Sono in fermento i preparativi per la stagione di caccia in arrivo all'appostamento dell'amico Claudio, così come in tutti i siti di caccia al colombaccio che vedono i tanti appassionati concentrati nelle migliorie da apportare alla propria tesa dalla quale si pretende sempre qualcosa in più e nell'addestramento dei nuovi piccioni che verranno selezionati per diventare efficaci volantini o altrettanto importanti palpe da richiamo.
Siamo nelle Marche, qui come in altre regioni del centro Italia la caccia al colombaccio è per molti cacciatori un vero e proprio culto pagano che viene vissuto in molteplici forme ed ambienti durante tutta la stagione ventoria.
La felice diffusione di questo selvatico migratore e stanziale interessa appassionati ormai in tutta la Penisola che si organizzano e si avvicinano sempre più numerosi alla caccia con richiami e volantini. Per questa ragione, abbiamo deciso di dedicare uno spazio particolare all'argomento, in cui cercheremo di scoprire sempre più dettagli sulla selezione, l'addestramento dei piccioni e la preparazione della tesa per avere successo nella caccia al colombaccio.
Tipologie di piccioni per la caccia ai colombacci
Iniziamo dalla distinzione delle varie tipologie di piccioni per passare al loro impiego a caccia.
Notate che non parliamo di razze specifiche, perchè non si tratta di ceppi unici e riconosciuti, ma soprattutto di incroci derivanti dalla selezione operata negli anni soprattutto in Umbria da cacciatori e allevatori poi di tutto il centro Italia.
Uno fra i piccioni senza dubbio più utilizzati da sempre è il piccione di Amelia, celebre e facilmente riconoscibile per le sue mostrine bianche sulle ali che ricordano naturalmente quelle del colombaccio.
Altra fondamentale peculiarità di questo piccione è la docilità del suo carattere, fondamentale nella fase di addestramento per instaurare un rapporto collaborativo e complice con il cacciatore e gli altri richiami impiegati nella tesa.
Ottimo volatore viene utilizzato soprattutto come volantino adattandosi bene anche all'azione di zimbello su palpe e rulli.
Le sue caratteristiche fisiche evidenziano la sua propensione al volo; è un piccione di taglia media dalla forma tipicamente allungata. I colori vivi del suo piumaggio argentato variano in tonalità dal grigio al verde lungo il collo per passare al nero deciso delle penne copritrici alari. Il corpo è robusto e resistente, il volo grazie anche alle penne timoniere piuttosto lunghe è cadenzato e veloce, mai troppo rumoroso, elegante e composto nel rientro in rastrelliera.
Altro piccione notoriamente utilizzato con successo sia come volantino che come zimbello è il piccione Ternano, molto simile alla tipologia Amelia e spesso ottenuto proprio da incroci con questi.
Il ternano si distingue per dimensioni maggiori e piumaggio leggermente differente, soprattutto per quanto concerne la lunghezza delle penne sia delle ali che soprattutto nella coda, dove la notevole lunghezza arriva ad eguagliare spesso quella dei colombacci.
Si confermano anche in questo piccione le doti di volatore e la duttilità nell'addestramento che valgono il suo grande apprezzamento fra i cacciatori.
Sicuramente più impegnativo da gestire, ma spesso utilizzato per il suo valore estetico è il piccione francese.
Uccello armonico nelle forme, anche se privo di mostrine sulle ali, ha un corpo piuttosto lungo e toni di colore grigio chiaro; il piccione francese si dimostra più schivo e diffidente richiedendo molta più accortezza nell'addestramento quasi esclusivamente come zimbello, su rulli e ribaltine.
Il suo ruolo è più legato alla riproduzione e selezione con le altre tipologie di piccioni al fine di ottenere soggetti esteticamente ben proporzionati e dai colori quanto più simili ed attraenti per i colombacci in transito.
Seguiamo ora concretamente l'esperienza di un cacciatore di colombacci e allevatore di piccioni da richiamo per conoscere modi e tempi ideali per l'addestramento della batteria ideale.