Terry è la nuova, bellissima cucciola di pastore tedesco da poco arrivata in casa mia. Ci è stata stata portata a poco meno di 50 giorni, dopo essere stata appena vaccinata – lei come i fratelli e sorelle della stessa cucciolata – per la parvovirosi (prima, sono protetti dal colostro della madre). Bene, anzi malissimo… Terry dopo il vaccino, si era come spenta, astenica, del tutto inappetente. Alternava scariche di diarrea a vomito a un sonno quasi assente. In poche parole, stava morendo.
Stessa cosa i suoi fratelli e sorelle (abbiamo verificato). Una sera, l’illuminazione: chiamo il dott. Scoglio e mi suggerisce di darle con una pipetta soluzione di Klamextra° e Nutriflor° Nutrigea. Procediamo, e… MIRACOLO! Nel giro di nemmeno 10 minuti il cane si “sveglia”, diventa attivo, le metto sul piattino una bella manciata di carne macinata appena scottata e la divora.
Nel giro di nemmeno un giorno (dove continuiamo ogni 3/4 ore a darle un paio di pipette di soluzione), il cane migliora a vista d’occhio sotto tutti gli aspetti. Stop diarrea e vomito. Regolarità intestinale. Fame super. Vitalità a palla! LEI. Nel frattempo, sapremo che due dei fratelli sono morti, e gli altri si stanno riprendendo molto lentamente solo dopo trattamenti con flebo dal veterinario.
Capita infatti che i vaccini (tutti) possano creare risposte iperimmuni o di altro genere. No, non solo ai cani… È vero tuttavia, e nel 100% dei casi (è provato), che con un giusto periodo pre e post vaccinazione coperto dai protocolli Nutrigea, il rischio di effetti indesiderati praticamente si abbatte allo zero.
Direi che ne vale decisamente la pena farci un pensierino…
I prodotti di Nutrigea
La stragrande maggioranza dei prodotti Nutrigea, derivano da una particolare microalga (più corretto definirla cianobacterio vegetale) – la Klamath – che nasce e cresce selvaggia solo nell’omonimo lago dell’Oregon. Qui, viene raccolta ed essiccata, e da essa Nutrigea – con procedimento brevettato ed esclusivo – estrae in maniera naturale due particolarissime sostanze di cui è ricca, concentrandole: parliamo delle ficocianine (Aphamax°) e delle fenetilammine (Klamin°), ovvero i più potenti antinfiammatori e neuromodulatori naturali del mondo.
La loro azione – sia a singolo che in sinergia anche con altri estratti e probiotici al 100% naturali – dà vita a una gamma straordinaria di integratori, capaci di aiutare praticamente tutte le naturali funzioni organiche, con spiccata azione sull’immunità naturale, e il benessere in generale.
Il perché dell’integrazione
Ora, è vero che da un’alimentazione equilibrata, sostenuta da uno stile di vita sano, dovrebbe derivare tutto quello di cui abbiamo bisogno per mantenerci in salute. È altrettanto vero però, che la normale catena di approvvigionamento e distribuzione degli alimenti, ha portato a uno scadimento delle proprietà nutrizionali praticamente di ogni cosa. Non solo, gli stessi ambienti in cui si vive e gli stili di vita dettati dalla modernità, sono per loro natura quanto di più innaturale possa esserci, con relativi danni che possono derivare da tutto questo alla salute.
Ecco perché l’integrazione diviene quasi una necessità, specie poi in quei momenti in cui l’organismo si viene a trovare in particolari condizioni di stress. Dai cambi di stagione ai momenti di maggior fatica e sforzo, e questo lo sanno bene i cacciatori, sia a 2 che a 4… gambe (o zampe, fate voi). Parliamo di essere più protetti, più forti, più attivi: più sani. Un aiuto in più, contro gli effetti indesiderati di alcuni farmaci e vaccini
Fra le cause di stress per l’organismo, di certo rientrano anche pratiche mediche altrimenti utili quali possono essere le vaccinazioni. Oggi, il tema dei temi!Di qui, i protocolli studiati appositamente dal dott.
Scoglio e dallo staff Nutrigea per poter garantire non solo un generale benessere dell’organismo in qualsiasi condizione, ma per affrontare col minor livello di preoccupazione possibile anche particolari interventi terapeutici come quelli di cui stiamo parlando, preparando l’organismo a sopportarli e ad affrontarli nel migliore dei modi. E ora, diteci che tutto questo “non è argomento da cacciatori”.
