La caccia al colombaccio, bella in tutte le sue forme che ormai impegnano gli appassionati durante l’intera stagione venatoria, trova però il suo sapore più vero nelle lunghe attese di ottobre. Sui tradizionali palchi, diffusi soprattutto nell’Italia centrale, compagnie di cacciatori con i loro piccioni attendono che gli stormi in transito sorvolino gli appostamenti aerei coronando le fatiche e i lunghi preparativi.
Una caccia in cui si assaporano tutti gli elementi che fanno di questa passione una tecnica in continua evoluzione, intrisa immancabilmente di un’antica poesia in cui i colori del bosco d’autunno, le emozioni sussurrate o esclamate agli amici alla vista dei selvatici, la soddisfazione di un tiro andato a segno svelano il mistero e la gioia immortale di essere cacciatori.
Uomini e natura dunque legati indissolubilmente tra tradizione ed evoluzione che in questa come in tutte le altre cacce è stata necessaria per migliorare molti fondamentali aspetti.
Lo vediamo chiaramente dalle tecniche di richiamo e gli strumenti utilizzati, funzionali stantuffi azionano gli zimbelli, rulli e ribaltine elettrici simulano perfettamente i colombacci in pastura, non ultime sicuramente armi e munizioni rendono la tesa ai colombacci efficiente nei momenti decisivi.
Video: caccia ai colombacci dal palco con Fiocchi JK6 38
Nessuno infatti vorrebbe veder svanire nel nulla dopo le trepidanti attese, le curate dei colombacci che giungono a tiro utile verso gli appostamenti. Un tiro mai scontato quello al colombaccio, un selvatico, oltre che coriaceo, sempre pronto a repentini cambi di direzione e scivolamenti d’ala che possono sorprendere anche i più esperti cacciatori.
Sui palchi nel momento in cui si esce allo scoperto per effettuare il tiro di solito i selvatici non sono mai a distanze notevoli, parliamo di circa 15/20 metri, distanza destinata ad aumentare precipitosamente dopo il primo colpo.
Per questo, nella nostra giornata di caccia ai colombacci abbiamo optato per una doppia soluzione, due cartucce Fiocchi in calibro 12, il più indicato in questa caccia, da 38 grammi di piombo numero 6 e 5. Le due cartucce Fiocchi JK6 38, caricate con l’omonima povere, si sono dimostrate estremamente versatili in questa caccia in cui, come detto si ha bisogno di una buona distribuzione della rosata nelle brevi e medie distanze per il primo colpo, per poi passare subito a tiri lunghi oltre i 35/40 metri in cui, sono necessarie potenza e velocità.
La nota polvere JK6, caratteristica per costanza anche in condizioni di freddo e umidità, non ha tradito le aspettative.
Entrambe le munizioni Fiocchi vengono caricate con la giusta dose da 38 grammi, piacevole anche allo sparo oltre che performante.
Con borraggio in feltro la cartuccia in piombo 6 è ideale come prima canna per tiri a brevi e medie distanze, mentre quella con contenitore in piombo 5 è sicuramente adatta a doppiare il colpo in seconda canna o anche terza nei semiautomatici, su selvatici in allontanamento.
Date le caratteristiche della polvere JK6 saranno due cartucce sicuramente utilizzabili in molte diverse situazioni di caccia con l’avanzare della stagione venatoria e l’arrivo dell’inverno. Dalla caccia al campo, in spazi aperti e tiri medio/lunghi a quella con le aste nel bosco avremo certamente due cartucce, e due piombi versatili su cui fare affidamento.