Fratelli d'Italia è il primo partito italiano alle elezioni europee; confermata la crescita delle precedenti tornate elettorali, ottiene quasi il 29% dei voti, al secondo posto il PD con il 24,1%, al terzo il M5S con il 10%. Il quarto partito è Forza Italia con 9,6%, davanti alla Lega che ottiene il 9% rispetto al 34% ottenuto alle europee del 2019; Alleanza Verdi Sinistra conclude con il 6,8% delle preferenze.
Fra i candidati noti ai cacciatori per aver assunto posizioni di difesa del mondo venatorio a Bruxelles vengono confermati Sergio Berlato, con 46.011 voti e Pietro Fiocchi con 19.162. Entrambi sono stati eletti nelle liste di Fratelli d'Italia ed entrambi hanno già espresso il proprio ringraziamento per il sostegno ottenuto dai cacciatori.
Pietro Fiocchi conferma gli impegni presi "al fine di migliorare le condizioni della legislazione europea su tanti temi e di correggere le eurofollie imposte dal pensiero verde-integralista. Una priorità inoltre sarà quella di accompagnare il territorio per incrementare l’accesso ai fondi comunitari, affinché diventino strumenti di sviluppo concreto per le nostre comunità". Anche Sergio Berlato annuncia di voler continuare a non deludere gli elettori che lo hanno sostenuto nella sua quinta legislatura in Europa. Ringrazia i cacciatori anche l’onorevole Francesco Bruzzone, che nonostante il buon numero di preferenze ottenute non ottiene un seggio in Europa ma conferma di voler portare avanti il proprio impegno per la riforma sulla caccia. Fra i deputati eletti che avevano dimostrato la propria posizione di vicinanza al mondo venatorio ricordiamo inoltre per Fratelli d'Italia Elena Donazzan, Carlo Fidanza, Lara Magoni, Mariateresa Vivaldini, Alessandro Ciriani, Nicola Procaccini, Marco Squarta.