Una stagione senza dubbio particolare quella in corso, si spera unica nel suo triste genere. Ogni alba di caccia sembra strappata all’incertezza dettata spesso dall’ideologia più che dalla scienza che vorrebbe contrastare la pandemia in corso, ma siamo ancora qui, con quelle caratteristiche che forse più di altre sono indispensabili alla vita di uomini e soprattutto cacciatori, determinazione e tanta passione. Ai cambiamenti siamo abituati perché la natura ci insegna ad accettarli e viverli come tali e per questo ci adattiamo a quelle che sono le situazioni contingenti convinti che ogni sforzo, dettato dalla logica, non sia vano. Poi ci sono le albe, i cieli tersi, i colori e i profumi d’autunno che come ogni stagione sanno infondere in noi cacciatori quella speranza innata e inarrestabile che ci spinge sempre a guardare verso nuovi e migliori orizzonti. Anche questo ottobre ci ha visti così tornare dagli amici di sempre, cacciatori di colombacci che già da giorni aspettavano con lo sguardo perso fra le nuvole gli stormi degli uccelli azzurri e hanno predisposto gli appostamenti per condividere ancora una volta con noi e con voi il fascino di questa caccia.
Siamo nelle sud della Regione Marche a pochi chilometri dalla costa Adriatica, Claudio e i suoi ragazzi ci accolgono con il caffè bollente mentre il bosco dorme ancora avvolto dall’oscurità. Sono molte le operazioni quotidiane da svolgere prima dell’inizio della caccia, i volantini attendono di essere liberati sui posatoi e gli zimbelli salgono lentamente verso le chiome delle querce trasportati dagli ascensori. Ogni meccanismo è il frutto di ore di lavoro manuale e dedizione continua, i miglioramenti sono sempre in atto perché il confronto fra i cacciatori è costante e ogni consiglio ricevuto da altri esperti è ritenuto prezioso. Lo zirlo dei primi tordi fra il buio che dirada suona di buon auspicio e ci invita a salire sugli appostamenti per disporci in attesa del movimento mattutino dei colombacci. Ad ogni piolo della scala sale con me l’ebrezza di una gioia ritrovata e di una tradizione che si rinnova riportandomi come sempre ai primi ricordi di caccia quando sopra di me saliva nel buio l’ombra rassicurante di mio padre nel nostro vecchio appostamento dove le ore scorrevano lente e serene. Una leggera brezza sale dalla valle proveniente dal mare e alle nostre spalle è nitido il profilo dei monti Sibillini. Abbiamo giusto il tempo di sistemarci nei rispettivi appostamenti e alloggiare negli appositi spazi le cartucce da caricare per essere subito richiamati dall’appostamento sottostante che prima di ogni altro avvista in fondo alla valle l’ arrivo del primo branco, Eccoli! Si comincia.
Cartucce Baschieri & Pellagri Balistite calibro 20
Come sempre insieme alla caccia, arriva con la stagione venatoria per noi di all4hunters il tempo delle prove sul campo di quei prodotti che le aziende leader nel settore della caccia hanno pensato per i cacciatori. Abbiamo scelto di portare in questa occasione le cartucce Baschieri & Pellagri Balistite che già nel calibro 12 ci hanno regalato grandi soddisfazioni in tante giornate di caccia al colombaccio.
In questo 2020 Baschieri ha introdotto questa polvere anche nel caricamento di cartucce calibro 20 con dose di 27 grammi e piombi disponibili in diverse numerazioni da poter utilizzare in varie tipologie di caccia. La caratteristica principale resta la resa balistica di questa polvere con altro contenuto di nitroglicerina e capace di garantire al cacciatore prestazioni efficaci e soprattutto costanti nei diversi periodi della stagione venatoria. I colombacci rappresentano senza dubbio un selvatico di tutto rispetto con cui confrontare armi e munizioni, dunque per la caccia dal palco ho scelto di caricare la balistite in piombo numero 7 come prima e seconda canna arrivando soltanto con il terzo colpo al piombo 5 perché le distanze di tiro sui selvatici richiamati dai volantini sono comprese fra i 15 e i 30 metri. Anche nel calibro 20 Baschieri & Pellagri ha raggiunto a nostro parere l’obiettivo del caricamento di una cartuccia dalle ottime prestazioni ma come sempre lasciamo alle immagini e alla caccia pratica il compito di dimostrare le nostre parole. Buona visione