha già segnalato i fatti alla locale Stazione dei Carabinieri e alla Questura di Verona e sta verificando altre misure per tutelarsi in ogni sede.
Anche i militanti di centopercentoanimalisti sono liberi di manifestare il proprio pensiero e il proprio dissenso verso un’attività che non condividono, ma non si può tollerare che offendano gratuitamente o, peggio ancora, minaccino i cacciatori che sono onesti cittadini dalla fedina penale pulita – a prova di porto d’armi – e che hanno come unica “colpa” la passione per l’esercizio dell’attività venatoria che è lecita, estremamente e rigidamente regolamentata dalle leggi. In aggiunta, non si può negare che questo genere di azioni tendono a penalizzare un settore industriale e commerciale che costituisce quasi un punto di PIL del nostro Paese ed è un fiore all’occhiello del “made in Italy” in tutto il mondo.
L’organizzazione di EOS Show tende comunque a minimizzare (alle ultime manifestazioni di centopercento animalisti non si contavano più di 50 partecipanti) e a rassicurare sul fatto che intende disporre tutte le misure affinché lo svolgimento della fiera, da sabato 30 aprile a lunedì 2 maggio a Veronafiere, sia sereno e sicuro non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sicuro e protetto da manifestazioni e incursioni da parte di questo o altri gruppi che cercano ogni scusa per attaccare cacciatori e pescatori.