Si torna a parlare dei daini della Pineta di Classe, oggetto a breve di un nuovo piano di abbattimento, questa volta della Regione Emilia Romagna, a cui è passata la competenza che fino ad un anno fa restava nelle mani della Provincia di Ravenna. Negli ultimi mesi è stato eseguito un nuovo censimento, che ha confermato il sovrannumero dei daini (sono almeno 250), responsabili di migliaia di euro di danni alle produzioni agricole locali. Con la prospettiva di riaprire gli abbattimenti, tornano però anche le polemiche, come al solito infuocate dagli animalisti.
Lo scorso anno abbiamo assistito ad una bagarre mediatica infinita, con le proteste contro i cacciatori, abilitati dalla Provincia a sparare ai daini su apposite altane. Proteste anche violente che hanno portato a scontri tra animalisti e cacciatori e che, a causa di continui rimpalli e ricorsi al Tar, tutti respinti con la condanna degli animalisti al pagamento delle spese processuali, hanno bloccato di fatto gli abbattimenti. Non arrivano ad una decina i daini abbattuti, a fronte dei 67 esemplari oggetto del piano del 2015.
Dopo la diffusione della notizia di una nuova attivazione dei prelievi, ma se ne parlerà tra alcuni mesi, tempo in cui la Regione valuterà tutte le opzioni a disposizione, gli animalisti hanno organizzato un mail bombing in direzione della posta elettronica della Regione, a cui si chiede di attivare metodi incruenti come sterilizzazioni e recinzioni.